Marinai di Terraferma

Ciao a tutti,

inizio a guardarmi intorno... dopo aver venduto la mia barca...
Mi sono convinto che la mia giusta dimensione sia quella di ripartire da zero, con una barca piccola, con costi di gestione bassi e possibilmente da tenere a casa durante l'inverno. Non che necessariamente debba essere ultra carrellabile, ma se lo fosse sarebbe un plus da giocarsi per future vacanze al mare in Italia...

Insomma, vi chiedo se secondo voi è possibile un raffronto tra le due barche come da oggetto.
Notavo che come abitabilità si assomigliano, bordo libero alto, l'una a chiglia fissa, l'altra no, più peso per il cramar e quest'ultimo molto più anziano.
Qualche esperienza o info in merito a queste due barche (più che altro sul cramar), visto che il viko ormai lo conosciamo bene. Il cramar come si comporta con venti oltre i 15 nodì, stabilità, sicurezza etc...

E poi infine una domanda specifica per Paddy!
Se non sbaglio, hai detto più volte che una buona percentuale di proprietari di viko, statisticamente, se ne liberano entro il primo anno. Poi aggiungi che il viko 20, può deludere specialmente i meno esperti (concordo che cmq una barca va vista e provata prima di essere acquistata). A cosa ti riferisci in particolare? In cosa delude in principal modo?

Grazie a tutti
Gianluca

mi pare che tu provenga da un Golden Lion 80....le due alternative che proponi sono comunque molto diverse dal Golden...

può anche essere che tu oggi sia in cerca di qualcosa di diverso...

mi sento anche di dirti che Viko e Cramar siano poco raffrontabili, se non per la lunghezza ft... senza voler dire cosa è meglio...bisogna capire cosa è meglio per Te!

chi meglio di paddy che le ha avute entrambe....

se non ricordo male riportava che il cramar era talmente inchiodato che andava a cercarsi i temporali per riuscire a veleggiare...

Eh, purtroppo dopo il golden lion c'è stata un'esperienza fugace (e negativa) su un dieci metri....

Io mi sono "liberato" del cramar per prendere il Viko

Scrivo da chiavari in pozzetto con succo d'arancia e tuc, quindi sarò breve.
Confronti:
Performance: Viko è barca da regata al confronto
Abitabilità: identica
Comfort: entrambe molto ballerine
Carrellabilita: solo il Viko è carrellabile
Qualità: La carena del cramar soffre di osmosi
Marinità: simile in condizioni di onda, senza onda il cramar può digerire oltre 30 nodi

Il Viko è una barca ottima per le sue dimensioni il problema è che sembra molto più di ciò che è, una volta uno mi scrisse che vendeva l'Alpa 550 per comprare il Viko perché voleva una barca più lunga
Se hai esperienza provala una volta compresi e accettati i suoi limiti è secondo me il meglio per un cabinato abitabile e carrellabile

http://www.subito.it/nautica/barca-a-ve ... 968777.htm

Vendono questa.

Il prezzo è quello per cui l'ho venduta io nel 2005, però il proprietario successivo (quello prima di questo) era un vero maniaco e ha fatto tantissime migliorie
la randa da competizione mi fa scompisciare ,
l'altra randa se la mia si vede subito dalla ventina di rattoppi
a prua allora c'era una tormentina nuova un fiocco esploso e ricondizionato e un genoa fantastico, vedo un nuovo genoa mi stupisce.
la cuscineria l'ho fatta io nel 2003 ed è effettivamente spettacolare
ha un motore che è un bijù non fosse che gli entrobordo benzina puzzano un pochino
impianto elettrico rifatto da un professionista e c'è ancora il mio stereo a cassette moooolto vintage, l'antenna la feci usando le lande e si prende anche radio Sidney
antivegetativa ottobre me la ricordo, prima di comprarla darei un occhio sotto però



Per ribadire la sicurezza di questa barca ho riesumato un mio racconto:

Premetto che il Cramar è uno scoglio e in quel periodo uscivo volentieri a cercare temporali e quando soffiava il Favonio.

Ore: 10,00 lascio il pontile alla ricerca del vento provocato dai temporali che girano nella zona
Ore 10,30 vento da SO 10 Nd (misurazione empirica a dito bagnato), piovigina, metto la cerata e continuo
Ore 11,00 vento da S 15 Nd (C.S.), piove ma fa caldo e mi diverto
Ore 12,00 vento da S 15 Nd, ha smesso di colpo di piovere, noto a 2/3 Km a sud una barca con le vele che sbattono e mi chiedo cosa stiano combinando mi fisso su di loro per curiosità e ad un certo punto il fiocco parte (si è strappato in testa d`albero) ma la barca continua a sbandare con la falchetta in acqua.

Ore 12,01:15" (non dimenticherò mai l`istante esatto) vento da SO 50/60 Nd (??), di colpo mi trovo con la barca sbandata a sinistra con la falchetta completamente immersa e l`acqua che entra in pozzetto, svento immediatamente la randa e un istante dopo uno schiocco secco mi annuncia l`esplosione del fiocco (per fortuna), nonostante questo rimango inclinato e continuo ad imbarcare acqua, spinto dalla disperazione mollo la drizza della randa, raggiungo l`albero e ammaino, tirando come un forsennato, butto tutto (compreso il boma) sotto coperta, sbando ancora faccio almeno 10 Nd ma di traverso.

Ore 12,05 vento costante, grandina, il pozzetto è ormai pieno e l`acqua tracima sottocoperta, seduto nell`acqua in pozzetto dò motore per mettere la prua al vento ma il volvo non riesce a farmi orzare, mi butto allora in poppa verso terra nella speranza di incagliarmi tra i canneti (poi ci penso)
Ore 12,10 vento da S 30/40 nodi, pioggia a secchiate, mi avvicino a 10/20 Mt dai canneti e dò fondo all`ancora (per tirarmi poi fuori) e punto a tutto motore verso la riva fino a bloccarni tra le canne, fermo il motore
Ore 12,30 vento e pioggia cessano di colpo, rimango ancorato a 5 Mt dalla riva tra le canne con la chiglia che sfiora il fondo in un ambiente surreale, si è alzata la nebbia dovuta probabilmente alla grandine
Ore 13,00 ripreso fiato e scaricata l`adrenalina, mi ritrovo tremante con l`acqua alle caviglie che defluisce lentamente dal pozzetto, guardo in cabina ci sono 20 cm d`acqua e 10 di ghiaccio, il boma e la randa. Mi spoglio in maglietta e mutande e vado a prua ad ammainare il fiocco strappato, svuoto dall`acqua la barca con il bugliolo (adesso ho anche una pompa di sentina elettrica).

Ore 13,50 mi chiudo sottocoperta indosso i vestiti dimenticati in barca chi sa quando, bevo una coca, un CaldoCaldo (che invenzione) e mangio tutte le fiesta che trovo, avvolgo il fiocco (che per fortuna si è scucito e non strappato) e la randa e li metto nei sacchi sistemo un po` le dotazioni che si sono rimescolate
Ore 14,30 è ora di muovere, ma prima faccio un controllo di tutta l`attrezzatura, della chiglia, del timone, delle via d`acqua, del motore. Sembra tutto a posto solo il ginocchio sinistro ha la forma di un melone e il colore di una melanzana (mi farà male per 10 gg).

Ore 15,00 senza dare motore per paura di aspirare la palta del fondo mi tonneggio con l`ancora verso il largo
Ore 16,00 raggiungo il cantiere e ormeggio alla mia solita boa, remando verso riva con il tender mi sembra di passare su qualcosa di strano, guardo giù e sul fondo adagiata sul fianco ancora ormeggiata alla boa c`è la barca che normalmente galleggia a fianco alla mia, mi diranno poi che una raffica di traverso e la deriva alzata l`anno rovesciata.

Ore 16,30 le chiacchiere con il proprietario del cantiere si protraggono più del solito, aiuto a recuperare tavoli, ombrelloni, sedie e tutto quello che pesa meno di 20 Kg che è volato contro la rete di recinzione
Ore 18,30 salgo in macchina ma non è ancora finita, entrato in autostrada mi trovo in coda bloccato per la miriade di alberi abbattuti.

Posso solo ringraziare chi ha progettato Bimba, la sua chiglia di 400 Kg e la poca vela.
Il primo che mi dice che sui laghi non c`è pericolo...

Bel racconto. Grazie!
L'annuncio l'avevo già visto in effetti.
G