Marinai di Terraferma

Forum dei marinai carrellatori
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 Oggetto del messaggio: Re: Portolano MdT
MessaggioInviato: 15/04/2014, 15:17 
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Jocondor ha scritto:
margutte ha scritto:
sotto ragazzi, meno poesia e più scrittura


Io Obbedisco!
Ma al racconto affascinante del Peltastis, non manca qualcosa?





IL peltastis è da dimenticare. come dicevo meno poesia. magari inseriamo un intercapedine un po' più narrativo tra una scheda e un'altra, però intanto buttiamo giù le schede. poi ci pensiamo.
schede proprio come quelle di Joe, un' esperienza vissuta, una descrizione del paese una sintetica scheda tecnica di facile consultazione.

ogni tanto mi faccio prendere dal quinto potere e poi finisce sempre in masturbazione. tanto più se qualche esaltato crede davvero di riuscirci per l'estate (aprile - maggio giugn....perdendo qualche notte... forse) la colpa è in realtà di Joe che mi dà corda. intanto produciamo, poi ci pensiamo.

oh raga, siamo in tanti ad avere bazzicato la Croazia, tiratevi su le maniche





ŠILO.
Isola di Krk


Grazioso paesotto che si affaccia sul canale del Velebit, proprio dirimpettaio a Cirkvenica, Šilo non ha grandi attrattive, se non un mare splendido, un poco di distanza dalle larghe rotte turistiche e molti servizi. In realtà più che una meta, questa piccola località, che si sviluppa solo sul lungo mare, è valida come tappa tecnica o strategica, magari per chi – varata la barca sulla costa della terraferma - decida di scendere verso mete più attraenti, lungo il canale del Velebit. In paese ci sono un piccolo supermarket, un bancomat, una farmacia, un diving center, un campeggio, la kapitania e molti locali e ristoranti sparsi sulla passeggiata lungo il mare. Non mi sento di consigliarne nessuno in particolare, in quanto la qualità ci è sembrata abbastanza simile, così come il prezzo e il menù. Poco sopra il paese, c'è la posta e ricordiamo che in Croazia è possibile ritirare soldi, anche somme ingenti, presso l'ufficio postale. Šilo si sviluppa in piccole spiaggette raccolte lungo la passeggiata e offre una spiaggia più lunga e attraente al di là del faro. Per il resto la vita di Šilo scorre tranquilla e viene movimentata solo dall'annuale maratona di nuoto attraverso il canale del Velebit, che ogni anno parte da Šilo e arriva a Cirkvenica.
Davanti alla kapitania c'è una piccola gru, adatta solo a piccole unità e lungo il molo è possibile affittare un posto barca per più giorni, al prezzo di 8 kn al metro (più o meno un euro) al giorno (2013).
Per chi passa di qui è utile l'ormeggio al molo comunale, proprio entrando subito a destra del porto, sotto il fanale d'entrata. La banchina è sufficientemente ridossata e molto comoda per scendere in paese e fare la spesa. Tuttavia è opportuno che un membro dell'equipaggio sia sempre di guardia, perché in stagione, c'è un frequente viavai di barconi, che sbarcano o imbarcano turisti e che suonano la sirena per avere spazio libero in banchina. Non è grave, perché mentre le donne fanno la spesa al supermarket poco lontano o comperano pesce al furgoncino del pescatore locale, gli uomini possono godersi una birra, sotto le tende della terrazza di una birreria, proprio a pochi metri dalla nostra barchetta. L'ormeggio è buono anche per la notte, ma ricordate che alle nove della mattina solitamente i primi barconi caricano i turisti vocianti e che la vicinanza dei locali affacciati sul porto potrebbero tenervi svegli a lungo.
All'altro capo del porto, Šilo si estende lungo un lungo “dito” roccioso, che culmina all'estremità con un faro. Questa propaggine di bianca pietra d'Istria dona al mare circostante un'infinità varietà di colori, dal turchese, al blu profondo, e il bagno in queste acque è particolarmente suggestivo. Poco prima del faro, sorge una curiosa costruzione che da sempre ha attirato la mia curiosità. Si tratta di una sorta di “scala” in legno, sbilanciata verso il mare e tenuta in equilibrio da tre coppie di tiranti. In cima alla scala, ad un'altezza di 20, 25 metri sul mare, una piccola piattaforma di legno protetta da un parapetto. A lungo mi sono interrogato su cosa potesse rappresentare questa curiosa costruzione e l'unica risposta che mi sono dato è che fosse una piattaforma per tuffi da grande altezza, anche se trovavo difficile pensare che decenni fa gli abitanti del luogo trovassero forza e risorse per costruire una piattaforma sportiva. Tanto più che costruzioni analoghe si trovano anche a Bakar e in altre località del Quarnaro e sempre all'interno di baie o stretti, golfi.
Infine mi sono deciso a chiedere cosa fosse quella singolare torre sbilenca sul mare e un pescatore mi sorrise che era una tunera. Non si tratta altro che di una torre di avvistamento sulla quale i pescatori salivano per avvistare i branchi di tonni e sarde e da lì indicarne la direzione a quelli a terra, in attesa del pesce. Una specie di coffa di terraferma. Un po' come noi. Non appena la superficie del mare si increspava e annunciava la presenza di un grosso banco di sarde, o addirittura il salto di un tonno annunciava la sua presenza, veniva dato l'allarme e partiva la caccia.
A poche miglia di distanza, verso nord, il fondo del mare ospita da più di 50 anni il relitto del Peltastis, motonave greca affondata in seguito ad una violenta burrasca. Il sito è segnalato da una boa di segnalazione di attività subacquea ed è spesso meta di sub e esploratori degli abissi. L'albero di trinchetta non è che a 7 metri di profondità e nella giornate limpide, quando il mare è calmo, è possibile vederlo, in trasparenza, anche dalla barca.
Vicino al porto di Šilo si aprono numerose baie, che meritano una visita per un bagno o per un picnic, non c'è che l'imbarazzo della scelta.
Tutte queste baie, nonostante il ridosso sia buono, sono affacciate sul famigerato canale delle tempeste e mi è capitato di assistere ad una mareggiata che sorpassava il piccolo molo di una di queste baiette. Non mi piacerebbe trovarmi lì, quando si scatenano gli elementi, e il mio consiglio è quello di pensare di passarvi la notte solo se la meteo è certa. Inoltre, in molti porti naturali, in estate compaiono delle lunghe gomene che impediscono alle barche di avvicinarsi alla spiaggia. Più volte, alla sera, quando i bagnanti abbandonano la spiaggia, abbiamo sorpassato queste barriere e abbiamo spiaggiato, ricordando all'alba di non lasciare traccia di noi e scomparire nel mare. Va ricordato che la cosa è illegale ed è vivamente sconsigliata e come molte cose proibite, è bellissima.
Tutto sommato Šilo è un approdo discreto ed è consigliabile a tutti quelli che cercano un po' di pace dalla cacciara ferragostana, oppure a chi opta per un soggiorno in campeggio, o in uno dei molti appartamenti del paese e sceglie di dedicarsi a crociere giornaliere e tornare ogni sera nel suo ormeggio all'interno del porto, accogliente, sicuro e discosto.

SCHEDA TECNICA
COORDINATE:
45° 8'52.24"N 14°39'53.16"E
RIDOSSO:
buono
ORMEGGIO:
Gratuito al molo comunale, a pagamento lungo la banchina a sinistra del porto
FONDO
buono
ACQUA DOLCE:
X
SERVIZI
In paese
INTERNET
Hot spot
ATTRATTIVA DEL SITO
discreta
Allegato:
SILO.jpg
SILO.jpg [ 105.85 KiB | Osservato 3477 volte ]
Allegato:
IMG_8503.JPG
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Allegato:
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 Oggetto del messaggio: Re: Portolano MdT
MessaggioInviato: 18/04/2014, 9:51 
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IN FUGA DAI PIRATI

Questo posto mi piace da matti.
E' la metà di Agosto, e siamo dentro a Telascica, peraltro senza aver pagato l'ingresso, né prima né dopo: come mai?.
Siamo partiti il martedì dal luogo del varo di Adelante, il primo, (è il 2008); le previsioni ci danno burrasca in arrivo verso il venerdì, e noi abbiamo trovato un riparo fantastico.
Siamo come ho detto dentro Telascica; non basta, siamo al riparo da qualunque vento e assicurati ad un moletto di pietre mal connesse, all'interno di un minuscolo porticciolo, dove solo noi grazie al basso pescaggio possiamo entrare.

Ceniamo, la notte si prevede comunque tranquilla, poiché la burrasca è per domani sera; stasera siamo qui per "collaudare" il posto, per la nostra seconda notte a bordo di Adelante, la prima era ieri. E' tutto nuovo per noi, non sappiamo ancora cosa esattamente sia una crociera sul Mattia senza base fissa, e per me la soddisfazione di aver realizzato questa piccolissima "impresa familiare" è immensa.

E' già buio e siamo sul ponte a chiacchierare tranquillamente quando arriva una motobarca cabinata, di bandiera croata, e si piazza vicino a noi. Non dentro il mandracchio ma fuori, ancora lontano e poppa contro il moletto. A bordo sono in due, sembrano pescatori, ma le facce non mi garbano molto. L'incanto è rotto, sono seccato da questa presenza.
Ma peggio ancora: arriva una seconda barca uguale alla prima, si piazza alla stessa maniera, e i due a bordo si uniscono ai due figuri di prima. Dopo poco si sentono voci alte, bottiglie di birra che cozzano, risate.

Basta, ci diciamo, di passare la notte con questi a fianco non ce la sentiamo.
Facciamo salire a bordo il cane, la nostra Nala, che sonnecchiava sul moletto, (nel 2008 era con noi: e non vi dico quanto mi potesse divertire ed la tempo stesso pesare, il farla scendere sul canotto e portarla a terra per i suoi bisogni, la mattina e la sera, quando non eravamo all'ormeggio).

Motore fuoribordo in moto , ed a mano ci sfiliamo dal molo; i locali dalla motobarca sembrando molto divertiti della nostra silenziosa decisione, "avete paura?" ci chiede uno; e la Gio è pronta a rispondere "no, vogliamo dormire" e poi ce ne andiamo via, nella notte, rigorosamente senza i fanali di via.

Avevamo già definito la meta, a breve distanza, e cioè i gavitelli di Mir. Nel buio, Claudia va prora con al torcia, e dopo una mezz'ora di marcia localizziamo il campo boe. Ce ne sono di libere, ed una è proprio verso di noi; le ragazze riescono a prenderla, sporgendosi dalla rete di prora, leghiamo la cima all'occhiello del galleggiante e siamo pronti alla nostra prima notte al gavitello.
Senza pagare: misteriosamente nessuno ci verrà a chiedere kune, e lo stesso anche nei giorni seguenti, nel parco delle Incoronate. Potenza della barchetta da pezzenti.

E quel posto resterà da allora nel nostro lessico famigliare come "il posto dei pirati"; dove i pirati una volta tanto non siamo noi, ma sono i pescatori-sbevazzoni-caciaroni.

COORDINATE: 43° 52.720'N - 15° 11.374'E


Allegati:
19.jpg
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 Oggetto del messaggio: Re: Portolano MdT
MessaggioInviato: 18/04/2014, 10:32 
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BURRASCA NOTTURNA A TELASCICA

Bene o male, la notte al gavitello ieri l'abbiamo fatta, ed oggi si va a fare un giro dentro la baia di Telascica, che è grandissima. E poi si pone il problema di dove passare la notte, anche se tutto sembra filare per il meglio perché ben prima di sera abbiamo acchiappato un gavitello di fronte ad un ristorantino, con il suo bravo pontile di approdo per le motobarche dei turisti, che a Telascica sono un'infinita processione rumorosa e puzzona.

Altre barche grandi sono anche loro ferme ai gavitelli; mi sembra un posto un tantino esposto al Maestrale ma il gavitello mi dà fiducia e poi, se ci si fermano barche molto più grandi...

Ma a sera ecco la sorpresa: un gommone con le insegne del Parco fa il giro dei gavitelli ed a tutti dice la stessa cosa: ordina di lasciare quell'ormeggio, i gavitelli non sono sicuri (o forse, più probabilmente non sono assicurati), e consiglia di portarsi ancora più dentro la baia, oltre l'isolotto di Skolja, al riparo.

Già, al riparo, ma dove? Una fila interminabile di barche, alcune grandissime, è già in rotta o addirittura già ancorata da quelle parti; ma il nostro calumo non è certo paragonabile al loro, noi non arriveremo mai a dare àncora su questi fondali.

E' ancora giorno, per fortuna, e mentre giriamo alla ricerca, ecco: un moletto microscopico, forse anzi certamente privato, ai piedi di una bella casa. Però c'è una grossa motobarca che occupa il posto migliore; sembra in disarmo, abbandonata o quasi, comunque è ben ormeggiata, la poppa ad una specie di grosso canapone tipo trappa e la prua alle bitte di calcare del moletto.
Sulle prime non so bene cosa fare e cerco di sistemarmi con delle lunghe cime ma rimanendo scostato dal moletto, cioè dando àncora a poppa, verso maestrale. Un tale dalla finestra della sua casa ci chiede se abbiamo bisogno di aiuto e naturalmente rifiuto con stupido orgoglio, ma ho il buon senso di chiedere se possiamo addossarci alla motobarca o se il posto è di qualcuno che deve tornare.

E' libero?
Evviva, è fatta! Ci leghiamo con la poppa alla motobarca, affiancati al suo bordo ben più alto di noi, e le cime di prua le passiamo intorno ad un grosso masso posto sul moletto, una pietra calcarea piena di fossili che riconosco bene.

Si tratta delle Rudiste, un bivalve a guscio fortemente asimmetrico; un animale che viveva nell'Era Mesozoica (Cretacico), e che caratterizza a quanto pare le Kornati così come i monti Lepini-Ausoni nel Lazio, e ne testimonia quindi sia la contemporaneità geologica, che la identità stratigrafica e paleo-ambientale.
Una presenza che mi rassicura, io chissà perché amo le Rudiste.
Mi piace il loro guscio fossile di forma conica, robustissimo, a volte addirittura vuoto e dentro e cavo, e quasi sempre privo della valva di chiusura, l'Opercolo, che invece raramente si trova fossilizzato perché molto più leggero e mobile rispetto alla valva inferiore. Questa infatti, in posizione di vita, era saldamente infissa verticalmente nella "scogliera" biologica che circondava, proprio come una barriera corallina, questi "atolli" del Mesozoico Superiore, la poderosa ossatura calcarea delle Dinaridi e dell'Appennino Laziale-Abruzzese.

Arriverà stanotte la tempesta, e la pioggia fortissima ed il vento; ma ora noi andiamo al ristorantino poco lontano, perché è il 15 Agosto, che non è solo una festa religiosa e civile per tutti, ma che da esattamente 50 anni è il mio compleanno.
Poi saremo ben al riparo dalle onde e ben al calduccio nelle nostre cabine, mentre Nala sul molo sopporterà bravamente la furia degli elementi con il suo fitto pelo mezzo da pastore e mezzo da Husky, beata e tranquilla vicino alla sua ciotola di pappa.


COORDINATE 43° 55.293'N - 15° 7.771'E


Allegati:
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 Oggetto del messaggio: Re: Portolano MdT
MessaggioInviato: 18/04/2014, 18:50 
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Margutte, va bene che hai prole infante, ma non è che ti assenti troppo?

Reclamo le schede di (guardando la tua ultima crociera):

Premuda
Rovenska
Krivica
Porat
Cres

e poi anche qualche bel racconto dei tuoi...


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 Oggetto del messaggio: Re: Portolano MdT
MessaggioInviato: 18/04/2014, 23:19 
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però joe, vedi che a fare si impara. una più bella dell'altra. quanto a me.....pazienta

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 Oggetto del messaggio: Re: Portolano MdT
MessaggioInviato: 22/04/2014, 11:52 
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Due sono, le baie di Krk, che offrono un riparo assoluto. Una è quella a sud ovest dell'isola, la baia di Punat, l'altra, all'estremità opposta è la baia di Soline, che si apre sul canale del Velebit, a nord est.
La baia di Soline è molto particolare perché, come un'anfora, offre un passaggio molto stretto, quasi angusto, per entrarvi, ma poi si sviluppa notevolmente sia in larghezza che in lunghezza. A questo si aggiunga, che il fondo della baia, passa bruscamente dai 25, 30 metri della batimetrica costiera, ai 5 metri dell'interno della baia. Ne consegue che anche il colore del mare cambia drasticamente, ma cambiano anche le sue condizioni. La baia di Soline è famosa per i suoi fanghi curativi. Molte spiagge al suo interno offrono calderoni di fango grigio e maleodorante che la gente si spalma addosso. La poca profondità della baia e la presenza di questo famoso fango curativo, non consentono all'acqua della baia la trasparenza tipica del mare croato, né il colore caraibico, se non alla mattina presto o fuori stagione, quando l'acqua non è rimescolata dalle barche o dal vento. L'acqua poco limpida, l'assenza di moto ondoso, la poca profondità del golfo fanno sembrare la baia di Soline un lago alpino, più che un golfo di mare, tanto più che il Velebit, chiude lo stretto accesso alla baia e si ha l'impressione di guardare una cima dolomitica, che impone su un lago di montagna. In effetti la baia di Soline sembra davvero un lago mancato e le lingue di terra che separano Soline dal canale del Velebit, sembrano essere crollate proprio dove si apre la passe. Senza quello stretto passaggio di entrata, non parleremmo di baia, ma di lago di Soline.
Queste peculiarità creano un porto naturale eccellente e un ambiente adatto soprattutto a famigliole e a piccoli bambini. Se la poca profondità e il fondo sabbioso, non conferiscono un granché al colore dell'acqua, garantiscono però una temperatura dell'acqua superiore alla media e un moto ondoso smorzato. Le spiagge sabbiose hanno una profondità a misura di ombelico, fino a diversi metri dalla costa e la costa sinuosa permette ripari anche quando la bora soffia impetuosa, per cui l'ormeggio è sicuro e il bagno garantito.
Dal canale del Velebit, la baia, si scorge solo quando ci si trova davanti ai fanali d'entrata. Sarà cospicuo il faro di Silo, un paio di miglia più a sud, che servirà come riferimento per individuare la passe.
Attorno alla baia di Soline si sviluppano tre abitati, che scrivi paesi, ma leggi villaggi. Partiamo dal primo alla destra, entrando nella baia e poi proseguiamo in senso antiorario.

- Čižići ( 45° 9'20.56"N; 14°35'58.33"E)
il paese si sviluppa soprattutto sulla collina, con villette, abitazioni e appartamenti in affitto, ma sul lungomare c'è la vita vera del paese. Il minuscolo porticciolo ha profondità davvero esigue e soprattutto spazio limitato. C'è un unico ormeggio per le barche di passaggio. All'inglese, in testa al molo, ma salvo esigenze particolari sono da preferire altri ormeggi. C'è un paio di locali affacciati sulla banchina, ma nessuno di questi è particolarmente attraente. L'unico degno di nota è il Mala Sten, gestito da persone del luogo e aperto tutto l'anno. Il servizio è cortese, la cucina discreta e non mostrano difficoltà ad aiutare chi di passaggio, acconsentendo a riempire taniche di acqua e offrendo informazioni.
La costa in direzione nord, offre diverse possibilità di ormeggio, eccellenti in caso di bora, ma se ormeggiate vicino alla costa, cercate di proteggervi dalle zanzare, che qui sono fameliche. Proprio dove la baia si chiude e si spinge verso la sua entrata, ci sono due relitti incagliati e vicino ad uno di essi, una vecchia coltivazione di cozze. Ad uno dei suoi pali in acciaio, conficcati sul fondo, è possibile ormeggiarsi in caso di condizioni davvero impegnative. Qui si può ormeggiare anche per raggiungere a piedi la grotta Biserujka, modesto esempio di carsismo della zona. La grotta è visitabile in un quarto d'ora e il prezzo d'ingresso si aggira sui tre euro. La leggenda vuole fosse il deposito dei pirati della zona, ma per consuetudine e molto più aderente alla realtà, la grotta serviva come frigorifero per la gente del paese. E in effetti una visita a questa caverna può risolvere una mattinata di pioggia oppure offrire temporaneo ristoro dalla calura estiva. Ben più attraente è la baia della Biserujka, a qualche centinaia di metri lungo un sentiero. Nella baia c'è un minuscolo molo ed è possibile l'ormeggio, ma bisogna considerare che in estate la baia è spesso meta di bagnanti giornalieri già di prima mattina.
In mezzo alla baia, poco più a nord di Cizici, c'è un'isoletta. Il suo nome è Skolic, piccolo scoglio e in definitiva il toponimo è proprio azzeccato. Tutta l'isola non raggiunge i 20 metri di diametro e qualche sconclusionato ha pensato di costruirci un edificio che sarebbe dovuto diventare un locale, ma che è rimasto allo stato embrionale e ora ospita nidi di gabbiano e poco altro.


COORDINATE:
45° 9'20.21"N; 14°35'58.02"E
RIDOSSO:
eccellente
ORMEGGIO:
Solo per il passaggio in testa al molo
FONDO
Ottimo tenitore
ACQUA DOLCE:
X
SERVIZI
Piccolo panificio
INTERNET
Hot spot
ATTRATIVA DEL SITO
sufficiente



SOLINE
Il centro più piccolo della zona è diventato l'eponimo dell'intera baia. Il motivo è da ricercare nella Štrada, Lunghissimo molo che dalla spiaggia si addentrava nel mare e dove venivano caricate le navi di passaggio con sale e mattoni, in cambio di legname proveniente dalla Slavonia. La straordinaria lunghezza di questo molo doveva permettere alle barche di poter arrivare quanto più possibile vicino alla terraferma. In effetti l'altra caratteristica di questa baia è proprio la profondità del mare che non supera l'ombelico fino a diverse centinaia di metri dalla spiaggia. Oggi la Štrada è diventata una piacevole passeggiata e la spiaggia non è più famosa né per il sale, né per le tegole che si fabbricavano in una fornace poco lontano oramai in disuso. Molti turisti frequentano invece la spiaggia di Soline, per i suoi fanghi curativi e per la temperatura tiepida del suo mare. Non deve sorprendere allora di vedere figuri irriconoscibili, completamente coperti di fango nero, aggirarsi per la spiaggia in attesa che il fango si secchi sulla pelle e di potersi lavare. La Štrada è assolutamente irraggiungibile per una barca, perché col tempo la baia si è ulteriormente insabbiata e con la bassa marea il mare attorno al molo si prosciuga completamente, lasciando allo scoperto il fondo. Qui è eventualmente possibile spiaggiare la barca e in attesa della bassa marea pulire la carena. Tuttavia, poco lontano dalla spiaggia, sulla costa meridionale della baia esiste un molo gestito dal comune, dove c'è sempre qualche posto libero e dove nessuno solitamente obbietta se qualcuno ormeggia per una notte. La testa del molo è quasi sempre libera ed è possibile accostare all'inglese oppure nascondersi proprio dietro la banchina. Il ridosso è eccellente e poco vicino c'è un chiosco e delle docce pubbliche.
Poco oltre la strada comunale, all'ombra di un boscheyto c'è una baracca che offre gelati, bibite e birra fresca. Definire l'ambiente semplice è eufemistico, il servizio è minimalista, ma la piccola griglia fornisce sarde freschissime, ćevapčići o verdura alla piastra ad un prezzo davvero ragionevole e di qualità eccellente.


COORDINATE:
45° 9'6.11"N; 14°36'27.93"E
RIDOSSO:
ottimo
ORMEGGIO:
All'inglese, in testa al molo
FONDO
Ottimo tenitore
ACQUA DOLCE:
Docce pubbliche in spiaggia
SERVIZI
Qualche chiosco
INTERNET
X
ATTRATIVA DEL SITO
discreta

KLIMNO
A chiudere la baia di Soline, sul suo versante meridionale, c'è il paese più importante, si fa per dire, del golfo. Klimno è un grazioso abitato, racchiuso attorno al suo porticciolo. La strada non prosegue oltre, per cui il traffico è molto limitato. Vi si trovano un market, qualche locale e poco altro. A distanza di un paio di centinaia di metri dal centro c'è il camping Slamni, la cui pubblicità fa leva soprattutto su tranquille vacanze per famigliole felici. È possibile piantare una tenda, campeggiare con camper o roulotte, oppure affittare uno dei bungalow del campeggio. Attaccato al campeggio, un cantiere che offre servizi di varo e alaggio, rimessa e lavori di carena. I due proprietari, Dragan e Nikola, non parlano una parola di nessuna lingua se non il croato. Però i loro modi sono spicci, i prezzi contenuti e la loro disponibilità si fa intendere anche senza troppi discorsi. Si può varare la barca e lasciare il carrello in un parcheggio custodito e, volendo, affittare una boa per qualche giorno. L'atmosfera di questo cantiere mi ha sempre messo serenità. Le barche sono sparse un po' ovunque, sotto gli alberi e sulla banchina. Tutti armeggiano per il cantiere, ma non è ben chiaro chi siano gli operai e chi i clienti, tanto che normalmente tutti entrano ed escono dall'officina in cerca di un pennello, di una chiave inglese o di un consiglio. Alle 11 della mattina, pioggia o sole, agosto o marzo, tutto il mondo si ferma e i due “ragazzi” si siedono all'ombra con il vecchio padre a bere una birra e mangiare un panino. Poi piano piano, il lavoro riprende. Qualcuno campeggia in barca all'asciutto, qualcuno dorme ormeggiato ai pochi posti in banchina, ma tutti si fanno beatamente gli affari propri. Ci sono due bagni senza troppe pretese e una doccia con acqua fredda, protetta solo da una tenda. Insomma un ambiente molto famigliare, a metà tra un cantiere, un campeggio libero e un cortile di una casa privata, ma molto lontano da un marina.
Poco oltre il paese c'è un secondo cantiere, ma i suoi servizi sono rivolti ad una clientela molto più importante e danarosa.
Un cartello, proprio in testa alla banchina del paese, recita che la sosta è consentita solo per sei ore. Tuttavia nessuno passa a controllare il disco orario, né a chieder tasse per l'ormeggio. Può capitare che qualche barcone turistico suoni la sirena per chiedere spazio per scaricare o caricare i suoi passeggeri, ma normalmente la cosa accade solo in tarda mattinata o nel primo pomeriggio e il passaggio di questi caicchi è molto meno frequente che in altre parti, per cui solitamente si può serenamente dormire ormeggiati in testa al molo.
Chi invece scegliesse di mettersi alla fonda preferirà le insenature proprio davanti alla spiaggia del campeggio. Più ridossate e meno esposte.
Sul lungo mare ci sono un internet caffè e una pessima pizzeria. Poco oltre, proprio dove si stacca il molo del paese, due ristoranti. Il primo, l'Oleander, ha una cucina discreta e prezzi nella norma, però è un po' l'ombelico del paese e il ritrovo dei perdigiorno, dei paesani o degli armatori delle barche ormeggiate lungo la passeggiata. È aperto tutto l'anno e qui è possibile avere informazioni da i gestori sempre molto carini e disponibili, oppure chiedere notizie sulla meteo o sugli itinerari a qualche pescatore che beve il caffè. Qui è possibile anche cambiare valuta. Oltre il molo, affacciato sul mare, c'è il ristorante Zal, la cui qualità è decisamente superiore alla norma. Merita fermarsi qui anche per bere una birra, con i piedi allungati sul mare a godersi il tramonto sulla baia. Le barche che pescano meno di un metro possono addirittura ormeggiare direttamente alla terrazza del ristorante e il lusso di mangiare tartufi di mare o calamari locali, con la propria barchetta a pochi metri di distanza, mentre il sole tinge di rosa le alture del Velebit, e le nuvole si specchiano nell'acqua calma della baia, vale da solo un'uscita fuori programma.

COORDINATE:
45° 9'22.81"N; 14°37'8.13"E
RIDOSSO:
ottimo
ORMEGGIO:
In testa al molo comunale
FONDO
Ottimo tenitore
ACQUA DOLCE:
X
SERVIZI
In paese
INTERNET
Wi fi gratuita al bar Klement
ATTRATIVA DEL SITO
buona
Allegato:
soline.jpg
soline.jpg [ 101.37 KiB | Osservato 3404 volte ]
Allegato:
IMG_6851.JPG
IMG_6851.JPG [ 3.16 MiB | Osservato 3404 volte ]
Allegato:
DSCF2380.JPG
DSCF2380.JPG [ 1.36 MiB | Osservato 3404 volte ]


Allegati:
DSCF2365.JPG
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 Oggetto del messaggio: Re: Portolano MdT
MessaggioInviato: 28/04/2014, 12:49 
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 Oggetto del messaggio: Re: Portolano MdT
MessaggioInviato: 29/07/2014, 11:53 
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Uvala Stiniva,
Isola di Hvar
43 12,25N 16 28,12 E

Moletto di 60 metri che chiude una piccola baia con relativa konoba.
Grazioso, tranquillo, sembra si possa arrivare in città a Hvar chiamando un taxi
Piccole barche all'inglese, qualche buon corpo morto in baia.
Importante: a Stiniva NON si può sbarcare la spazzatura. Non ci sono cassonetti e gli indigeni, giustamente, si oppongono. Degli Ungheresi merdoni, su una barca grande hanno abbandonato i loro rifiuti sul molo: voi per favore non fatelo.
Verso il pomeriggio a Stiniva si vedono arrivare anche barche grandi... o molto grandi:

Dopo due giorni al moletto, rimaste da stamane le sole tre barche della foto, arriva un catamarano croato con skipper e 8 passeggeri.
Costui chiede alla barca più piccola , verso la estremità, sloveni, ed a quella centrale, una coppia di tedeschi che non spiccica parola di altre lingue che la loro, di spostarsi verso di me, per mettersi alla inglese anche lui.
I due a malincuore acconsentono, ma in quel mentre arriva un barcone a motore da 100 piedi, solo equipaggio a bordo. Costoro gridano qualcosa allo skipper croato, certo di fargli posto, e lui viene da me a dire, gentilmente, che il barcone ha precedenza al molo, e che il tedesco dovrebbe affiancarsi a me, sopravento, per permettere a lui catamarano di mettersi al posto del crucco.

Dico di no, che la mia barca è leggera ed è piccola, e che non voglio stare così. Lui, con fare preoccupato ribadisce che non è gente con cui si possa parlare, e che hanno precedenza.

Bene, non ne voglio mezza.
So che in mezzo alla baia c'è un buon corpo morto, purtroppo il gavitello-tanica è annegato e decido di levarmi da questa storia.

Per fortuna ho una cima sopravvento, passata sotto ad un catenone che ho trovato, e tirandomi su quella mi allontano facilmente, mentre Claudia mi guarda la prua che non sbatta, evitiamo il tedesco, e in breve acchiappo il gavitello a retro, anzi, ne acchiappo uno che so essere della konoba, ma poi, legato di poppa a quello, mi immergo con pinne e maschera, e infilo prima una poi due e poi tre cime a doppino nel canapone del corpo morto, di quello "di nessuno" portandole come sempre alle due gallocce ed alla traversa di prua.

A quel punto mollo la poppa dal gavitello di passaggio e mi assesto, sul corpo morto, proprio mentre raffiche molto forti, discendenti dal costone soprastante e non dai canaloni, arrivano ululando.

Morale 1 siamo al gavitello, e il vento ulula, ma sta tornando il sole.
Morale 2, in Croazia c'è una mafia dei barconi da charter o turismo
Morale 3, sempre avere una cima o ancora sopravento, anche in un moletto, , se vuoi tirarti fuori pulitamente da un pasticcio non tuo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Portolano MdT
MessaggioInviato: 29/07/2014, 15:36 
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Jocondor ha scritto:
Stiniva, Hvar
..sembra si possa arrivare in città a Hvar chiamando un taxi


A piedi è vietato? Sei a 1 km e mezzo da Lesina. ;)

Bel posticino, pare tagliato sulla tua.


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 Oggetto del messaggio: Re: Portolano MdT
MessaggioInviato: 01/09/2014, 12:28 
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Località: Padova
Baia di kriz lat 45'7.104 nord/ long 13'36.904 est
Situata subito a sud di Limski Kanal baia protetta bene da venti da sud sud/est , fondo con sabbia buona tenuta, piccola spiaggia naturale con sabbia fina quasi bianca si può spiaggiare non essendoci massi sul fondo o tirare una cima ad un albero.
Passando per un sentiero in un boschetto (mt 100) ci sono dei campi di lavanda profumatissimi (coltivazioni private).
Subito a nord/est c'è' la baia di soline citata sul 777 scrivono che ci sono corpi morti "abbandonati" a cui si può passare una cima, quando sono passato io l'acqua (agosto 2014) era talmente torbida che difficilmente gli avrei visti con maschera e pinne.


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