Marinai di Terraferma

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 Oggetto del messaggio: Altezza mezza bellezza
MessaggioInviato: 14/10/2013, 14:07 
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Non sono lane caprine Tramp è psicologia applicata alla fisica :lol:

Tale e tanta la voglia di avere una barca dove stai in piedi che saresti disposto a credere quando ti dicono che il sole sorge a ovest. In effetti talvolta capita a Trieste, ma sono casi rarissimi :roll:

È un argomento che ci ha seguito per un lungo tratto fra venerdì e ieri e sto cercando di ricostruire alcuni disegni per spiegare la mia teoria secondo la quale, per casi specifici, all'aumentare della zavorra non si ha una riduzione dello sbandamento o, meglio, della percezione dello stesso.


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 Oggetto del messaggio: Re: varato viko 22s in alto Lario
MessaggioInviato: 14/10/2013, 14:48 
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Provo a spiegarmi.


Prima di tutto alcuni assunti (spero di non dire strafalcioni altrimenti crolla tutta la mia teoria):
- le barche non si inclinano ma ruotano su un asse posto nel loro baricentro statico.
- la deriva è uno dei bracci di una leva, l'altro è l'albero, sui due bracci agiscono le forze: la zavorra e la spinta del vento.
- la barca come un'altalena inizialmente posta in verticare con uno dei due bracci molto più pesante.
- il punto di rotazione, il fulcro, è anche il baricentro e varia la sua posizione in funzione della posizione della zavorra, dell'altezza della barca e dell'angolo di rotazione.

Quando si inclina una barca "bassa" ruota già su un punto che è posto al di sotto della linea di galleggiamento questo fa si che lo scafo "affondi" opponendo resistenza sin da subito, la stessa cosa accade in barche più larghe, ma relativamente basse come i minitransat l'effetto è perfino aumentato perché il peso dello scafo che si solleva dall'acqua lateralmente.
In una barca "alta" il centro di rotazione è al di sopra del galleggiamento questo fa si che la rotazione iniziale non sia impedita dalla spinta idrostatica.

Una volta raggiunta una certa inclinazione inizia a "lavorare" la zavorra e a quel punto una barca bassa e una alta, a parità di proporzione di zavorra si equivarranno.

A questo punto la logica vorrebbe che spostando la zavorra verso il basso le cose cambino, se posiziono il peso a 180 cm sott'acqua rispetto ad uno a 30 cm (in sentina) dovrei sbandare di meno, vero, ma se il peso è lo stesso lo sarà anche l'immersione, avrò quindi un baricentro più basso, ma il centro di rotazione sarà lo stesso ecco che i primi gradi di rotazione (abbiamo detto che non è sbandamento) non saranno diversi; solo quando entra in "funzione" la leva della zavorra le cose cambieranno.

Ecco perché un Viko 22 e 23 con dimensioni simili anche se hanno la zavorra posizionata in modo molto diverso daranno sensazioni simili.

Concludendo: qualsiasi barca con un rapporto opera viva/morta superiore o uguale ad 1:1 opporrà poca resistenza allo sbandamento iniziale quale sia la sua zavorra.

Mi sono capito? Spero di si.


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 Oggetto del messaggio: Re: varato viko 22s in alto Lario
MessaggioInviato: 14/10/2013, 15:13 
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Località: un romano tornato al mare!
Certo che ti sei capito (almeeno tu.. :twisted: :lol: )

Ma mi sembra (mi sembra) che tu dia per scontata (anche se vi accenni) la sezione immersa.
Come si fa sempre in questi casi, si parla al limite:
- una matita ruota
- una cassetta ruota 2 gradi, poi immerge tutto distante dal baricentro e si raddrizza.
Il tutto, per i primi gradi almeno, con grande differenza anche a parità di peso e della sua posizione.
Poi... sempre la cassetta sarà più stabile.

Da qui, come si va avanti?

Resta che uno che compra barche differenti per un piede, e ne pretende forti differenze senza mettere su una una tonnellata in più, quel piede merita che si usi appropriatamente.
E poi va a laurà... si?

_________________
Buon Vento!
Alberto
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Il più bello dei mari è quello che non navigammo (N. Hikmet)


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 Oggetto del messaggio: Re: varato viko 22s in alto Lario
MessaggioInviato: 14/10/2013, 15:30 
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Tramp ha scritto:
....
Ma mi sembra (mi sembra) che tu dia per scontata (anche se vi accenni) la sezione immersa...


Do per scontato che vi sia una parte immersa, sostengo (o generalizzo vedi tu ;) ) indicandola come parametro più o meno assoluto per suddividere le barche in due categorie: quelle che son più sotto che sopra e quelle che son più sopra che sotto.

Tramp ha scritto:
....
Come si fa sempre in questi casi, si parla al limite:
- una matita ruota
- una cassetta ruota 2 gradi, poi immerge tutto distante dal baricentro e si raddrizza.
Il tutto, per i primi gradi almeno, con grande differenza anche a parità di peso e della sua posizione.
Poi... sempre la cassetta sarà più stabile...


Qui non ho capito cosa intendi:
- una matita ruota senza opporre resistenza?
- una casetta immegendosi si oppone alla rotazione?
Se così è io penso alla barca "alta" come ad una casetta già immersa per metà, per quanto sia in basso il baricentro i primi gradi di rotazione ci saranno comunque. Solo dopo un "tot" a sentimento direi almeno 30° diventerà perfino più stabile della matita.


Tramp ha scritto:
....
Da qui, come si va avanti?...


Non si va avanti. È proprio questo il mio ragionamento. Aumentare la zavorra non diminuisce i primi gradi di sbandamento. Se prendi una barca alta te li tieni e basta.



Tramp ha scritto:
....
Resta che uno che compra barche differenti per un piede, e ne pretende forti differenze senza mettere su una una tonnellata in più, quel piede merita che si usi appropriatamente...
...


Già, le pretese sono tutto nella vita di un milanese, per non parlare di un brianzolo :lol:



Tramp ha scritto:
....
E poi va a laurà... si?


Si potrebbe, ma a me sta cosa mi sta appassionando.


Per cui direi che l'idea dei Minitransat che da qualche anno hanno abbandonato la speranza di star dritti e si son dotati dei doppi timoni non risolve il problema dello sbandamento, per cui l'amico di Como e le nostre mogli dovranno farsene una ragione o passare al motoscafo, ma potrebbe consentirci di farci navigare divertendoci anche se perennemente sbandati di 30°.
Poco fa ho sentito un progettista e vediamo se la teoria è fondata potremmo dotarci tutti di doppi timoni e via a pedalare.


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 Oggetto del messaggio: Re: varato viko 22s in alto Lario
MessaggioInviato: 14/10/2013, 15:43 
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Paddy ha scritto:

A questo punto la logica vorrebbe che spostando la zavorra verso il basso le cose cambino, se posiziono il peso a 180 cm sott'acqua rispetto ad uno a 30 cm (in sentina) dovrei sbandare di meno, vero, ma se il peso è lo stesso lo sarà anche l'immersione, avrò quindi un baricentro più basso, ma il centro di rotazione sarà lo stesso ecco che i primi gradi di rotazione (abbiamo detto che non è sbandamento) non saranno diversi; solo quando entra in "funzione" la leva della zavorra le cose cambieranno.


e qui...mi perdo....se il baricentro è il fulcro/centro di rotazione, perchè se è più basso dici che è equivalente nei primi gradi ad uno alto?

penso che invece sia proprio come dicevi all'inizio della spiegazione, e cioè che la sensibilità allo sbandamento è legata all'altezza del baricentro statico, ovviamente a parità di piano velico...


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 Oggetto del messaggio: Re: varato viko 22s in alto Lario
MessaggioInviato: 14/10/2013, 15:48 
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Paddy ha scritto:
potremmo dotarci tutti di doppi timoni e via a pedalare.



Primo!!!


E sai quanto lo vorrei!!!!!


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 Oggetto del messaggio: Re: varato viko 22s in alto Lario
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Carcat ha scritto:
Paddy ha scritto:
....se il peso è lo stesso lo sarà anche l'immersione...


e qui...mi perdo....se il baricentro è il fulcro/centro di rotazione, perchè se è più basso dici che è equivalente nei primi gradi ad uno alto?
...


Perché a barca dritta o quasi anche se sposto la zavorra (sposto non aumento) primo l'immersione non cambia e con essa il punto di rotazione e secondo non avrà ancora una leva favorevole.
In pratica: a parità di zavorra se il mio Viko 20 avesse la zavorra in un siluro in fondo alla deriva non sbanderebbe di meno nei primi 20/30° ma solo dopo, quando ormai comunque lo sbandamento è tale da impedire la navigazione con le appendici attuali.




Carcat ha scritto:
penso che invece sia proprio come dicevi all'inizio della spiegazione, e cioè che la sensibilità allo sbandamento è legata all'altezza del baricentro statico, ovviamente a parità di piano velico...


Si certo! Perché in un barca alta è in alto anche se sposto la zavorra. Quando poi questa sbanda la leva fa differenza, ma ormai è "tardi" perché sono troppo sbandato per continuare a navigare.


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 Oggetto del messaggio: Re: varato viko 22s in alto Lario
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Potarex ha scritto:
Primo!!!
E sai quanto lo vorrei!!!!!



Il ragionamento che sto facendo, la verifica della teoria a cui ho pensato nelle lunghe ore di solitudine in quella cuccetta per non pensare alle avances del mio vicino è propedeutico al convincimento di un progettista che possa dimensionare i nuovi timoni, dopo di che tu sarai la cavia ovviamente.


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 Oggetto del messaggio: Re: varato viko 22s in alto Lario
MessaggioInviato: 14/10/2013, 16:18 
ops mi sono perso per capirti ho bisogno di un ripasso
la forza che tende a raddrizzare la barca è la spinta di archimede applicata
al centro di gravità del volume d'acqua dislocato dalla barca
quando l'equilibrio si modifica con lo sbandamento il centro si sposta diciamo verso destra
qui o si arriva ad un nuovo equilibrio o ci si capovolge
la forma dello scafo è importante perchè sposta più o meno rapidamente il centro di carena
e si sposta più rapidamente se lo scafo ha forma piatta ecco perchè hanno due timoni
ecco parti da qui


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 Oggetto del messaggio: Re: varato viko 22s in alto Lario
MessaggioInviato: 14/10/2013, 16:21 
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Paddy ha scritto:
Potarex ha scritto:
Primo!!!
E sai quanto lo vorrei!!!!!



Il ragionamento che sto facendo, la verifica della teoria a cui ho pensato nelle lunghe ore di solitudine in quella cuccetta per non pensare alle avances del mio vicino è propedeutico al convincimento di un progettista che possa dimensionare i nuovi timoni, dopo di che tu sarai la cavia ovviamente.



Il fatto e che mi hai convinto... Nel senso che la mia conoscenza delle barche é composta solo dall 'esperienza nell'utilizzo delle stesse, e quindi quando mi hai detto in anteprima la tua riflessione, non ti dico che ho visto la luce... Ma quasi....


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