franco ha scritto:
MA QUANDO SI SALPA SIAMO COSTRETTI A STARE SUL VERRICELLO E NON AL TIMONE
Sono onorato del paragone
Il problema, come già discusso fino alla nausea, è che se sei a salpare l'ancora, in solitario, non puoi governare.
Perciò avere il salpa, anche se rozzo, in prossimità della barra, è utilissimo.
Peraltro le domande che pone Franco sono giuste, e mi riservo di approfondirle.
Intanto, la ditta produttrice di questo non mi rimane lontana:
http://www.docma.it/it/component/conten ... -bolt.htmlE le caratteristiche sembrano quelle giuste:
Diametro della "fune" 10-12/13 mm; peso 10,5 Kg; trazione 815 Kg;
Acceleratore semiautomatico. Accelerazione controllata dall’operatore. Tamburo dotato di sistema anti-ritorno, per un impiego in totale sicurezza. Tamburo in alluminio ad alta resistenza. Alto numero di spire per un aggrappaggio senza possibilità di slittamento.
Il solo contro è che è un motore due tempi, ma insomma...
La soluzione migliore sarebbe certamente un salpa elettrico collegato direttamente ad un generatore, ma temo che non sia possibile.

PS: sentita ora la DOCMA: coincidenza, domani sono in fiera a Bologna....
comunque l'acceleratore (con una sola elle), è controllato dall'operatore mediante la tensione sul cavo in uscita: quando laschi, il rullo si ferma, così mi hanno detto.
Hanno anche detto che ne vendono già nella nautica, non come salpancore (...) ma per alaggio barche.