Marinai di Terraferma

Vhf e Gps credo siano una accoppiata vincente. Sulla barca di un amico, mentre andavamo a Napoli per i mondiali, ancora I.O.R; uno va a prua scivola e si taglia nella parte alta della coscia, perde parecchio sangue, si tampona male, siamo a largo ( ma anche sotto costa all'arrivo della notte sarebbe stato lo stesso). Alora si usava il LORAN e il radiotelefono si chiamava SAILOR RT; comunque appena preso contatto con LIVORNO ( a quei tempi le stazioni locali funzionavano davvero e non si limitavano a ripere alla base telecom unica nel mediterraneo) e trasmesse le coordinate certe è partito un elicottero di soccorso.
Cosa possibile solo se esiste la certezza di arrivare dove serve. Lo sfortunato poi è stato sbarcato direttamente in ospedale ed operato. Fatti del genere restano impressi e fanno pensare su cosa sia la sicurezza in genere. Argomento che vorrei qualche volta discutere a tutto tondo Marina/porti e barche.
P.S. un appunto molto importante che sfugge quasi a tutti: I portatili UHF che indicano la potenza di 1.5/2W (potenza sufficente per comunicare nella banda: a propagazione rettilinea quindi suscettibile della curvatura terrestre, con spazio di azione diretto 30Km circa) in realtà ottengono quella prestazione solo se alimentati dalla presa esterna con corrente di alimentazione intorno ad 1Ampere (12Vdc). diversamente 150 mW ( utile da barca a barca e vicino ai porti)