eccomi...
la potenza distruttiva di un fulmine è ben al di la delle capacità di assorbimento che si possano avere nell'elettronica...
esperienza di parecchi anni fa.. un fulmine ha centrato il radar del peschereccio... la parte in alto con antenna e motore.. è sparita.. letteralmente esplosa, vaporizzata.. non so.. fatto sta che un in porto non c'era più... ( 5-10 Kg di roba..)
la parte dentro in cabina è esplosa anch'essa... ma fortunatamente meno fragorosamente.
Quindi sperare di proteggere i dispositivi elettronici con qualche cosa...
direi che la cosa più adatta è un bel corno portafortuna...

per chi ci crede...
... della serie.. se il fulmine ha deciso di squarciarti il VHF lo farà qualsiasi cosa tu abbia messo o fatto...
ah, si.. nessuno è morto.. evidentemente tutti con le chiappette strette e i piedi vicini di conseguenza..
Adesso passiamo invece alla catena/treccia di rame dalle sartie in acqua...
Personalmente non sono esperto di questa cosa.. ma faccio qui alcuni ragionamenti al volo...
Non darò nessuna risposta... ognuno deciderà per se...
Un possibile problema che vedo quando un fulmine "decide" (ne discuteremo poi della "volontà" del fulmine e di come si influenza) di colpire il nostro albero è che nel percorso verso l'acqua passerà per le parti a minore resistenza (quindi "preferirà" le parti metalliche), scaldandole in maniera proporzionale alla resistenza incontrata.
Qui nasce il primo interrogativo, se l'albero non è passante le possibilità di percorso sono due:
- interno, attraverso la vetroresina della coperta, nel puntello sotto e giù in deriva
- esterno, attraverso un percorso superficiale nella coperta/fiancata, magari con qualche tratto su parti metalliche
Se il percorso esterno è bagnato di acqua salata, è probabile che passi di li.... e in tal caso.. se ci fosse stata la treccia, catena o che.. sarebbe passato di li sicuro.. probabilmente senza fare danni (l'albero e' suff. grosso da resistere al fulmine senza alcun danno..)
Se passa per il percorso interno... mi aspetto una bella fusione subito sotto l'albero.. e dal puntello sotto alla deriva.. un buchetto insomma....
(altra esperienza di parecchi anni fa.. una barca a vela affondata perchè il fulmine in porto ha colpito l'albero e nel percorso verso l'acqua ha scelto un sensore vicino alla deriva, fondendolo e di fatto lasciandoci un bel buco al suo posto.. che ha fatto affondare la barca, certo con calma.. ma era inverno...)
Quindi, messa così sembrerebbe positivo il fatto di avere "messo a mare" l'albero e probabilmente per limitare i danni lo è sicuro...
Ma ragioniamo un po' sulla "volonta" del fulmine.. Come anticipato, il fulmine passa per la via a minore resistenza.. e in aria la via a minore resistenza è il canale di aria ionizzata..
Per scoccare il fulmine ha bisogno che si crei questo canale.. dove si crea... il fulmine passa..
Gli oggetti appuntiti sono particolarmente favoriti nella ionizzazione dell'aria, quindi il nostro albero è un "generatore" di canali ionizzati... e migliore è la connessione elettrica all'acqua meglio forma il canale ionizzato...
Quindi un albero "messo a mare" farà scoccare il fulmine meglio e prima di uno isolato.
In definitiva, se il fulmine parte.. meglio aver la "messa a mare", ma se si riesce a non farlo partire perchè isolati.. è meglio..
Come ultima nota: per evitare la creazione del canale ionizzato, e fare in modo che se si crea.. lo faccia lontano dalla mia barca, io farei rollare la barca il più possibile per far sbandierare di qua e di la punta dell'albero.. in modo che se ho fortuna il canale ionizzato è dov'era la punta dell'albero qualche sec. prima.. cioè a lato.. pochi metri.. ma fanno la differenza...