brontolo ha scritto:
Condivido l'osservazione di Tramp: e' possibilissimo distrarsi, soprattutto in quei casi in cui ci viene messa fretta (es dopo un alaggio).
Per questo motivo suggerisco di farsi una check-list con i controlli principali da effettuare prima di ogni traino. Puo' sembrare maniacale ma in questo modo si e' certi di non dimenticare nulla.
Un esempio semplificato e' il seguente:
- Agganciare rimorchio (passare cavo di sicurezza);
- Verifica aggancio calotta (riferimento sul verde);
- Sistemare e collegare (se non gia' fatto) barra luci posteriore e stringere bene viti di fissaggio;
- Sistemare cima di sicurezza per evitare sfilamento accidentale barra luci (E' importantissimo !!!!);
- Verificare tensione cinghie di fissaggio barca;
- Verificare che freno di stazionamento rimorchio sia rilasciato;
- Verificare che ruotino sia sollevato;
- Verificare serraggio bulloni ruote;
- Verificare funzionamento luci (posizione, stop, indicatori direzione).
BV
Da rulottaro ultradecennale penso di poter dare pertinentemente un contributo.
Oltre alle giuste verifiche di cui sopra Posto alcuni accorgimenti che ritengo salvacarico (come minimo) e salvavita (nel peggiore delle ipotesi)
- dotare il carrello del gancio stabilizzatore. Sembra una cretinata ma alza di un 50% buono la velocità critica del treno, oltre la quale il traino comincia ad oscillare autonomamente.
Questo è ancor di più straconsigliato nel caso di un carico con baricentro alto, come può esserlo una barca con deriva fissa su invaso.
- montare le ruote con maggior indice di carico possibile e cambiarle ogni tre anni (massimo cinque)
- far verificare ogni anno lo stato dei mozzi e dei freni, compreso il meccanismo di azionamento (è un'operazione di dieci minuti)
- non pucciare mai i mozzi in acqua salata
- aumentare sempre di 0,2 bar la pressione delle ruote posteriori della motrice
- trainare sempre e solo con pneumatici della motrice in buone condizioni
- evitare manovre brusche cercando di anticipare le azioni e le reazioni delle vetture che precedono.
Si consideri sempre che i trasferimenti di carico del traino si ripercuotono sull'asse posteriore della motrice. Se questo va in crisi si perde il controllo dell'intero treno