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ARGO VI CLASSE IOR MINITONNER
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Autore:  Paddy [ 06/11/2009, 12:46 ]
Oggetto del messaggio:  ARGO VI CLASSE IOR MINITONNER

Erano gli anni settanta lo IYRU (international yacht racing union) si era da poco trasformato in ISAF (international sailing federation) e l'ORC (offoshore rating council) aveva emanato il primo regolamento di stazza internazionale adottato unanimamente dalle federazioni nazionali e sopratutto dagli armatori, nasceva così lo IOR, non quello fammigerato di mons. marcinkus, ma I'International Offshore Rating) suddiviso in 7 classi.
Quando allo IOR si fuse un'altro sistema di compenso il (CHS Channell Handicap Sistem) vennero introdotti i cosidetti tonner, one tonner, half tonner, mini tonner.

I minitonner, insieme agli halftonner sono state le due categorie di grande successo della formula, un miriade di progetti che hanno visto coinvolti architetti navali prestigiosi e importanti cantieri, che investirono nei circa 20 anni di durata del regolamento, o meglio dei regolamenti perchè come tradizione nello sport della vela questo venne modificato ciclicamnente, risorse intellettuali e tecnologiche rilevanti.

Tutto questo pistolotto introduttivo per parlarvi della mia barca? Mandatemi pure a cagare se volete o pigiate il tasto back se credete, ma in qualche modo devo giustificare, sopratutto a me stesso, l'incredibile cazzata che ho fatto 4 anni fa.

Mi sono innamorato.

Ho sempre detto cabinati mai. Percarità, diversi surf a vela, qualche deriva, ma cabinati mai, poi la migliore barca è quella nolegiata all'occorrenza, nel luogo dove voglio fare una regata, la vacanza o anche solo l'uscita nel we. Poi ho un casino di amici che hanno la barca e o non la sanno portare o non riescono a mettere insieme l'equipaggo. E appunto a bordo di una narca nolegiata per una lunga Giraglia che uno dei ragazzi (si fa per dire) dell'equipaggio mi ha detto: "un mio amico ha un rimessaggio sul maggiore è in un capannone ha una barca che sono sicuro ti piacerebbe".
Ci sono cascato come una pera, finita quella maledetta regata (ritiro per assenza di vento e minaccia di ammutinamento dopo 20 ore di bonaccia) mi sono recato a vedere quel "fondo di magazino". PIRLA PIRLA PIRLA.

Malinconica sul suo invaso, con quell'albero lunghissimo sdraiato sulla sua coperta di teak, in fondo ad un polveroso capannone se ne stava lei, con quelle linee sinuose che solo lo IOR ha saputo conferire fianchi larghi ma non esagerati, poppa rastremata e slanciata prua affusolata, bordo libero bassissimo.... mamma mia che meraviglia.
"quanto?"
"2500, però occorre farci un po' di lavori, ma non subito, la puoi usare per un paio di stagioni poi decidi tu”.
"... BASTARDO... affare fatto però me la porti sul lario"
"d'accordo, la metto sul carrello tanto sta in sagoma, è "stranamente" larga al baglio massimo giusto 240 cm.

Ecco questa e la storia di un innamoramento con tutte le conseguenze che questo porterà.

Vi presento la mia creatura
Si chiama ARGO no non come la nave di Giasone, neanche come il fedele cane di Ulisse, ma sì, proprio come le caldaie a muro, quelle delle fonderie Filiberti, perché il suo primo amante, la zoccola, era proprio lui l'ing. Filiberti che la commissionò all'architetto Besozzi per affidarla in regata all'allora astro nascente Carlo Negri e a marinai come i Viganò (sì quelli della veleria) la barca nasce come one off, anche se poi verrà costruita una gemella "bricco del drago" (ottimo vino) la costruzione è in kevlar e resina epossidica, nel 78/79 una verrà innovazione, coperta in compensato di teak portante, albero passante Canclini (di ben 11. metri) e talmente rastremato da incutere timore che la penna possa rompersi alla sola drizzata, naturalmente armata a 3/4 con volanti strutturali un ordine di crocette leggermente aquartierate pennaccini e diamante alto, deriva in fusione di ghisa (circa 400 kg) pescaggio 1,60 metri attrezzatura lewmar.

Le immagini questa sera da casa, per il momento un piccolo assaggio

prima
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dopo
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Autore:  Paddy [ 06/11/2009, 12:46 ]
Oggetto del messaggio:  Re: ARGO VI CLASSE IOR MINITONNER

Il giorno dell'arrivo
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pronti al varo
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in acqua
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al gavitello
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In cantiere
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nuda
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la nuova coperta
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l'accoppiamento
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verniciatura
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verniciatura
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flexiteek
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attrezzatura
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varrà anche in greco?
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pozzetto
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si albera
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verso l'acqua
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secondo varo
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splash down
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via verso Bellano
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in porto
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Autore:  marco zk [ 02/02/2011, 15:26 ]
Oggetto del messaggio:  Re: ARGO VI CLASSE IOR MINITONNER

Paddy ha scritto:
Erano gli anni settanta lo IYRU (international yacht racing union) si era da poco trasformato in ISAF (international sailing federation) e l'ORC (offoshore rating council) aveva emanato il primo regolamento di stazza internazionale adottato unanimamente dalle federazioni nazionali e sopratutto dagli armatori, nasceva così lo IOR, non quello fammigerato di mons. marcinkus, ma I'International Offshore Rating) suddiviso in 7 classi.
Quando allo IOR si fuse un'altro sistema di compenso il (CHS Channell Handicap Sistem) vennero introdotti i cosidetti tonner, one tonner, half tonner, mini tonner.

I minitonner, insieme agli halftonner sono state le due categorie di grande successo della formula, un miriade di progetti che hanno visto coinvolti architetti navali prestigiosi e importanti cantieri, che investirono nei circa 20 anni di durata del regolamento, o meglio dei regolamenti perchè come tradizione nello sport della vela questo venne modificato ciclicamnente, risorse intellettuali e tecnologiche rilevanti.

Tutto questo pistolotto introduttivo per parlarvi della mia barca? Mandatemi pure a cagare se volete o pigiate il tasto back se credete, ma in qualche modo devo giustificare, sopratutto a me stesso, l'incredibile cazzata che ho fatto 4 anni fa.

Mi sono innamorato.

Ho sempre detto cabinati mai. Percarità, diversi surf a vela, qualche deriva, ma cabinati mai, poi la migliore barca è quella nolegiata all'occorrenza, nel luogo dove voglio fare una regata, la vacanza o anche solo l'uscita nel we. Poi ho un casino di amici che hanno la barca e o non la sanno portare o non riescono a mettere insieme l'equipaggo. E appunto a bordo di una narca nolegiata per una lunga Giraglia che uno dei ragazzi (si fa per dire) dell'equipaggio mi ha detto: "un mio amico ha un rimessaggio sul maggiore è in un capannone ha una barca che sono sicuro ti piacerebbe".
Ci sono cascato come una pera, finita quella maledetta regata (ritiro per assenza di vento e minaccia di ammutinamento dopo 20 ore di bonaccia) mi sono recato a vedere quel "fondo di magazino". PIRLA PIRLA PIRLA.

Malinconica sul suo invaso, con quell'albero lunghissimo sdraiato sulla sua coperta di teak, in fondo ad un polveroso capannone se ne stava lei, con quelle linee sinuose che solo lo IOR ha saputo conferire fianchi larghi ma non esagerati, poppa rastremata e slanciata prua affusolata, bordo libero bassissimo.... mamma mia che meraviglia.
"quanto?"
"2500, però occorre farci un po' di lavori, ma non subito, la puoi usare per un paio di stagioni poi decidi tu”.
"... BASTARDO... affare fatto però me la porti sul lario"
"d'accordo, la metto sul carrello tanto sta in sagoma, è "stranamente" larga al baglio massimo giusto 240 cm.

Ecco questa e la storia di un innamoramento con tutte le conseguenze che questo porterà.

Vi presento la mia creatura
Si chiama ARGO no non come la nave di Giasone, neanche come il fedele cane di Ulisse, ma sì, proprio come le caldaie a muro, quelle delle fonderie Filiberti, perché il suo primo amante, la zoccola, era proprio lui l'ing. Filiberti che la commissionò all'architetto Besozzi per affidarla in regata all'allora astro nascente Carlo Negri e a marinai come i Viganò (sì quelli della veleria) la barca nasce come one off, anche se poi verrà costruita una gemella "bricco del drago" (ottimo vino) la costruzione è in kevlar e resina epossidica, nel 78/79 una verrà innovazione, coperta in compensato di teak portante, albero passante Canclini (di ben 11. metri) e talmente rastremato da incutere timore che la penna possa rompersi alla sola drizzata, naturalmente armata a 3/4 con volanti strutturali un ordine di crocette leggermente aquartierate pennaccini e diamante alto, deriva in fusione di ghisa (circa 400 kg) pescaggio 1,60 metri attrezzatura lewmar.

Le immagini questa sera da casa, per il momento un piccolo assaggio

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molto bello questo articolo di paddy, lo tiro su per diversi motivi, un po un interesse per il regolamento iyru, un po perche di questa barca su cui ricordo molte discussioni non ho piu saputo nulla.
non e' carrellabile credo ma e' sicuramente una pietra miliare... anche di alcune mie amicizie tra i lacustri!

Autore:  Limo [ 02/02/2011, 16:30 ]
Oggetto del messaggio:  Re: ARGO VI CLASSE IOR MINITONNER

Bell'articolo e bella barca.
Peccato non hai messo foto interne.....anche durante il restauro....

Autore:  Paddy [ 02/02/2011, 16:58 ]
Oggetto del messaggio:  Re: ARGO VI CLASSE IOR MINITONNER

Limo ha scritto:
Bell'articolo e bella barca.
Peccato non hai messo foto interne.....anche durante il restauro....


Interni? Quella è barca da regata interni non esistono :lol:

Autore:  marco zk [ 02/02/2011, 20:26 ]
Oggetto del messaggio:  Re: ARGO VI CLASSE IOR MINITONNER

Paddy ha scritto:
Limo ha scritto:
Bell'articolo e bella barca.
Peccato non hai messo foto interne.....anche durante il restauro....


Interni? Quella è barca da regata interni non esistono :lol:



e poi che ci farebbe... l' armatore mica ci passa dal tambuccio!

Allegati:
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Autore:  Paddy [ 02/02/2011, 21:21 ]
Oggetto del messaggio:  Re: ARGO VI CLASSE IOR MINITONNER

Com'era magroooo! :lol:

Autore:  Limo [ 03/02/2011, 11:04 ]
Oggetto del messaggio:  Re: ARGO VI CLASSE IOR MINITONNER

:lol: :lol: :lol:

.....bella Marco!!!

Autore:  marco zk [ 03/02/2011, 15:20 ]
Oggetto del messaggio:  Re: ARGO VI CLASSE IOR MINITONNER

La mia e' ovviamente quella calpestata dal signore sferico che si chiama giorgio ed e' l' armatore di ARGO.
le barche, come le donne sono tutte belle! :oops:

Autore:  n/a3 [ 03/02/2011, 17:20 ]
Oggetto del messaggio:  Re: ARGO VI CLASSE IOR MINITONNER

marco zk ha scritto:
le barche, come le donne sono tutte belle! :oops:


Sottoscrivo, alla peggio basta guardarle a lume di candela (essendo io presbite, con poca luce vedo solo il quadro generale e non i dettagli) e, perchè no, dopo una buona bevuta.... sono tutte belle, le barche e le donne.... :oops:

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