Marinai di Terraferma

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 Oggetto del messaggio: Quanta deriva è giù?
MessaggioInviato: 11/06/2012, 8:14 
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Località: un romano tornato al mare!
Quanta deriva abbiamo giù?

Domandina topica spesso e volentieri.

Si avvicina la stagione dei bagnetti, e allora mi sembra utile ricordare:
- ancorare in 1,50 metri d'acqua
- un collaborante a bordo alla deriva, tu in acqua;
- abbassa tutta la deriva che va giù da sola, misura la profondità e controlla la posizione; a bordo, con un pennarello indelebile l'aiuto segna sulla cima un anello sottile, in corrispondenza dell'entrata a scafo della cima, o dello strozzatore; insomma un punto fisso di riferimento;
- l'aiuto libera la cima; tu vai sotto e cerchi di far scendere ancora la deriva; all'arresto, fai fare un altro segno sulla cima;
- se è il caso, trova il motivo dell'intoppo e risolvi... (auguri!)
- in ogni caso, a partire dal segno di deriva massima, fai sollevare di 20 cm (o altra misura che scegli tu) e fai marcare sulla cima; ripeti l'operazione più volte, sempre con la misura scelta;
- a deriva tutta su, altra marcatura alla cima e misura di quanto sporge la deriva (se sporge) per gravità ed elasticità di paranco (se puoi, risolvi/minimizza questa misura);
- con comodo, rendi riconoscibili le diverse marcature ripassandole con indelebile, anche con colori diversi;
- ripassa periodicamente le marcature;
- fissa in cabina un cartoncino con il significato delle marcature: tu le conosci, ma chi viene con te meglio le possa consultare anche in tua assenza...

Sempre solo per i neofiti: ricordare che la deriva non si solleva soltanto per non incagliarsi, ma si usa in modo diverso per le diverse andature.

Ho detto.

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Buon Vento!
Alberto
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 Oggetto del messaggio: Re: Quanta deriva è giù?
MessaggioInviato: 11/06/2012, 8:25 
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Mi fischiano le orecchie :lol:
Gianni e Davide mi hanno ripetuto questa procedura almeno 300 volte, più o meno ogni volta che si toccava ;)


Prometto che lo faccio, è già in elenco :roll:


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 Oggetto del messaggio: Re: Quanta deriva è giù?
MessaggioInviato: 11/06/2012, 8:36 
Grazie Tramp! ;)


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 Oggetto del messaggio: Re: Quanta deriva è giù?
MessaggioInviato: 11/06/2012, 10:42 
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Iscritto il: 14/11/2009, 9:43
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Tramp ha scritto:
Quanta deriva abbiamo giù?


Sempre solo per i neofiti: ricordare che la deriva non si solleva soltanto per non incagliarsi, ma si usa in modo diverso per le diverse andature.

Ho detto.


Puoi fare un ripassino anche di questo ? :oops:


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 Oggetto del messaggio: Re: Quanta deriva è giù?
MessaggioInviato: 11/06/2012, 12:34 
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Iscritto il: 14/11/2009, 9:10
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Località: un romano tornato al mare!
gtfarm ha scritto:
Tramp ha scritto:
Quanta deriva abbiamo giù?
Sempre solo per i neofiti: ricordare che la deriva non si solleva soltanto per non incagliarsi, ma si usa in modo diverso per le diverse andature.
Ho detto.

Puoi fare un ripassino anche di questo ? :oops:

E io che credevo di "sbrasare"...
Dai è semplice:
Bolina vento debole-medio: tutta giù;
Bolina vento fresco, se stenti a tenerla dritta, alza a misura che ce la fai a star dritto o quasi, magari alza un po' di più (*);
Laschi, Poppa, lasciane giù 20-30 cm e prova: non devi scarrocciare sensibilmente (come minimo guarda la scìa, che non ti scappi sopravvento); se scarroccia abbassa un po', ma non andare mai con più di metà deriva; Pesi mobili su entrambi i bordi, chi è capace bilancia il rollìo col proprio peso;
Traverso: ovvio, una via di mezzo; ma l'ho lasciato per ultimo perche: a) se hai barca leggera e "rischi" di planare, per farlo prova a metterne giù un po' più della "via di mezzo"; b) se hai un po' d'onda a favore (**) è possibile che inneschi una surfata e poi avvii una planata; da non provare con equipaggio non esperto o con bambini (vedi *);
Manovra all'ormeggio: tutta giù, compatibilmente col fondale.

(*) La Portanza - semplificando: l'efficacia della deriva contro gli spostamenti laterali della barca (scarroccio) - ha questa formula (anch'essa semplificata): P = 1/2 x V2 x S
Dove: P è la portanza; 1/2 è un mezzo :oops: :o ; V2 è velocità della barca al quadrato; S è la superficie della deriva.
Se pensiamo di andare p. es. con 1 mq di deriva, con un certo vento e una certa andatura, a una V di 5 Km/h (qui non uso i nodi...), facciamo due conti e vediamo che la P vale: 1/2 x 25 x 1 = 12
Se il vento aumenta e tu sei capace di aumentare la velocità della barca fino a 10 Km/h , sempre su quella andatura e con quella superficie di deriva, avremo ad es. P = 1/2 x 100 x 1 = 50
Insomma la capacità della deriva di non farti scarrocciare aumenta fino a oltre 4 volte.
Ma, abbiamo bisogno di tutta quella portanza? Probabilmente no; proviamo a diminuire la S superficie di deriva e vediamo gli effetti... Provare per credere...

Uno però si domanda: perché dovrei alzare la deriva facendo diminuire il peso in basso?
Andiamo per ordine:
- se la deriva non è zavorrata, o è comunque leggera, il peso in basso non è rilevante; la coppia di raddrizzamento è costituita dall'equipaggio e da Archimede (e per le tratte lunghe anche dai pesi spostabili a bordo)
- ma anche se la deriva è zavorrata, quello che comunque succede di importante è la diminuzione del braccio della coppia sbandante, che abbiamo visto essere eccessiva perché molto aumentata all'aumentare della velocità;
- altro effetto, con deriva pivotante, è l'arretramento del centro di deriva, che rende la barca meno orziera; questo nelle andature portanti non è che un bene.
Ergo: su la deriva, che tanto non serve (tanta non ne serve).

Ma c'è di più:
- devi pensare la deriva come indispensabile per andare dove vuoi tu e non dove ti porta il vento; qui non ci piove: la deriva è indispensabile per non scarrocciare e la curiamo bene avendo capito che è una delle tre parti indispensabili della nostra barca (scafo, vele, deriva; il resto sono ammennicoli... :lol: );
- serve alla manovrabilità: è come un perno intorno al quale gira la barca nelle sue accostate; senza... chiedi a Paddy come si comporta il Viko senza deriva :P
- ma la devi pensare anche come un "inciampo" laterale vero e proprio, come uno sgambetto fatto sott'acqua alla tua barca dall'insieme delle forze laterali (vento sopra, acqua "dura" sotto, se vai veloce); be', questa è una cosa che della nostra deriva non ci piace proprio...

Insomma, se proprio non mi sono spiegato, torna alle prime righe e fidati di Tramp...

(**) Onda a favore: su tutte le andature, ci saremo accorti che il vento non è mai o quasi mai perfettamente perpendicolare alle onde: ad es. c'è un lato di bolina su cui la nostra prua batte e schizza, e c'è il lato opposto su cui è piacevolissimo cavalcare le onde/ine/one, che sembrano essersi ammorbidite improvvisamente: bene, è su quest'ultimo lato che puoi provare, alle diverse andature, ad innescare una surfata o se ti va bene e sei leggero anche una planata.
Ma... scotte in mano!!

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 Oggetto del messaggio: Re: Quanta deriva è giù?
MessaggioInviato: 11/06/2012, 13:48 
Tramp ha scritto:
gtfarm ha scritto:
Tramp ha scritto:
Quanta deriva abbiamo giù?
Sempre solo per i neofiti: ricordare che la deriva non si solleva soltanto per non incagliarsi, ma si usa in modo diverso per le diverse andature.
Ho detto.

Puoi fare un ripassino anche di questo ? :oops:

E io che credevo di "sbrasare"...
Dai è semplice:
Bolina vento debole-medio: tutta giù;
Bolina vento fresco, se stenti a tenerla dritta, alza a misura che ce la fai a star dritto o quasi, magari alza un po' di più (*);
Laschi, Poppa, lasciane giù 20-30 cm e prova: non devi scarrocciare sensibilmente (come minimo guarda la scìa, che non ti scappi sopravvento); se scarroccia abbassa un po', ma non andare mai con più di metà deriva; Pesi mobili sui bordi, chi è capace bilancia il rollìo col proprio peso;
Traverso: ovvio, una via di mezzo; ma l'ho lasciato per ultimo perche: a) se hai barca leggera e rischi di planare, prova a metterne giù un po' più della "via di mezzo"; b) se hai un po' d'onda a favore (**) è possibile che inneschi una surfata e poi avvii una planata; da non provare con equipaggio non esperto o con bambini (vedi *);
Manovra all'ormeggio: tutta giù, compatibilmente col fondale.

(*) La Portanza (semplificando: l'efficacia della deriva agli spostamenti laterali) ha questa formula (anch'essa semplificata): P = 1/2 x V2 x S
Dove: P è la portanza; 1/2 è un mezzo :oops: :o ; V2 è velocità della barca al quadrato; S è la superficie della deriva.
Se pensiamo di andare p. es. con 1 mq di deriva, con un certo vento e una certa andatura, a una V di 5 Km/h (qui non uso i nodi...), facciamo due conti e vediamo che la P vale: 1/2 x 25 x 1 = 12
Se il vento aumenta e tu sei capace di aumentare la velocità della barca fino a 10 Km/h , sempre su quella andatura e con quella superficie di deriva, avremo ad es. P = 1/2 x 100 x 1 = 50
Insomma la capacità della deriva di non farti scarrocciare aumenta fino a oltre 4 volte.
Ma, abbiamo bisogno di tutta quella portanza? Probabilmente no; proviamo a diminuire la S superficie di deriva e vediamo gli effetti... Provare per credere...

Uno però si domanda: perché dovrei alzare la deriva facendo diminuire diminuire il peso in basso?
Andiamo per ordine:
- se la deriva non è zavorrata, o è comunque leggera, il peso in basso non è rilevante; la coppia di raddrizzamento è costituita dall'equipaggio e da Archimede (e per le tratte lunghe anche dai pesi spostabili a bordo)
- ma anche se la deriva è zavorrata, quello che comunque succede di importante è la diminuzione del braccio della coppia sbandante, che abbiamo visto essere eccessiva perché molto aumentata all'aumentare della velocità;
Ergo: su deriva che tanto non serve (tanta non ne serve).

Ma c'è di più:
- devi pensare la deriva come indispensabile per andare dove vuoi tu e non dove ti porta il vento; qui non ci piove: la deriva è indispensabile per non scarrocciare e la curiamo bene avendo capito che è una delle tre parti indispensabili della nostra barca;
- serve alla manovrabilità: è come un perno intorno al quale gira la barca nelle sue accostate; senza... chiedi a Paddy come si comporta il Viko senza deriva :P
- ma la devi pensare anche come un "inciampo" laterale vero e proprio, come uno sgambetto fatto sott'acqua alla tua barca dall'insieme delle forze laterali (vento sopra, acqua "dura" sotto, se vai veloce); be', questa è una cosa che della nostra deriva non ci piace proprio...

Insomma, se proprio non mi sono spiegato, torna alle prime righe e fidati di Tramp...

(**) Onda a favore: su tutte le andature, ci saremo accorti che il vento non è mai o quasi mai perfettamente perpendicolare alle onde: ad es. c'è un lato di bolina su cui la nostra prua batte e schizza, e c'è il lato opposto su cui è piacevolissimo cavalcare le onde/ine/one, che sembrano essersi ammorbidite improvvisamente: bene, è su quest'ultimo lato che puoi provare, alle diverse andature, di innescare una surfata o se ti va bene e sei leggero anche una planata.
Ma... scotte in mano!!


Urca che bel sunto! Un buon inizio!
Tramp: onda ripida per rientro all'ormeggio alla foce del fiume. Anche qui meglio sollevare la deriva giusto? Il timore è quello di intraversarsi.


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 Oggetto del messaggio: Re: Quanta deriva è giù?
MessaggioInviato: 11/06/2012, 14:38 
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Fidi75 ha scritto:
Tramp: onda ripida per rientro all'ormeggio alla foce del fiume. Anche qui meglio sollevare la deriva giusto? Il timore è quello di intraversarsi.



Se temi di pestare sul fondo sicuramente si, ma se è per tenere la barca dritta non è detto.
È vero che la deriva può fare da perno, ma solo quando si è ormai traversati e a quel punto l'onda ci inclinerà comunque, a mio parere meglio usufruire della direzionalità per salire sull'onda a meno di non avere anche il vento in poppa nel qual caso con il solo fiocco la barca verrà tirata in avanti e l'affetto "saponetta" dell'assenza di deriva sarà un vantaggio.


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 Oggetto del messaggio: Re: Quanta deriva è giù?
MessaggioInviato: 11/06/2012, 20:51 
Fiocco, motore e deriva giù mi aiutano, quindi?
Brontolo...dove sei? Se non ricordo male in qualche post dicevi di anticipare la poggiata o sbaglio?


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 Oggetto del messaggio: Re: Quanta deriva è giù?
MessaggioInviato: 12/06/2012, 6:38 
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Fidi75 ha scritto:
Fiocco, motore e deriva giù mi aiutano, quindi?

Fiocco senz'altro. Tieni conto però che se cominci a surfare sull'onda il vento apparente ti viene da prua e le vele non servono a nulla verso avanti; semmai, in caso di ingavonata, aiutano a tirarti giù. Per cui: belle lasche, buone solo per l'andatura che ti fa entrare (poppa-lasco, immagino)
Motore sempre acceso, in folle se non serve, anche in condizioni ideali. Arriva la volta che non te ne penti.
Deriva: giù non serve a niente; 20 cm per aiutare la direzionalità e per non essere efficace più che tanto in caso di imbardata. Non stare a sentir Paddy, che ha uno strampno virus da bulbaro. Speriamo di saperlo curare....
Fidi75 ha scritto:
Brontolo...dove sei? Se non ricordo male in qualche post dicevi di anticipare la poggiata o sbaglio?

Certo, è quello che si fa sempre in tutte le andature portanti. Con l'attenzione a farlo sempre, ma il meno possibile e al momento giusto (facciamo uno/due sec prima che la barca cominci a orzare per effetto delle onde: una in prua su cui ti infili, una che ti alza la poppa: e lì sei tu che devi tenere la barca "in fil di onda", perfettamente perpendicolare alla direzione dell'onda.

E qui ci vuole la solita spiegazione lunga, che puoi non leggere se ti fidi di quanto sopra :twisted:
Facciamo che sei mure a dritta (solo per esempio, tutto vale al contrario se devi entrare mure a sx); hai scelto la direzione sulla base del fatto che il mare, da poppa, ti viene ancora leggermente da dritta. Hai i pesi, per quanto possibile, a poppa.
Gia detto che il motore è acceso? Se c'è poco vento, è anche in tiro. Le vele sono e restano su per ogni evenienza, male non fanno mai (equipaggio seduto!).
Navighi pulito e con le vele ben regolate per l'andatura; in questa situazione è facile orzare, solo se serve; è altrettanto facile ( = probabile ) che una causa qualsiasi ti porti alla poggia, alla strambata, all'intraversata con passaggio di boma, vele, e coricamento sulla mura opposta. Il che ovviamente è tragico e da evitare. Se ce l'hai, ci sta bene un prodiere con scotta del fiocco in mano, che cazza ad ogni aumentare della velocità, ma è pronto a lascare in caso di orzata (il fiocco cazzato aiuterebbe a sbandare-intraversare). Il resto dell'equipaggio tace e sta fermo al suo posto (*).
Quando sai/senti (ma se senti sei già quasi in ritardo) che l'onda di poppa ti solleva (la poppa, appunto) poggi energicamente ma senza strappi, e solo per quel tanto che ti mantiene in linea, e stai pronto a correggere millimetricamente in caso si inneschi una surfata, per tenerti sempre "in filo d'onda", cioè, ripeto, perpendicolare alla direzione dell'onda stessa.
(Ricordo di aver visto una foto di Marina Spaccarelli Bulgari sil Kerkyra II che entrava nel canele di Fiumicino su un frangente decisamente pauroso; quella foto resta parte della mia passione per la vela).
Se la tratta da coprire è lunga, queste poggiate possono farti perdere acqua sottovento rispetto alla rotta giusta: avrai quindi previsto di iniziare il rientro un po' sopravvento, ma non tanto da trovarti a dover modificare la rotta (strambare) per infilare l'ingresso.
Ciò che perdi, se perdi, in poggiate, lo puoi recuperare nei momenti di calma d'onda (relativa calma...) in cui non rischi l'orzata / ingavonata involontaria.

Ma... facciamo a capirci: in condizioni limite, non si entra. Punto.
E... essere esaustivi ed esaurienti e "giusti" nello spiegare situazioni limite e relativi comportamenti non è proprio facile, per cui, va benissimo ulteriore dibattito.

(*) Più di una volta, a Fiumara (Fiumicino, Roma), mi son trovato con bulbate a voler entrare, con equipaggio non collaborante (o poco), presenza di mare formato e barra all'ingresso (fascia di fondale basso, onde alte anche frangenti, pericolo di "tallonare" con il bulbo, che significa rotture, perno per traversare e disastri conseguenti; non poche barche sono "finite" lì...).
Le condizioni che imponevo (difficile, senza terrorizzare) erano: tutti in pozzetto, salvagente, cintura di sicurezza, silenzio assoluto, osservazione attenta del timoniere - io o un allievo - e delle sue/nostre comunicazioni. Didatticamente una bellezza, ma gli sfinteri insomma non stavano benissimo...

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 Oggetto del messaggio: Re: Quanta deriva è giù?
MessaggioInviato: 12/06/2012, 7:35 
Grazie Tramp. Chiarissimo. Stasera rileggo bene con calma.


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