Marinai di Terraferma

Forum dei marinai carrellatori
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 Oggetto del messaggio: Re: Inaffondabilità
MessaggioInviato: 24/03/2015, 18:52 
ormai l'ho fatta la cazzata non mi resta che controllare la linea di galleggiamento
se sale dovrò svuotare tutto :?


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 Oggetto del messaggio: Re: Inaffondabilità
MessaggioInviato: 24/03/2015, 23:57 
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Iscritto il: 10/04/2013, 12:35
Messaggi: 307
Località: Padova
Ma chi e' l'ente che certifica l'inaffondabilita' delle barche, e come viene provato questo? E chi le classifica nelle varie categorie?
Non so se posso fare dei paragoni ma ho un'esprerienza quasi diretta di una persona con cui collaboro che si era inventato un seggiolino da bici poi brevettato, fece collaudare da un'ente tedesco leader per poter mettere in commercio questo prodotto e comunque per provare la sicurezza nel caso fosse sfuggito qualcosa per la sicurezza.
Bene, l'ente lo certifico', l'articolo venne messo in commercio dopo alcuni pezzi venduti successe che un seggiolino con un bambino montato si stacco' dalla bici, il bambino cadde facendosi male in maniera non lieve.
i genitori fecero causa alla persona che conosco che ne rimase affranta dal fatto, non si era accorto del problema relativo all'attacco seppur l'avesse provato molte volte prima con i propri figli,ma si era affidato comunque dell'ente certificatore perche' svolgesse appunto il suo ruolo.
Questa persona (piccolo artigiano) fece una causa internazionale all'ente certificatore tedesco (colosso mondiale) per non avere sufficentemente collaudato la sicurezza del prodotto.
La causa dopo circa dieci anni e' tutt'ora in corso questa persona si sta battendo per vincerla, l'ente che a sua volta si sta difendendo avendo delle forti capacita' finanziarie e legali la sta tirando lunga, io credo comunque se avessero la ragione si sarebbero mangiato questa persona in un boccone.
L'epilogo: prodotto ritirato dal mercato, struttura creata per la produzione chiusa in attesa di......


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 Oggetto del messaggio: Re: Inaffondabilità
MessaggioInviato: 25/03/2015, 0:24 
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Iscritto il: 18/10/2011, 22:36
Messaggi: 2556
Io credo che la certificazione sia abbastanza relativa: probabilmente la barca viene certificata nuda e cruda senza un grammo in più, magari in quelle condizioni riesce a stare a galla, poi ognuno di noi ci mette altri 200Kg (io almeno 400 :mrgreen: ) di accessori vari e il peso vince la spinta di galleggiamento.... risultato: affonda! Più lentamente, ma inesorabilmente :(


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 Oggetto del messaggio: Re: Inaffondabilità
MessaggioInviato: 25/03/2015, 8:18 
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Iscritto il: 22/11/2009, 9:47
Messaggi: 1255
A questo punto uno potrebbe recuperare uno di quei ciambelloni che si usavano come atolli entro...... e lasciato a paiolo, può essere fatto gonfiare in loco........


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 Oggetto del messaggio: Re: Inaffondabilità
MessaggioInviato: 25/03/2015, 10:33 
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Iscritto il: 11/05/2012, 8:22
Messaggi: 623
Località: Cremona
Con i miei occhi di tartaruga ultracentenaria, vedo ormai l'inaffondabilità come la polizza incendio della casa. Evento rarissimo, ma potenzialmente catastrofico in grado di metterci sul lastrico e dal quale vogliamo quindi difenderci. Solo che una polizza incendio costa 200€ l'anno (per una casa che vale 300k/€), un ETAP invece costa il triplo dei suoi concorrenti, che ricondotto a fattore comune vorrebbe dire pagare la polizza incendio come la casa. Quindi stiamo pagando questa presunta sicurezza una fortuna.

Ora però, visto che non c'è di mezzo la casa ma la pelle, e potendo investire, mi orienterei solo sul concetto ETAP, cioè barca piena d'acqua che si rimette e rimane in assetto anche - entro certi limiti - carica.

L'alternativa, visti i costi, e a patto di avere volumi inutilizzati o inutilizzabili, è riempirli di bottiglie d'acqua vuote, senza però credere nei miracoli. Infatti, una bottiglia vuota "spinge" 1,5 kg; un sei metri pieno d'acqua spinge verso il basso diciamo 5 o 600 chili. Provate a mettere in fila 400 bottiglie d'acqua e poi ne riparliamo... E tutto questo per avere un relitto che galleggia, non una barca ancora recuperabile come per l'ETAP. Insomma, per fare bene i calcoli servirebbe il progetto o un bravo architetto e una barca che consenta l'aggiunta delle riserve proprio nei punti dove servono, altrimenti l'assetto non lo tiene.

Oserei dire che è meglio investire in un Navtex, eventualmente in una zattera costiera e, soprattutto, non fare troppo i pirla. :roll: :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: Inaffondabilità
MessaggioInviato: 25/03/2015, 11:07 
i certificati di inaffondabilità mi sembra che li dia il rina
ma non credo per i natanti anche se sulle derive olimpiche devono avere qualcosa
ma non credo che dovete fasciarvi la testa per risolvere questo problema
io se avessi una barca a rischio comprerei 2 o 3 salsicciotti per alare 2 o3 bomboline
di aria compressa cercherei di posizionarli legati (che non scappino)in maniera
che la barca venga sù bilanciata con 60 80 euro risolto il problema e il tutto occupa lo
spazio di un cuscino


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 Oggetto del messaggio: Re: Inaffondabilità
MessaggioInviato: 25/03/2015, 12:03 
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Iscritto il: 17/11/2009, 11:30
Messaggi: 2172
Località: Ponsacco (pi)
... e cosa ne pensate di questa, tutte le parti vuote sono riempite con una specie di polistirolo molto compatto....
Allegato:
mac pieno d'acqua.jpg
mac pieno d'acqua.jpg [ 12.15 KiB | Osservato 2697 volte ]

"We drilled a hole in the bottom of the boat and let it fill. The boat has built-in solid foam flotation to keep it afloat in the event of damage. It won’t sail well when fully flooded, and it will be unstable, but it beats swimming. Most competing boats do not offer this essential safety protection, and their heavy keels can pull them straight to the bottom. Don't get a boat without solid flotation!"

_________________
Lorenzo


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 Oggetto del messaggio: Re: Inaffondabilità
MessaggioInviato: 25/03/2015, 12:10 
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Iscritto il: 15/11/2009, 15:44
Messaggi: 2843
La schiuma risolve il problema della galleggiabilità intesa come "meglio che nuotare" come dice il testo inglese.
In realtà penso che il recupero ed il ripristino, anche a sole due miglia dalla costa, sarebbe alquanto problematico (cioè costoso).
Tutto sommato, lo stesso risultato (cioè equipaggio non a molo) si ottiene con un gommone o zattera. Alla scala delle nostre navigazioni, quanto meno. Meglio che nuotare.


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 Oggetto del messaggio: Re: Inaffondabilità
MessaggioInviato: 25/03/2015, 13:54 
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Iscritto il: 16/11/2009, 9:24
Messaggi: 3455
Località: (UD)
Jocondor ha scritto:
In realtà penso che il recupero ed il ripristino, anche a sole due miglia dalla costa, sarebbe alquanto problematico (cioè costoso).

una pompa idrovora e si risolve....


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 Oggetto del messaggio: Re: Inaffondabilità
MessaggioInviato: 25/03/2015, 14:31 
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Iscritto il: 11/05/2012, 8:22
Messaggi: 623
Località: Cremona
Lorenzo, è esattamente quello che intendevo per mantenere l'assetto.
Lì basta aspettare che passi e poi sgottare. Non dico che sia banale, ma significa salvare più o meno tutto.


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