Dico la mia.
Il genoa rollabile: è davvero l'invenzione del secolo, per praticità e sicurezza; non dover andare a prua con un sacco nuovo, scambiare ammainare issare attivando tutto

l'equipaggio, fa sì che quando serve si interviene e non si rimada, cosa pericolosissima, e non si anticipa, col rischio di trovarsi inchiodati se la sventolata non arriva e bisogna ricominciare tutto daccapo. Inoltre, su barche piccole e ballerine, questi vantaggi sono esaltati (sempre sicurezza, e confort, non ci si bagna...). Lo svantaggio è che il taglio, buono a vela piena, diventa sempre meno performante via via che si rolla, ma dopotutto in condizioni critiche la tela a prua serve a mantenere la barca bilanciata (né orziera né poggera) e la performance di velocità passa in seconda linea. Insomma è pratico e sicuro.
Vele bianche di prua: Io preferisco un buon set: genoa, fiocco, fiocco da tempesta (scusate, lo so, ma tormentina è un francesismo, e in questo sono rigorosamente trampdizionalista) e una/due leggere e/o da portanti: gennaker + drifter secondo me sono l'ideale.
La possibilità di montare uno strallo volante a due terzi/metà dalla prua e armarci un fiocchetto da tempesta, come suggerisce Paddy, è un modo performante (proprio ed equilibrato) di salvarsi la pelle e il gusto della navigazione.
Dimenticherei del tutto lo spi: troppo complicato per il 90% delle situazioni: equipaggio non collaborante, regolazione quasi continua, difficoltà di manovra immediata in caso di necessità (mob = man overboard).
Escluderei set più ricchi in superfici e in grammature, per ragioni di dimensione economica e pratica (anche lo spazio sotto coperta...)
So di non aver risolto i dubbi, ma... l'hai voluta la bicicletta...?
