racconto brevemente la mia poca esperienza di altura (altura? ALTURA

) da isola a isola dai, sempre con barce non mie e mai come comandante
a) da neo patentato, decido che è ora di provare e con tre comagni di corso neocomandanti, noleggiamo una barca e facciamo rotta sull'istria per un fine settimana lungo. Partenza in notturna, per atterraggio di giorno. Come da manuale.
per cominciare ci siamo persi dentro i canali appena fuori dalla marina di lignano, cercando le briccole in mezzo alla nebbia. Abbiamo chiesto la strada a due pescatori che ci dissero "non andate lontano vero?
lungo la traversata ho imparato che le luci delle navi sono molto più vicine di quello che sembrano e siamo stati travolti dall'ondata di un grande peschereccio mentre buttavo la ruota tutto da una parte.
al ritorno forziamo la tappa perché uno di noi non poteva assolutamente annullare l'impegno di lavoro per il giorno dopo. Risultato, invece di nascondersi buoni buoni e aspettare che passasse il temporale, ci siamo ostinati, col risultato di doversi legare ad una briccola (proibito) e aspettare che sfuriasse la burianata. La mattina successiva eravamo tutti inclinati imprigionati dalla bassa marea (beate le derive mobili). Il tipo ha annullato gli impegni di lavoro e musi lunghi per tutto il viaggio di rientro in autostrada.
b) dopo 5 anni di fidanzamento scopro che la morosa è in cinta. unico particolare non ero stato io e non ringrazierò mai abbastanza quello che l'ha lasciata in cinta. Decido che c'è un'unica soluzione per dimenticare e mi arruolo come deckhand (mozzo) su un s/y da 80 piedi per charter di lusso. Imparato praticamente niente a parte un sacco di cose sull'umanità e dopo un ennesimo litigio con lo skipper, consegno le dieci polo bianche con il nome della barca ricamato, che dovevo cambiare ogni mezzora (tienila tu una maglia candida mentre pulisci il ponte in ginocchio o lucidi gli acciai) e vengo scaricato con la mia sacca a Split.
Moltissimi trasferimenti avvenivano di notte, per non pesare agli ospiti che di giorno si godevano la tintarella e spesso erano pittosto lunghi, perché magari il giorno dopo arrivavano i nuovi ospiti all'aeroporto di Dubrovnik e noi eravamo con quelli vecchi a Zara.
Sulla barca era tutto computerizzato, il timone lo muoveva il plotter. Io dovevo solo stare attento di non incocciare qualche barchino e normalmente anche le burianate non facevano gran chè paura (80 piedi, voglio vedere) però di notte mi godevo il ponte deserto e silenzioso, senza signore in cadenti topless, distese a poppa col drink in mano e skipper che urlavano, potevo stare a torso nudo, bere birra ghiacciata e pisciare fuori bordo. Questo è lusso vero.
Adesso suona, le esperienze vere le racconto più tardi
