Marinai di Terraferma

Dopo quasi un anno di permanenza in acqua su un pontile demaniale del lago d'Iseo (senza antivegetativa ) mi sono deciso a fare in grande passo:

- acquisto di un carrello usato modello ELLEBI-THULE LBN 6601 A del 2011 ... portata 1300 kg (declassato a 1200 Kg) ... di cui 850 utili.
- Iscrizione al Circolo Velico Sarnico e ottenimento di un posto barca a terra
- Acquisto di un FB Honda 2.3 HP gambo lungo (14kg) ... in sostituzione del glorioso Sail 4cv (26kg) già venduto un mese fa.
- Trasferimento via lago (sotto un tempo di m...a!) della barca da Predore a Sarnico.

Allego qualche scatto del carrello e della nuova dimora della mia barchetta.

Bel carrello Luca.
Mi pare ci siano pochi rulli in linea di chiglia ma la tua barca è + leggera di quella che avevo prima e non dovrebbe soffrire... però costando poco magari potresti prevederne.

Quindi sei pronto per: Elba - Capraia - Corsica - Gibilterra!

Organizzo?

bel carrello. Ormai i tuoi orizzonti potrebbero diventare illimitati

Ciao NeXuS ... non ti nascondo che un pensierino al triangolo Baratti-Elba-Capraia mi ronza per la mente

Mi piacerebbe fare qualcosa in Luglio (perché ormai ho l'allergia al casino d'agosto). In luglio (tipo prima quindicina) quelle zone sono tanto affollate?
Si trova da ormeggiare ?

Forse sono domande banali ... ma dopo l'estate 2013 in cui la gente si picchiava (e non è una metafora) per conquistare un gavitello e dove non trovavi una baia dove dare fondo all'ancora nemmeno a pagarla ...


I rulli sono sufficienti visto che la barca pesa circa 550 kg con tutta l'attrezzatura ... tuttavia qualche rullo in più, oltre ad una migliore regolazione di quelli esistenti, lo metterò ... appena smette questo infinito autunno !!


Bhe dai ... i limiti non sono quelli del carrello ma quelli dei marinai !
Il punto cruciale è migliorare (per renderlo più semplice) il sistema di abbattimento e riarmo dell'albero.
Tenendo presente che ad oggi nessuno dell'equipaggio mi da una mano in queste cose (se non minimale) devo inventarmi qualcosa come quello delle barche polacche ... sia il paranco sullo strallo di prua, che un supporto a "V" rovesciata da fissare alle lande, che il supporto a poppa.

Magari su questo argomento aprirò un nuovo thread per raccogliere consigli ...

Ciao Luca sul paranco per alzare l'albero, se vuoi, ti faccio vedere quello del Macgregor. Semplice e molto funzionale. Anche io di solito armo e disarmo da solo.

Slurp ... sono affamato di qualsiasi informazione al riguardo

Hai qualche foto ... disegno ... schema ?

Questo è il sistema montato sul Mac 26M


Sul mio, il sistema è, secondo me anche più semplice.

Il palo è lo stesso, i baby stayer (si scrive così?), sono uguali, eventualmente agganciati alla base dei candelieri, poi una cima fissa tra albero e palo (il quale è imperniato alla base dell'albero) e poi tra palo e attacco in coperta usi il paranco della randa, la cima del paranco la porti in pozzetto e da li, usando un winch, alzi e abbassi l'albero.
Per semplificare la cosa, è utile, ma non indispensabile, un appoggio a poppa per vincere l'inerzia iniziale.

P.s. ma quanto è lungo il tuo albero? Ti faccio questa domanda perchè sul viko spesso alberavo anche da solo senza aiuto di nessuno solo con una drizza a prua per mantenere l'abero su nel momento che agganciavo lo strallo.

P.s. 2 ora vedo se trovo qualche altro video del sistema 26x

Guarda anche questo dal minuto 3 in poi....

Sulla mia barca (leggermente piu' grande del micropomo) faccio tutto da solo da tempo immemorabile grazie ad un sistema di alberatura. Qui lo trovi descritto in dettaglio (la implementazione sul micropomo secondo me sarebbe anche piu' semplice perche' il supporto di poppa puo' essere semplificato ed anche il dimensionamento dei vari componenti alleggerito): http://lamiabarcabrezza22.myblog.it/201 ... brezza-22/.

Il sistema prevede un'asta smontabile unica anziche' la forcella a V delle "polacche" che, sempre a mio avviso, e' comunque scomoda durante la navigazione.