Margutte, uno degli interventi più interessanti e pratici io abbia mai letto su un forum. Sul serio.
Magari un giorno mi dirai racconterai dov'è la tua base nautica e che modello di cat possiedi, sarebbe bello farsi quattro parole dal vivo.
Tornando a bomba:
avrò a bordo tre ragazze, due novenni ed una adulta, più un 12enne. So bene di non potermi aspettare lunghe navigazioni e non me le aspetto. Per il primo anno, mi aspetto alcuni fine settimana in giro per la Laguna, al massimo due notti, ormeggiati per la notte a Murano, Sant'Erasmo o Poveglia.
Il Piviere mi pare risponda agli aspetti di sicurezza che citi, nonostante le sue dimensioni: poco bagnato, pozzetto ampio ed abbastanza protetto, stabile data la sua forma, non troppo invelato così da perdonare eventuali errori, che sono sempre dietro l'angolo, nonostante l'esperienza che uno possa avere.
Ed ha la pancia piatta, con le sue possibilità di essere spiaggiato. Un cagnaro ben fatto trasforma il pozzetto in seconda cabina. Fin qua credo ci siamo. Cucinare dovrebbe essere possibile, con un fornello da campeggio ad uno o due fuochi, così come farsi un caffè e credo anche che la cabina sia una tana adeguata per i tre nani, la sera. Come mai tu lo avevi scartato? Troppo poco spazio per tutti?
Carrellabile: ero giunto alle tue stesse conclusioni ancora prima di leggerle. Se vorrò portarmi a casa la barca per giocare al piccolo Geppetto, ok, ma per il resto.... deve essere un discreto incubo portarla a spasso per metterla in acqua. O possiedi un autotreno perfettamente attrezzato, od il trasferimento di tutto il circo familiare diventa premessa di divorzio e percosse.
Terrò il natante a San Giuliano, come detto, per i costi (circa 400 € l'anno) e per la vicinanza a casa, circa 10 minuti. Non saprei trovare di meglio, per un anno di rodaggio familiare: io sono velista imperterrito, gli altri 4 non ancora, occorre fargli piacere il tutto.
WC: il Piviere lo ha, e lo lascerò lì: una preoccupazione in meno.
Sombrero, da chiedere in prestito: chi è?
Insomma.... il Piviere mi sembra quella giusta.
margutte ha scritto:
Adesso parlo io.
Non azzardo commenti tecnici sulle prestazioni delle barche semplicemente perché non ne capisco nulla e rischierei di fare una pessima figura soprattutto in questo ambiente, molto riservato, dove nessuno parla a sproposito solo per dire qualcosa, ma normalmente tutti gli interventi sono ponderati e hanno alle spalle esperienza e perizia.
Se però c'è qualcosa di cui ho esperienza io è la crociera in famiglia.
Ho cominciato a navigare esattamente 10 anni fa, con una bambina di 8 anni e una moglie in cinta di 8 mesi.
Ora la bambina si è ammutinata in favore della zia che va in vacanza "comoda", ma la ciurma è salita a 3 bambini di 6, 7 e 9 anni. La moglie è sempre la stessa.
Se credi di andare in barca con donne e bambini devi studiare la barca e la crociera per donne e bambini. E basta.
In primo luogo poco ti importa se la barca fa un nodo in più con poco vento, se è veloce, se è boliniera. La barca deve essere stabile e marina.
- Marina: deve offrire sicurezza anche psicologica. Deve rappresentare il nido, il guscio, il rifugio in qualunque condizione. Non sarai così scemo da uscire con 50 nodi di vento, ma un po' di onda che si alza al pomeriggio (mia moglie dice il mare che fa sciuff sciuff), un temporale mentre sei in rada lo devi mettere in preventivo. E se qualcuno si spaventa, tu hai finito di andare in barca.
-Abbandona l'idea delle belle veleggiate greche con la barca inclinata che partono alle undici di mattina e arrivano alle 5 di sera in una bella rada dove gettare l'ancora. I bambini, un po' li fai giocare a fare il marinaio, un po' pescano e un po' si annoiano. Ma al secondo giorno si buttano in mare piuttosto che fare un'altra giornata in barca.
Quando ero in Grecia, navigavo con un matto e in un'estate abbiamo consumato un pieno di benzina. Ci mettavamo anche un paio d'ore solo per uscire dalla baia dove eravamo ancorati, pur di non accendere il motore.
Con la famiglia te lo scordi. Vuoi fare miglia? Ti alzi alle 4, smotori da solo e se sei fortunato sfrutti la brezza di terra. Quando la ciurma si alza navighi ancora un po', ma poi spiaggia, tuffi, bagno, castelli di sabbia.
Se sei bravo un paio di miglia al pomeriggio, ma non più di un'oretta e solo se il mare è calmo. Atterraggio presto, anche solo per mangiare un gelato.
Pena l'ammutinamento.
- Per cui preoccupati che la barca non sia bagnata, che non sbandi troppo, che anche in caso di maltempo (parlo della pioggia) vi permetta di stare qualche ora all'asciutto senza mordersi uno con l'altro. Dopo tante ore di mare e vento è importante stare un po’ al riparo, che i bambini abbiano un posto dove disegnare, ritirarsi per stare un po' da soli (sì lo so, siamo in barca) a leggere un fumetto.
-Deve essere comoda per dormire. Io passo due mesi in barca ed è importante essere riposati. E i bambini non hanno i ritmi degli adulti. Loro non lo capiscono che sei stanco perché hai dormito poco o male.
Dormo sulle panche all’aperto, ma comodo, su un bel materasso e sotto una bella tenda. Sennò non vedi l’ora di tornartene a casa.
- Cucinare deve essere piacevole. Bello andare al ristorante, ma spesso i bambini mangiano più volentieri una pasta in pozzetto e poi un cartone in cabina soprattutto dopo 10 - 12 ore all’aperto. E tu ti godi le stelle in pozzetto. Oppure semplicemente il ristorante non c’è. O è troppo caro.
Quando fai la doccia ai bambini la sera non puoi rischiare di lavare anche il pozzetto, perché poi rimane bagnato tutta la sera e non è gradevole. E loro sono bambini.
Non rinunciare al basso pescaggio. Arrivare in spiaggia è straordinario, ma soprattutto ormeggiare ai piccoli moli dei paesi, permette di rinunciare al tender, e i bambini possono scendere e salire dalla barca come vogliono, per giocare, disegnare con i gessi sul cemento del molo, cacciare i granchi, mentre tua moglie cucina la cena e tu rimani in pozzetto a bere il prosecco e ti godi la scena senza avere i bambini sempre addosso. Con la barca in rada non lo puoi fare.
Che sia sicura!
Che se per caso sbagliano un po' le previsioni (un po') non ti tocca navigare con la scotta in mano.
Carrelabile?
Apriti cielo! Sono anni che discutiamo su questo punto e vuoi sapere come la penso io? (io. Sia ben inteso)
Carrellare è un bel sogno che dura poco, soprattutto se hai famiglia.
Straordinaria la possibilità di tirare fuori la barca e dimenticartela nel piazzale di sangiuliano. Eccezionale la possibilità di portarti la barca nel giardino di casa per farci quei lavoretti che in genere sono importanti per l'armatore più che per la barca.
L'idea di mettere la barca su un carrello, e guidare (piano, molto piano) fino in Croazia, con i bambini che chiedono ad ogni curva - quanto manca? quanto manca?, coda in dogana, coda per il traghetto, arrivare sotto la gru, aspettare il tizio, metti su l'albero e i bambini intanto chi li guarda?, le scotte, dove sono le scotte? i bambini sono due ore che ti chiedono di andare in spiaggia, ma che vacanza è senza primo bagno, e un gelato? quando mangiamo il gelato, ma dove cavolo avevo messo il grillo dello strallo, amore hai per caso visto dove sono i bozzelli della randa....no!
NO! l'ho fatto 2 volte e mai più!
Qualcuno qui è pronto a smentirmi e lo faccia. Io ho una barca un po' più complicata e forse anche la famiglia…
Rimane il fatto che secondo me in croazia ci vai via mare.
Puoi mettere in preventivo una nottata, mentre tutti dormono, se poi qualcuno può gestire i bambini al posto tuo il giorno dopo.
Puoi organizzare un randez vous con la famiglia. Tu parti due giorni prima e la famiglia si fa trovare a....Zara, Pula, ......Igoumenitsa. Noi lo abbiamo fatto due stagioni. A me piace molto. Puoi trovare un amico molto amico ( e qui ce ne sono) che ti accompagni all’andata e ti riporti la macchina a casa, mentre tu risali piano piano. Puoi fare la stessa cosa che hai fatto all’andata con un altro amico.
Oppure c’è un catamarano passeggeri che collega Rijeka con Dubrovnik in poche ore e poche kune e molte tappe. Insomma i sistemi ci sono.
Vuoi andare all’Elba? Fai charter. Oppure chiedi in prestito sombrero.
Tanto ora che esplori tutte le possibilità di questo lato del mare i bambini avranno la patente e la barca la porteranno loro all’Elba.
Cesso? non mi esprimo. Però nella mia esperienza i bambini imparano e le donne si adattano. Però dipende da che vacanza hai in mente. Starai tanto in porto? Metti un cesso.
Farai tanta rada? Impara ad usare il bugliolo.
Nb: io il cesso l’ho messo per sicurezza. Navigo molto da solo tra le 4 e le 8 di mattina e in navigazione è meglio che i bambini piscino seduti. Però io ho ricavato un buco in quadrato. Io ho un catamarano.
Il Piviere a me piaceva tanto ed è stata la barca più adatta alle nostre necessità. Ricordo quando cercavamo una barca con mia moglie incinta del secondo figlio che si sedeva in cabina e diceva, quando cucino i figli dove stanno? Bocciata.
Quando li lavo dove li metto? Bocciata
Quando dormono io dove sto? Bocciata
Se piove….etc.
E poi è arrivato il catamarano.