Ciao Joco,
visto che, da quanto intuisco, vuoi navigare al largo, la mia domanda era volta a capire se la tua barca potrà mai avere a bordo un EPIRB riconoscibile. Mi sembra di no. Però, visto che il tuo obiettivo è di navigare "dove mi pare senza la zattera", non credo che ne sentirai spesso la mancanza e naturalmente ti auguro di non averne mai bisogno
Inoltre, nel tuo caso, ottenere la licenza di navigazione e immatricolare la barca in Italia sarebbe una spesa importante, quindi la tua posizione è comprensibile.
Però, se me lo permetti e con il massimo rispetto per la tua opinione (e di quella di altre migliaia di velisti in Italia che cambiano bandiera), provo a spiegare perché non la condivido.
1) Siamo italiani e la nostra bandiera - possibilmente grande - è una delle più belle e gloriose da esibire in tutto il mondo.
2) Capisco che sia scocciante, ma la visita RINA e le scadenze di zattera e razzi rappresentano la formalizzazione di qualcosa che si deve comunque fare: tenere la barca in efficienza. Alcune scadenze potrebbero e dovrebbero essere allungate e certe procedure semplificate, ma non c'è una sola norma di sicurezza che personalmente non condivida appieno.
Tutto qui.
Ora parliamo pure delle barche CE che affondano, delle creste dei produttori sugli articoli marchiati RINA, dei costi eccessivi, delle carte inutili. Però parliamone da italiani, con forza e nelle sedi appropriate, che esistono e sono lì apposta.
Ancora due cose.
La mia opinione è che presto le Autorità si attrezzeranno per controllare anche le barche con bandiera straniera, visto che ormai sono parecchie. Se vogliono possono eccome salire a bordo, e possono pure piantare dei bei casini se si accorgono che l'armatore parla italiano e magari fa il furbacchione.
L'unica volta che sono stato controllato in 30 anni di mare mi hanno trovato un salvagente in meno e mi hanno spedito a terra a comprarlo, senza elevarmi i 180€ di multa previsti.