Con i miei occhi di tartaruga ultracentenaria, vedo ormai l'inaffondabilità come la polizza incendio della casa. Evento rarissimo, ma potenzialmente catastrofico in grado di metterci sul lastrico e dal quale vogliamo quindi difenderci. Solo che una polizza incendio costa 200€ l'anno (per una casa che vale 300k/€), un ETAP invece costa il triplo dei suoi concorrenti, che ricondotto a fattore comune vorrebbe dire pagare la polizza incendio come la casa. Quindi stiamo pagando questa presunta sicurezza una fortuna.
Ora però, visto che non c'è di mezzo la casa ma la pelle, e potendo investire, mi orienterei solo sul concetto ETAP, cioè barca piena d'acqua che si rimette e rimane in assetto anche - entro certi limiti - carica.
L'alternativa, visti i costi, e a patto di avere volumi inutilizzati o inutilizzabili, è riempirli di bottiglie d'acqua vuote, senza però credere nei miracoli. Infatti, una bottiglia vuota "spinge" 1,5 kg; un sei metri pieno d'acqua spinge verso il basso diciamo 5 o 600 chili. Provate a mettere in fila 400 bottiglie d'acqua e poi ne riparliamo... E tutto questo per avere un relitto che galleggia, non una barca ancora recuperabile come per l'ETAP. Insomma, per fare bene i calcoli servirebbe il progetto o un bravo architetto e una barca che consenta l'aggiunta delle riserve proprio nei punti dove servono, altrimenti l'assetto non lo tiene.
Oserei dire che è meglio investire in un Navtex, eventualmente in una zattera costiera e, soprattutto, non fare troppo i pirla.
