Marinai di Terraferma

Qua e là se ne era già parlato...ma vorrei rinnovare un confronto. Di quanti gg avete bisogno per considerare una carrellata con l'amata barchina? Come organizzate il viaggio, la crociera, la cambusa l'equipaggio? Dopo la frequentazione del forum e/o la maggior esperienza sono cambiate le vostre considerazioni?
Io ad esempio ho modificato il mio punto di vista. Estremamente acerbo in qualsiasi campo (dalla navigazione a vela al carrello) ricordo la forte apprensione quando sono andato a ritirare Epicurien lasciando dettar legge ad una massa di incompetenti gruisti. Ricordo il primo varo con l'apprensione di dover armare una barca senza sapere cosa fosse una sartia, un bozzello violino...ricordo anzi che non sapevo nemmeno come legare la barca al carrello. Oggi, non che sia grande esperto, "sono in grado" di armare autonomamente la barca, di gestire o controllare il gruista di turno. Ho provato il primo varo da scivolo (grazie all'aiuto di Paolo) provando la gioia della totale indipendenza... Cambiato anche il modo di "impacchettare la barca". Ricordo la prima volta di averla praticamente legata come un salame per paura di perdere l'attrezzatura e tutto il tempo perso per "spacchettarla". Oggi tolgo le sartie basse e le metto in cabina, raccolgo le drizze alla base dell'albero (unitamente alle sartie alte) e lego l'albero in soli 3 punti (già troppi)...
Insomma...se prima pensavo fosse davvero impossibile spostarla, oggi sarei disposto a farlo con 3 gg a disposizione per un viaggio di 300/400 km (ve: viaggio, preparazione barca,varo - sabato: vela - domenica: breve uscita, alaggio, sistemazione e ripartenza). I gg precedenti la partenza e i gg successivi all'arrivo con calma sistemerei l'interno cabina...

Fidi, capiti a proposito, da diverso tempo mi riproponevo di tornare su questa questione (che pero' sposterei nella sezione 'carrellare').
Premesso che la mia barca e' un po' piu' impegnativa di un Viko (credo soprattuto per l'alberatura) dalla storia degli ultimi anni (Sardegna, Croazia, Costa Azzurra + spostamenti vari tra mare-lago) un po' di statistiche le posso fare. Oltre alle ore di viaggio (quest'anno su 1400 km ho tenuto una media di poco inferiore ai 70km/h + le inevitabili soste) va preventivata almeno una mezza giornata per sistemare la barca in acqua pronta a navigae. Infatti tra le attese per la gru, oppure per lo scivolo, 4 ore fanno presto a passare.

A titolo di cronaca, quanto ho impiegato l'ultima volta:
-Arrivato al porto 40' per:scarico motore da auto e montaggio in barca, togliere le 4 cinghie a cricchetto e i pannelli carichi sporgenti e la telecamera di visione posteriore, specchietti supplementari, montaggio pala timone etc);
-Altri 10'per salire in barca a montare parabordi, cime ormeggio, fili alternatore, antenna in testa d'albero per vhf;
-Varo con gru 50'(cercare il gruista, arrivare al posto di ormeggio assegnato, sistemazione carrello al parcheggio al cantiere e l'auto a quello apposito;
-Mast stepping 50' (per montare tutto l'occorrente come supporto albero a poppa, asta per paranco, paranco, cime di sicurezza varie , sistemazione arridatoi alle lande e smontaggio di tutto alla fine);
-Dopo il mast stepping altri 60' per:sbarco e caricamento in auto di tutto il materiale che non serve per la navigazione, montaggio bandiere italiana e di cortesia, verifica dotazioni di sicurezza, montaggio boma randa e fiocco, wang cunningham ed amantiglio, riempimento serbatoio acqua e wc chimico, collegamento e prova vhf e una sistemata finale in cabina.

Per un totale di quasi 4 ore (in realta' ho impiegato un po' di piu' perche' prima del mast stepping ho fatto pausa per il pranzo).

Miglioramenti possibili potrebbero essere lasciare parabordi, cime di ormeggio e arridatoigia' fissati, i serbatoi pieni e fregarsene (ops) di pannelli carichi sporgenti e camera visione posteriore. Nel mio caso, dovendo affrontare un viaggio di molte centinaia di km, preferisco viaggiare nel modo piu' sicuro possibile (senza carichi di acqua, benzina e con tutta la ferramenta di coperta ben fissata ad evitare strisciate e tintinnii disturbatori).

Una scocciatura e' senz'altro dover montare il motore (fissaggio con viti+lucchetto sul supporto, collegamento elettrico e alimentazione) ma a lasciarlo sul supporto non mi fido proprio.


Comunque tutti i consigli per eventuali semplificazioni sono ben accetti.

Gruiaiolo impenitente. Fino a 300 km non meno di 3 giorni di più una settimana

Era nata come chiacchierata in banchina ma cogliendo il suggerimento di Brontolo ho spostato in questa sezione.
Grazie per le risposte. Brontolo intuisco che non ti muoveresti per pochi gg e posso comprendere...del resto c'è da dire che tu comunque carrelli veramente, io per ora sogno ancora di farlo...
Premesso che sono consapevole delle fatiche richieste al carrellatore, volevo capire come vivete o percepite queste fatiche... Cerco di spiegarmi con un breve esempio. Le ferie: per me iniziano nel momento in cui chiudo la porta dell'ufficio: preparazione valige, viaggi, trasferimenti li vivo come momenti di vacanza e mi ci diverto pure...mia moglie inizia le ferie quando, arrivati sul posto, abbiamo finito di sistemare tutto...
Così è la barca carrellabile. Per uno come me, chiuso in ufficio tutto il giorno, diventa divertente, seppur faticoso, pianificare il viaggio,fare il trasferimento (non senza apprensione) cimentarsi nell'armare la barca, vararla...ecc ecc...
Ecco perchè considero fattibile carrellare anche per soli 3 gg di breve vacanza....breve ma molto intensa, ricca di emozioni e col sapore di piccola avventura...
Da tempo mi interrogo se convenga di più provare a fare 2 o 3 soli weekend faticosi ed intensi nella stagione estiva per poi lasciarla al lago in inverno o continuare a lasciarla al lago per la stagione estiva (infestata di motoscafi) e alarla nella stagione invernale...
Ok potrei lasciarla tutto l'anno al lago... ma allora che senso ha la carrellabile?

Fidi, da quel punto di vista, anche per me la preparazione fa parte della vacanza. Oltretutto credo che non sia neanche da tutti... Nel senso che e' molto piu' semplice andare su internet, prenotare un qualsiasi last minute, prendere la valigia e partire (magari per una crociera con skipper e hostess).
E' quello che fa la maggioranza delle persone anche perche' tra pesi, misure, sole cocente tra cime e bozzelli, chi non e' portato per queste cose preferisce considerare chi lo fa un pazzo furioso o, piu' scientificamente, un soggetto affetto da passione ossessivo-coatta (giuro che e' un termine tecnico) per la vela carrellabile.

Da questo punto di vista, un forum come questo puo' aiutare all'avvicinarsi in modo consapevole alla vela. Tutte le incombenze del carrellare ne fanno parte.

Comunque penso che il vero mezzo carrellabile anche per un solo giorno sia la deriva o, meglio ancora la barca a motore. Gia' una come la tua ha bisogno o della gru o di uno scivolo abbastanza ben fatto ed una motrice come si deve, tenedo conto che non sempre si trova quello che si vede sui filmati promozionali del Mac Gregor e, soprattutto, non sempre in acqua dolce (come invece nei grandi laghi americani).

Io credo che un fine settimana lungo sia il minimo per spostarsi di 2-300km. Ci sono inoltre altri due fattori secondo me importanti da considerare:
1) se la gita e' con la propria famiglia oppure con un gruppo di amici tutti appassionati (in questo caso i tempi si ridcono di molto e nessuno si annoia ne' mette fretta);
2) il luogo del rimessaggio da dove si parte e si arriva: se si ha la fortuna di poter tenere la barca sotto casa, le operazioni pre-partenza e post-arrivo possono essere rmandate e, inoltre, non si e' soggetti ad orari; altrimenti, il dover rientrare, tanto per fare un esempio, entro una certa ora puo' rendere necessario un giorno in piu' del previsto.

Molto gratificante e positivo, ma anche necessario, effettuare una pianificazione accurata: ..... arrivare in un posto e muoversi quasi come ci si fosse gia' stati ( mi riferisc ai porti, non ai paesaggi che stupiscono sempre) premia il lavoro fatto a tavolino e minimizza il rischio di problemi.

Infine, non trascurabile, la possibilita' di lasciare la barca per tornare a riprenderla in un we successivo.

Bv

... Forse sono stato troppo prolisso, e un po' OT, me ne scuso

No no ma quale prolisso...osservazioni interessanti e condivisibili...quello che cercavo nella richiesta postata.
Il forum è uno strumento formidabile. Mi ha aiutato e mi aiuta molto ogni giorno.
Devo risolvere il problema carrello ma almeno una volta proverò...almeno per testare l'esperienza.

Solo due o tre cose:
1) la carrellabile è sempre e comunque una garanzia di libertà, anche se la si tiene fissa al lago per un anno o più. Le situazioni cambiano, le condizioni familiari anche, i figli crescono, così come le priorità in famiglia. Avere una carrellabile significa che in caso di necessità la metti in un parcheggio custodito e te la puoi anche dimenticare.
2) la carrellabile necessita di spese di manutenzione inferiori, se non altro l'antivegetativa che si può fare da soli;
3) nei fabbricanti di barche e carrelli c'è poca sensibilità, ma non sempre, nell'innovazione. Per essere più precisi l'innovazione va a macchia di leopardo. Sono anni che lo dico, fin dall'inizio, una carrellabile deve avere un armo e un carrello semplici e leggeri. L'albero della barca a vela/ gommone che abbiamo visto ieri è forse l'ideale. Nei carrelli si vede pochissima innovazione. Altro discorso è anche nel motore, deve essere elettrico, semplice e leggero e sempre installato.

Come detto altre volte la carrellabile non è sempre sinonimo di spostamento forsennato, probabilmente il più delle volte non serve. Se vi soffermate nei marina osserverete che il 90% delle barche non carrellabili non va mai oltre le 15-20 miglia di distanza, quindi i dubbi di noi marinai carrellatori si possono ribaltare completamente a chi possiede barche da crociera.
E' carrellabile anche chi la tiene solo in spiaggia, per esempio Luciano. IO sicuramente sono il meno carrellatore di tutti ma finché mi trovo bene così perché no, forse un giorno cambierò. Ci vuole elasticità mentale, Federico non fare l'errore di credere che prendere una barca "fissa" faciliti le cose solo perché non carrelli, le complica ed anche parecchio.

Francesco scusa, credo che questa sia la frase che ha ispirato il tuo intervento:



me ne sono pentito subito dopo aver premuto "invia" perchè è stata buttata lì senza riflettere ...ma solo per ribadire la mia volontà di carrellarla... immaginavo potesse essere fuorviante.
Quanto dici lo condivido nella quasi totalità dell'intervento ma io qui non voglio concentrare l'attenzione sul tema "carrellabile si o carrellabile no". Il tema mi appassiona ma aprirei altro 3d per quel topic.
Mi piacerebbe qui, invece, raccogliere le esperienze, idee ed opinioni di chi la barca la sposta anche per brevi crociere. Auspicherei un confronto costruttivo sui tempi ritenuti necessari e utili a garantire la fattibilità di una mini crociera, sulle modalità di organizzazione della stessa che prevedono necessariamente uno studio non solo meteorologico ma anche della preparazione del treno, della pianificazione del viaggio e degli spostamenti e della possibilità di trovare parcheggi per auto e carrello.

Rispondo? non rispondo?
Io, che la barca non ce l'ho da un bel po' di anni?
Rispondo:
- motore eletrrico? deve essere elettrico? Unicuique suum, Francesco. Quando parto, se posso mi stacco a vela navigo a vela e approdo a vela. Il motore serve solo nella piatta più totale e la meta è lontana e i tempi stringono per qualunque motivo serio; oppure quando a vela devo tener conto dell'equipaggio "fragile" e le condizioni sono negative e promettono di durare troppo. Per questo prèdico per un motore un po' surdimensionato. E se possibile leggero, quindi anche 2t va benissimo. Puzza? Inquina? certo, ma in una vacanza inquino quanto con la mia quota di una giornata di riscaldamento (centralizzato) a casa. L'elettrico non dura quanto mi serve - se mi serve, maledetto... - e non spinge quando serve davvero;
- la gestione della barca deve essere un divertimento; solo così credo possa essere continua ed accurata, e anticipare un sacco di operazioni che invece ammassate il giorno del via lo rendono una faticaccia e una noia almeno per gli altri. quindi barca vicina - max 30 km - in acqua o carrello ma in posto ameno, dove non vai solo per faticare, dove i figli si divertano le mogli pure, sempre invitando amici nuovi o vecchi che partecipano giocano si appassionano (qualcuno); e se non si appassionano, quelli li riservi per le serate fredde in casa
Tutto qui.
Federico, capisco i tuoi interrogativi, ma se provi a diluirli... si squagliano!!

Tramp certo che devi rispondere. Tutti argomenti interessanti ma vi pregherei di attenervi al topic. Viste le stimolanti osservazioni emerse ne aprirei davvero un altro su pro e contro della barca carrellabile...
Ma qui vorrei un confronto molto pragmatico. Desidero fare mini crociera. Da dove comincia la mia pianificazione? Quanti gg mi servono? Come scelgo la destinazione (in base a disponibilità parcheggi, scivoli, tratta)...insomma sono convinto che possano uscire spunti davvero utili come quelli suggeriti da Brontolo.