Marinai di Terraferma

Forum dei marinai carrellatori
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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: distanza dalla costa
MessaggioInviato: 20/12/2012, 8:34 
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Iscritto il: 27/10/2012, 21:10
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Obbiettivamente una regolamentazione per evitare abusi e furbastri sta bene in tutti i mezzi che devono essere condotti in maniera sicura e riconoscibile ma nel nostro paesello i furbi la fanno sempre franca e le regole le rispettano solo gli onesti che oltre tutto passano anche da fessi.
Quindi le targhe (da noi) servono solo per spremere soldi.
Comunque se volessi traversare da Otranto in Grecia o da Ancona in Croazia non sarei tanto tranquillo con un natante.... maltempo a parte.
Se succedesse qualcosa da chiedere aiuto mi sa che ci scapperebbe anche la multa.


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 Oggetto del messaggio: Re: distanza dalla costa
MessaggioInviato: 20/12/2012, 11:16 
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Messaggi: 3211
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http://www.solovela.net/4Daction/Web_pa ... +le+barche



....sembra che arrivi un registro telematico....

_________________
https://www.youtube.com/user/TheLimo74


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 Oggetto del messaggio: Re: distanza dalla costa
MessaggioInviato: 20/12/2012, 11:35 
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Iscritto il: 15/11/2009, 15:44
Messaggi: 2843
alunno ha scritto:
Obbiettivamente una regolamentazione per evitare abusi e furbastri sta bene in tutti i mezzi che devono essere condotti in maniera sicura e riconoscibile ma nel nostro paesello i furbi la fanno sempre franca e le regole le rispettano solo gli onesti che oltre tutto passano anche da fessi.
Quindi le targhe (da noi) servono solo per spremere soldi.
Comunque se volessi traversare da Otranto in Grecia o da Ancona in Croazia non sarei tanto tranquillo con un natante.... maltempo a parte.
Se succedesse qualcosa da chiedere aiuto mi sa che ci scapperebbe anche la multa.



conosco più di uno che lo ha fatto, e delle multe se ne ride...anche perchè, suvvia, in caso di difficoltà "tecniche" , e il maltempo NON è un problema, se la barca, anche di 8-9 metri, è sufficientemente marina, comunque la multa è davvero il meno!


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 Oggetto del messaggio: Re: distanza dalla costa
MessaggioInviato: 20/12/2012, 11:46 
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Iscritto il: 15/11/2009, 15:44
Messaggi: 2843
Paddy ha scritto:
alunno ha scritto:
non vi fate sentire altrimenti mettono la targa ( e la tassa) anche agli optimist. :shock:
Se non ci facesse così freddo converrebbe trasferirsi in Belgio


I natanti sono l'unico veicolo di un certo "peso" in Italia a non avere alcuna regolamentazione, non c'è targa, immatricolazione, patente e se non c'è motore è perfino difficile assicurarsi. Si certo esiste anche la tassazione ed è condivisibile che appartenendo alla categoria si cerchi di difenderla come ultimo baluardo scevro da balzelli.

Io sono targato. Anni fa hanno imposto una sorta di censimento per identificare i natanti che navigavano in territorio elvetico. Personalmente trovai l'iniziativa ottima e a distanza di anni funziona molto bene. Certo i delatori sono la maggioranza, ho sentito molte lamentele ad esempio da chi subaffittava posti barca comunali o da chi possedeva decine di boe ad uso privato anche queste affittate a terzi (parlo al passato perché ora non esistono più), così come sento molti lamentarsi perché il loro motoscafo da 150.000 euro comprato in contanti ha ora un proprietario ufficiale e il suddetto suda freddo all'ipotesi di dover dimostrare come può mantenerlo con 12000 euro annui di fatturato.
Ciò che è stato fatto sul Verbano spero sia solo un inizio e che in un prossimo futuro possa estendersi a tutta la penisola, magari aggiungendoci anche un patentino.
Le tasse sui natanti? Siamo anche in questo caso l'unica categoria a non essere tassata in alcun modo e al contempo rappresentiamo il passatempo, la futilità e l'inutilità per eccellenza. Nonostante ciò non credo tasseranno mai i natanti. Si è già visto con le imbarcazioni dove la tassa è superiore al costo per incassarla.


Sembra quasi che pagare tasse ti faccia piacere... a me invece fa rabbia.

Perchè ho sempre pagato tutte le tasse, da lavoratore dipendente, ed adesso mi tassano anche la casa, comprata con risparmi già regolarmente tassati alla fonte, e nel frattempo la chiesa non paga, ma anzi preleva l'8 per mille, e le assicurazioni sono sottratte alla tassa di bollo, e Monti tenta di sottrarre alla Tobin Tax appena approvata non i privati, cioè tutti noi, ma le banche e le finanziarie.

Ed a Gennaio ce n'è ancora in arrivo e sempre sulla casa: la patrimoniale, ma solo sui piccoli...sui grandi nulla

E se tassano anche i natanti dovremmo anche essere contenti?

io sono inviperito, ma veramente...


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 Oggetto del messaggio: Re: distanza dalla costa
MessaggioInviato: 20/12/2012, 12:01 
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E io con te. Tu parli di equità nella tassazione e per questo concordo totalmente. Anche io ho comprato casa con i miei risparmi anche io pago il bollo su un'auto che mi serve per produrre reddito, anche io pago le imposte di bollo su un'assicurazione su un conto corrente su... tanti beni che lo stato mi obbliga ad avere.

Il mio intervento era in termini organizzativi e, se vogliamo utopistici, per me i forum di discussione così anche i dialoghi da bar sono così. Per questo dico che targare i natanti è corretto.


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 Oggetto del messaggio: Re: distanza dalla costa
MessaggioInviato: 20/12/2012, 16:12 
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Iscritto il: 11/05/2012, 8:22
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In linea di principio targare i natanti è corretto, come targare i motorini.
I mezzi che circolano sulla/nella cosa pubblica devono essere riconoscibili. I motivi sono semplici: la sicurezza (soprattutto degli altri) e la responsabilità civile.
Concordo dunque con Paddy.

Difficile dare torto a Jocondor, però. Anzi, rincaro la dose dicendo che mille norme astruse e che cambiano di miglio in miglio lungo le nostre coste e dunque impossibili da conoscere in pratica ci rendono tutti, di nuovo in linea di principio, passibili di contravvenzione. Per non parlare delle aree protette, parchi, riserve, ecc... le cui norme non riescono a riassumere neppure i portolani più aggiornati.

Dunque che fare? A mio parere l'iniziativa di limitare l'intervento dello Stato al solo riconoscimento del mezzo, come sembra stiano facendo, va nella direzione giusta. Certo, l'onere d'iscrizione dei natanti dovrebbe essere simbolico (tipo 1€/metro due sole volte, all'entrata e alla cancellazione) e sarebbe odioso se la cosa fosse poi utilizzata per spremere altri soldi.

Però faccio anche questa considerazione: se non cominciamo a contarci davvero e a federarci come piccoli navigatori, con che voce ci rivolgeremo al legislatore per chiedere più scivoli, posti barca al transito nei porti, tariffe d'ormeggio umane, o altri interventi vari e mirati? Credo che l'unica via per uscire dalla giungla in cui arranca la nautica passi per l'emersione di quello che davvero significa e può significare per il nostro paese.

E' solo il mio parere, ovviamente...
Ciao
L.


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 Oggetto del messaggio: Re: distanza dalla costa
MessaggioInviato: 20/12/2012, 16:18 
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Iscritto il: 04/11/2009, 16:08
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Architeuthis ha scritto:
I....l'onere d'iscrizione dei natanti dovrebbe essere simbolico (tipo 1€/metro...
E' solo il mio parere, ovviamente...
Ciao
L.



Sul lago chiedono 30 euro per la registrazione con il rilascio di un libretto e delle targhe adesive, altrettanti per la cancellazione o per modifiche. A me non paiono molti.

E il tuo parere è per noi sempre graditissimo.


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 Oggetto del messaggio: Re: distanza dalla costa
MessaggioInviato: 20/12/2012, 18:40 
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Iscritto il: 15/11/2009, 15:44
Messaggi: 2843
Architeuthis ha scritto:
In linea di principio targare i natanti è corretto, come targare i motorini.
I mezzi che circolano sulla/nella cosa pubblica devono essere riconoscibili. I motivi sono semplici: la sicurezza (soprattutto degli altri) e la responsabilità civile.
Concordo dunque con Paddy.

Difficile dare torto a Jocondor, però. Anzi, rincaro la dose dicendo che mille norme astruse e che cambiano di miglio in miglio lungo le nostre coste e dunque impossibili da conoscere in pratica ci rendono tutti, di nuovo in linea di principio, passibili di contravvenzione. Per non parlare delle aree protette, parchi, riserve, ecc... le cui norme non riescono a riassumere neppure i portolani più aggiornati.

Dunque che fare? A mio parere l'iniziativa di limitare l'intervento dello Stato al solo riconoscimento del mezzo, come sembra stiano facendo, va nella direzione giusta. Certo, l'onere d'iscrizione dei natanti dovrebbe essere simbolico (tipo 1€/metro due sole volte, all'entrata e alla cancellazione) e sarebbe odioso se la cosa fosse poi utilizzata per spremere altri soldi.

Però faccio anche questa considerazione: se non cominciamo a contarci davvero e a federarci come piccoli navigatori, con che voce ci rivolgeremo al legislatore per chiedere più scivoli, posti barca al transito nei porti, tariffe d'ormeggio umane, o altri interventi vari e mirati? Credo che l'unica via per uscire dalla giungla in cui arranca la nautica passi per l'emersione di quello che davvero significa e può significare per il nostro paese.

E' solo il mio parere, ovviamente...
Ciao
L.


Sono d'accordo, ma solo in linea di principio, con l'idea di creare una lobby dei piccoli marinai da scivolo e da posti al transito. Però ritengo la cosa, di per sé giustissima, assolutamente inutile.
LA lobby dei concessionari di aree demaniali è infinitamente più potente.


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 Oggetto del messaggio: Re: distanza dalla costa
MessaggioInviato: 02/01/2013, 10:24 
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Iscritto il: 11/05/2012, 8:22
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Ciao Joco,
per "federarci" non intendevo dire creare un'associazione. Volevo solo rimarcare il fatto che senza targa restiamo 500.000 poveracci in balia del taglieggiatore di turno, con la targa sarebbe invece giocoforza, di fronte ai problemi, contarci e i politici lo farebbero subito. Il peso specifico della piccola nautica aumenterebbe immediatamente e forse si avvierebbe un salutare processo di presa di coscienza da parte di tutti. Poi, da qui a esprimere una voce unica... ;-)


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 Oggetto del messaggio: Re: distanza dalla costa
MessaggioInviato: 05/01/2013, 23:37 
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Iscritto il: 25/12/2012, 19:42
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Architeuthis ha scritto:
Ciao Joco,
per "federarci" non intendevo dire creare un'associazione. Volevo solo rimarcare il fatto che senza targa restiamo 500.000 poveracci in balia del taglieggiatore di turno, con la targa sarebbe invece giocoforza, di fronte ai problemi, contarci e i politici lo farebbero subito. Il peso specifico della piccola nautica aumenterebbe immediatamente e forse si avvierebbe un salutare processo di presa di coscienza da parte di tutti. Poi, da qui a esprimere una voce unica... ;-)


Idealmente, un sindacato dei natanti, sarebbe un'ottima idea, ma non nel Bel Paese; proviamo a pensare ai milioni di possessori di veicoli targati e circolanti, sono tantissimi, ma per nulla rappresentati ne tanto meno considerati nelle loro richieste....


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