Marinai di Terraferma

Sara' pure una molla ma il repulsore e' uno dei componenti piu' critici del sistema. Peraltro non e' neanche semplicissimo smontarlo ed ancor meno capirne l'efficienza.
La prova che descrive Fidi e' validissima per verificare la capacita' dell'impianto di frenatura ma la giusta sensibilita' (vale a dire che se la molla si comprime troppo facilmente le ruote del carrello si bloccheranno troppo presto mentre se e' troppo dura il carrello frenera' troppo in ritardo spingendo oltremisura sulla motrice) la puo' garantire solo un repulsore ben funzionante e, secondo me, un controllo in una officina specializzata e' la cosa migliore.

E' poi evidente che molto dipende dalla proporzione (essenzialmente in termini di peso) tra motrice e rimorchio: se la motrice e' molto piu' pesante del rimorchio (carico!) si ha la stessa situazione di quando si porta al guinzaglio un cane di piccola taglia che per quanto strattoni non ci muove di un mm, mentre nei casi in cui il peso della motrice e' simile a quello del rimorchio, allora occorre prendere tutti gli accorgimenti possibili perche' e' come se si portasse a spasso un alano: se non si sta piu' che attenti sara' lui a portarci a spasso!!!, quindi un sistema di frenatura a posto, anche in termini di sensibilita' , diventa essenziale in questo caso (con il rimorchio, non con l'alano! )

bv

Ribadisco. Una molla ha una resistenza elastica costante l'unica situazione di pericolo è quando il sistema è snervato per età o manomissione.
La capacità di frenata del carrello non dipende dal peso della vettura, l'azione di compressione è data dall'inerzia del carrello che comprime la molla.
L'efficienza della frenata della motrice è invece influenzata dal peso aggiuntivo, in teoria il rimorchio dovrebbe frenare se stesso e caricare sul gancio solo per quanto necessario ad azionare i freni, di fatto i carrelli frenano quasi sempre una cippa ed è l'auto a dover fare il lavoro.