Marinai di Terraferma

provo a dire la mia (in ritardo perche' non ho avuto modo di intervenire prima).
sul fermo prua: utile non tanto e non solo per trattenere la barca quanto per avere un riferimento corretto in termini di bilanciamento dei pesi, altrimenti i gruisti fanno quel che vogliono (credetemi);
sulle cinghie: e' meglio 4 o almeno 3 e cioe' quella di prua sdoppiata in due per fronteggiare gli eventuali spostamenti laterali della prua sul piano orizzontale in caso di frenata un po' brusca;
sul noleggio di auto e carrello: per quanto in mia visibilita', trovare una motrice da almeno 2000 kg di peso rimorchabile e dotata di gancio non e' cosi' semplice ed anche i trasportatori sono molto costosi (giustamente) se il periodo di trasporto non ammette flessibilita' .

BV

hai completamente ragione!!

effettivamente le cinghie erano 4.....però il fermaprua non c'era.

Per quanto riguarda il trasporto....io sono stato flessibile con loro....e non mi hanno preso un'esagerazione se pensiamo ai km che hanno fatto.....dunque da malcesine(navene) a san vincenzo, sono circa 450 e mi hanno chiesto 500....

Se ci mettiamo a far due conti: costo benzina/diesel ( e come ben sappiamo con una barca dietro i consumi aumentano di parecchio) + autostrada + ritorno a casa (lui era di milano) .....alla fine la differenza non era così tanta....consideriamo anche il pericolo della strada...lo stess del trasporto etc....

e tutti i costi di avere un carrello e la relativa motrice. Se non la si sposta parecchio conviene sicuramente noleggiare, al limite solo il carrello che per un giorno costa 100€ circa.

Francesco, condivido quello che dici con la sola precisazione che trovare a noleggio una motrice da 2000kg con il gancio di traino e' difficile, almeno al centro Italia.

Per quanto riguarda il carrello, bastano un paio di vacanze estive per ripagarselo e, inoltre, anche la gestione nei rimessaggi e' molto semplificata.

Sullo stress condivido in pieno sul fatto che esiste, anche con barche non troppo pesanti essenzialmente perche' il rimorchìo e' piu' largo (significativamente) della motrice ed inoltre, anche verticalmente l'ingombro e' variabile (a terra il rimorchio puo' essere largo intorno ai 2 -2,10 mt mentre piu' in alto al baglio massimo intorno ai 2,50) .

Cio' implica una attenzione molto forte nei passaggi su strade strette, con gardrail alti o alberi in banchina, soprattutto incrociando mezzi pesanti. Questo e' anche il motivo per cui, pur sopportandone i maggiori costi, e' preferibile un percorso autostradale.

Per fortuna oggi ci sono molti modi per migliorare la guida (raggi laser che proiettano sulla strada l'ingombro laterale in modo da poterlo percepire con gli specchietti laterali, telecamere per visione posteriore etc) ma il vero segreto e' (secondo me) uno solo: prudenza ed "umilta" nel comprendere i propri limiti (chi carrella poche volte all'anno non potra' mai acquisire una vera esperienza).

Probabilmente sono andato fuori tema ma ... pazienza, credo o spero che siano comunque considerazioni utili.

Non mi sono ancora informato sui prezzi ma qui al Trasimeno ci sono operatori che portano regolarmente barche al mare e ritorno. Certo, se la barca la si carrella molto conviene prenderselo e tenerselo, altrimenti non sarei così convinto, soprattutto e ripeto per barche che necessitano di grandi auto. Ovviamente questo vale nel caso in cui si tenga la barca in acqua da qualche parte per usarla spesso, per poi spostarla all'occorrenza.
Le variabili e le possibilità delle barche carrellabili, come detto spesso e altre volte, sono diverse: nell'uso, nello scopo, nelle necessità, nel tipo di navigazione e vacanza. A parte tutto, il principale e grande vantaggio è che la si può spostare quando si vuole senza necessariamente doversi appoggiare a qualcuno, qualora non lo si volesse. Carrellabile = libertà, come si vuole e quando si vuole in ogni senso.

Sottoscrivo: ci vogliono prudenza, pazienza ed umiltà... tutte virtù francescane, ormai desuete