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 Oggetto del messaggio: considerazioni sulla crociera 2013 - La croazia
MessaggioInviato: 30/08/2013, 17:42 
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Iscritto il: 16/02/2010, 15:13
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propongo un paio di riflessioni maturate al termine della crociera di quest'anno.
Le ho separate per non generare confusione. Le pubblico qui perché non è il diario del viaggio, ma una serie di ragionamenti su ciò che è stato e su ciò che sarà. vorrei sapere la vostra opinione



Croazia:
In primo luogo confermo la meraviglia delle isole croate, ma non credo che questo sia da sottolineare.
Quest'anno, per la terza volta abbiamo frequentato il Quarnaro e il Quarnarolo, e per la terza volta le abbiamo prese di santa ragione. Siamo arrivati alle porte della Dalmazia, ai Greben, che per qualcuno rappresentano la porta del sud. Lì tutto cambia aspetto, le isole profumano, l'acqua ha un colore diverso, i ridossi sono frequenti e le distanze meno impegnative. Perfino la gente e' diversa. La meteo, soprattutto, e' meno severa. Allontanandosi dal Velebit, la bora soffia meno impetuosa, e i neverin, se non del tutto assenti, sono meno traditori. I croati chiamano i temporali estivi "neverin", che significa proprio traditore e chi ha provato l'improvviso esplodere della furia del neverin, capisce anche il significato del termine.
Quest'anno ci siamo spinti fino all'isola di Ist, punto piu' meridionale raggiunto dalla nostra crociera. Siamo scesi lentamente verso sud e tutto sommato senza gravi problemi, con qualche colpo di vento breve e non troppo violento. Le notti sono trascorse serene e la ricerca dell'ancoraggio era condizionata solo dalla bellezza del luogo. Tutto troppo semplice.
Arrivati ad Ist, la tentazione di proseguire verso sud e verso le Kornati era fortissima, ma una sosta prolungata a Lopar, causata dalla rottura del motore, ha condizionato il nostro calendario e soprattutto ci ha convinto la consapevolezza che, per ogni giorno di navigazione verso sud, ne sarebbe servito un altro per tornare indietro, il che avrebbe significato, raddoppiare il tempo della crociera. I bimbi a bordo non soffrivano per nulla la permanenza in barca, al contrario stavano meglio a bordo che a terra, ma un senso di responsabilità e un po' di ansia hanno avuto il sopravvento. Soprattutto mi era sembrato tutto troppo semplice fino a lì e me la sentivo che presto o tardi sarebbe arrivato il conto.
E così è stato.
Tornare indietro forse si e' rivelato un errore. I giorni successivi sono stati caratterizzati da forti colpi di bora, chiara e scura, che ha costretto la nostra rotta in costante ricerca di riparo e sicurezza. Forse, avessimo scelto di scendere ancora un po', almeno fino a Dugi Otok, avremmo trascorso i giorni di mal tempo in una bella baia, protetta e sicura, per poi tornare serenamente vero casa col bel tempo. Invece ci siamo trovati a difenderci dalla furia del Quarnaro, a scappare da ridosso a ridosso, contro un mare ripido e una bora dispettosa, costantemente sul naso per chi torna a casa. Ma del senno di poi...
In sostanza, credo che la prossima crociera si svolgerà interamente tra le isole del sud. Per evitare lunghi, noiosi e dispendiosi trasferimenti in termini di tempo, probabilmente spedirò la famiglia in nave da Valbiska (isola di Krk) almeno fino a Novalja (isola di Pag). Io scenderò da solo in un'unica soluzione, senza dovermi preoccupare di bambini, sole, caldo o troppe ore di navigazione. Analogo discorso avverrà per il ritorno.
Naturalmente se vuoi far ridere gli dei, racconta loro i tuoi progetti per il futuro.
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Commento file: il neverin
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 Oggetto del messaggio: Re: considerazioni sulla crociera 2013 - La croazia
MessaggioInviato: 31/08/2013, 21:24 
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Iscritto il: 15/11/2009, 16:44
Messaggi: 2843
concordo in pieno con le considerazioni.
Il quarnaro ed il velebit sono de postacci
inoltre, nelle isole, ci sono meno motori, e meno gente, e tutto è più calmo


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 Oggetto del messaggio: Re: considerazioni sulla crociera 2013 - La croazia
MessaggioInviato: 01/09/2013, 11:44 
concord


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