Marinai di Terraferma
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T.A.T.S. si o no?????
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Pagina 2 di 2

Autore:  brontolo [ 22/01/2014, 22:11 ]
Oggetto del messaggio:  Re: T.A.T.S. si o no?????

premesso che cerchero' di informarmi meglio sulle "luci regolabili in larghezza posteriori" in ogni caso questo e' poco correlato alla questione TATS. Il vero vantaggio del tats era quello di poter trainare l'insieme rimorchio+carico facendo riferimento alla massa effettiva e non a quella massima di omologazione/immatricolazione del carrello, purche' fosse rispettata la massa minima riconosciuta per il traino.
Provo a spiegare con un esempio: il rimorchio tats ellebi 1220 aveva:
-massa complessiva a pieno carico 1500 kg;
- massa minima riconosciuta per il traino 900kg;
- tara 320 kg.
se avessimo avuto un carico del peso di 980 kg e una motrice con una massa rimorchiabile di 1300kg saremmo stati in regola (320+980=1300kg).

Se invece il rimorchio non fosse stato immatricolato come tats avrebbe in ogni caso fatto fede la massa complessiva di 1500 kg e quindi non saremmo stati in regola con la motrice che ne traina solo 1300.

quindi, l'immatricolazione tats era (o lo e' ancora?) un vantaggio.

sulla questione della larghezza non sono convinto che questa non dipenda dal rimorchio in quanto la norma nonl e' solo per farci fare un po' di aritmetica ma anche per fare in modo che questi carichi restino sul carrello ;) (estremizzando, secondo il ragionamento di Enrico potrei avere un carrello largo 50 cm ma con le luci allargabili e sistemarci sopra un carico largo 255 cm .. e .. secondo me la sicurezza del traino andrebbe a farsi benedire...)

Autore:  EnricoV8 [ 22/01/2014, 22:41 ]
Oggetto del messaggio:  Re: T.A.T.S. si o no?????

brontolo ha scritto:
premesso che cerchero' di informarmi meglio sulle "luci regolabili in larghezza posteriori" in ogni caso questo e' poco correlato alla questione TATS. Il vero vantaggio del tats era quello di poter trainare l'insieme rimorchio+carico facendo riferimento alla massa effettiva e non a quella massima di omologazione/immatricolazione del carrello, purche' fosse rispettata la massa minima riconosciuta per il traino.
Provo a spiegare con un esempio: il rimorchio tats ellebi 1220 aveva:
-massa complessiva a pieno carico 1500 kg;
- massa minima riconosciuta per il traino 900kg;
- tara 320 kg.
se avessimo avuto un carico del peso di 980 kg e una motrice con una massa rimorchiabile di 1300kg saremmo stati in regola (320+980=1300kg).

Se invece il rimorchio non fosse stato immatricolato come tats avrebbe in ogni caso fatto fede la massa complessiva di 1500 kg e quindi non saremmo stati in regola con la motrice che ne traina solo 1300.

quindi, l'immatricolazione tats era (o lo e' ancora?) un vantaggio.

sulla questione della larghezza non sono convinto che questa non dipenda dal rimorchio in quanto la norma nonl e' solo per farci fare un po' di aritmetica ma anche per fare in modo che questi carichi restino sul carrello ;) (estremizzando, secondo il ragionamento di Enrico potrei avere un carrello largo 50 cm ma con le luci allargabili e sistemarci sopra un carico largo 255 cm .. e .. secondo me la sicurezza del traino andrebbe a farsi benedire...)


Ribadendo che le informazioni da me riportate le ho avute da un operatore del settore rimorchi ed al momento non risulterebbero ancora rimorchi nazionali omologati secondo la nuova normativa, concordo con quanto scrivi.

Il discorso dei pesi dovrebbe rimanere tale e quale ai precedenti TATS, poichè era già una derivazione delle normative europee.

In merito al discorso "dimensioni" certamente in Francia, credo anche in Germania, i limiti sono dati dal buon senso dei costruttori che li progettano, e sono solo quelli massimi strutturali e gli utilizzatori si adeguano. La trainabilità del rimorchio è poi sempre data dal carico effettivo.

E' comunque un dato di fatto (documentazione ed osservazione per strada) che i rimorchi costruiti all'estero (portabarca in particolare di cui ci occupiamo) pur essendo magari più semplici (solo i più grossi hanno i freni ad esempio) sono meglio strutturati, con carreggiate importanti; credo che solo in Italia siano ancora immatricolati rimorchi portabarca larghi mt.1,5 con carreggiata di mt. 1,4 (come ho stupidamente comprato io!)


Per concludere i costruttori italiani probabilmente in passato costruivano in funzione delle pastoie burocratiche che hanno partorito vere oscenità quali ad esempio gli "appendice" , carrettini che per stare nel limite di lunghezza imposto avevano 30 cm di timone e stabilità vicina allo zero, oggi con il libero mercato dovremmo cercare di prendere ciò che di positivo l'Europa offre, quindi se si possono avere regole più semplici mi pare solo positivo, poi se uno è "scemo" ribalta anche un rimorchio largo 2 metri e mezzo, senza fare esempi estremi da 50 cm.

Scusate la franchezza....

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