Una volta scelto il materiale, lavorarlo non è un problema: se non si ha a disposizione un apparecchio apposito (in pratica un filo di ferro scaldato, da usare come una sega da traforo), si può lavorare con un cutter a lama lunga, e fare tagli verticali, dritti, curvi, svasati con relativa facilità. Non vengono netti, è vero, ma una volta coperti dalle fodere, i difetti spariscono del tutto.
Per le fodere io consiglio il cotone pesante e in colore chiaro, va benissimo anche la tela Olona medio-leggera). Cotone, perché non c'è nulla di più piacevole al contatto con la pelle. Se poi vi piace la plastica...
Trovare chi le cuce è relativamente facile senza spendere troppo; non serve rivolgersi a sedicenti "tecnici del settore".
Tra spugna e fodera inserirei un foglio di avvolgimento in cellopahne leggerissimo, per rendere semi-impermeabile la cellula aperta.
In ogni caso, qui Daino è diventato un professore... ma da un po' làtita. (Dev'essersi nascosto da qualche parte e/o con qualcuno per fare una rentrée esplosiva con il suo Micropomo completamente re-riggato...

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