Trovo che il quesito iniziale sia interessante ma che la discussione abbia poi preso una piega "storta".
Per quanto mi riguarda, con vento forte, (e 15 nodi, mi perdoni se può il buon Francesco, NON è vento forte) io mi sento PIU' sicuro nel navigare a vela che nel navigare a motore; questo perchè la barca è più controllabile, e quindi sono sicuro che vada dove la voglio mandare; magari ci va troppo veloce, ma allora posso ridurre la tela....
Se devo affrontare un passaggio stretto, fra due barche, fra barca e scoglio, fra pontile e scoglio, eccetera, a meno che la strettoia non sia esattamente controvento, preferisco farlo a vela, scegliendo la rotta ed arrivando al punto critico con le giuste mura e la giusta velocità; solo se il passaggio è coperto o sventato (mi è capitato ad esempio sotto ad un ponte, in Croazia) allora è meglio avviare il motore, ma lasciare portare comunque le vele, per quanto è possibile.
Il concetto è che la barca a vela si governa con le vele e non con il motore
Per quel che so di motore, ed è davvero poco, il gambo deve essere immerso fino alla piastra anticavitazione sopra l'elica, situazione verificata in acqua piatta; se l'elica esce spesso dalle onde credo che il motore vada posizionato più in basso, ma se esce qualche volta non fa niente; ho visto spesso i motoristi avviare (elettronicamente) il motore, con l'elica in aria, e poi ruotarlo in posizione di marcia, per cui ne deduco che non porti alcun danno.
Mi sto appunto accingendo ad alzare il supporto del fuoribordo, giacchè usando la brca in quattro ed in crociera, quindi carichi, mi sembra che affondi troppo. Per cui il tema mi interessa e i vostri pareri sono preziosi
Allego una foto; a ben guardare si vede che appunto il motore è troppo immerso

Ditemi voi!
Jocondor