Marinai di Terraferma

Perché non grattate e stuccate questa?

abbiamo pensato che rifarla nuova non costa tanto e considerando che è già smontata potevamo approfittare del momento per sostituirla. Inoltre dove la vedi arrugginita è anche 'mangiata' per circa 3-4mm e non credo che stuccare sia il massimo.

Boh poi non so. Deciderò insieme a voi.

Lo dico perché se la fai devi farla dello stesso peso, quindi in pieno e un pieno inox di costa più della barca, mentre in ferro il prossimo anno sarà nelle stesse condizioni. Stuccare e riverniciare una chiglia ogni 5/6 anni è prassi comune sulle "vecchiette".

Una lamiera di inox AISI 316 (uno per l'altro) spesso 10 mm. pesa 80 Kg/mq. Informarsi e assicurarsi sul prezzo non sarebbe male. Se non ho capito malissimo, sembra competitivo rispetto al ferro da zincare, primerizzare e pitturare.

Non ricordavo che la deriva fosse così spessa; a memoria saranno stati 5-6 mm (ma posso sbagliare).

In ogni caso, gli spessori vanno ovviamente mantenuti; in particolare i punti di attacco del cavo, come giustamente osserva l'armatore.
Anche qui, se non ricordo male, l'attacco è/era costituito da due piattine parallele larghe circa 8-10 mm e lunghe 4-6 (?) cm., con fori alle estremità; nei quali fori erano ribattuti due tondini da 6 (?) mm, lunghi 10-12 mm.; il tutto a formare un anello di catena, quadrangolare, di cui un lato corto (tondino) impegnava la lama di deriva, l'altro la redancia del cavo di sollevamento.
Una "seconda memoria" mi fa pensare che potrebbe essere un banalissimo tondo saldato alle due "ali", che impegna la redancia per il cavo di sollevamento...
Se si ha il campione, pur semi-distrutto, consiglierei di copiarlo (banale, eh?).

rieccomi,
in questi mesi abbiamo cercato con molta calma una lastra da 0.8 da acquistare ad un prezzaccio in modo da riprodurre la deriva.

La lastra due settimane fa è stata trovata: 39 euro per 39 kg. Adesso è da un fabbro per riprodurre la sagoma e i fori del perno e della cima che la porta tentro la scassa... (avrà un nome questa cima? .. ancora devo studiare:_))

Abbiamo acquistato il motore la settimana scorsa. 6 cavalli evinrude 2 tempi.

Nel motore sono state sostituite tutte le parti che lo costituiscono. Sul libretto è riportata la data 1984...
Parte a mezzo colpo e canta che è una meraviglia.

Vorrei chiedervi, come faccio a conoscere esattamente il nome del modello? Nel libretto c'è riportato solo il telaio e non altro. L'unica scritta è evinrude 6 cv.

Vorrei trovare il manuale d'uso in modo da capire cosa e come fare a proposito della manutenzione ordinaria e straordinaria.
Non so neppure se la miscela va fatta col 2 o col 3 e purtroppo chi me lo ha ceduto non si intende di mare. Lo ha ereditato dal garage del padre...

Allego le foto

va a miscela al 2% (50:1).

Per l'identificazione, dovrebbe essere scritto nella targhetta rivettata da qualche parte... e' andata persa?

L'anno di fabbricazione e' rappresentato dalle ultime due lettere secondo la convenzione:

I N T R O D U C E S
1 2 3 4 5 6 7 8 9 0

Caro Daniele,
Prima di tutto, fila a modificare il tuo profilo: meglio un Limit che un'Alpa Brise, no?

Allora:
1) Deriva - Chi sa suggerire il trattamento da fare ad una lamiera inox, se resta immersa per un mese consecutivo o più? (Se meno, tenuta su carrello o invaso, naturalmente nessun trattamento).
Se merita l'antivegetativa, io credo che sia necessario un "primer" (aggrappante) specifico per inox, e prima una perfetta sgrassatura della lamiera. Mi riprometto di cercare quali prodotti, ma se c'è qualcuno che ne sa, dica la sua grazie.

2) Motore - Confesso che anche dalla foto non so dire se è un gambo lungo. E lungo ci vorrebbe. Daniele, lo hai provato sullo specchio? Quanto immerge? Puoi fare foto?
Confesso ( e due!) che non ho mai guardato con troppa attenzione un fb ('sta cosa dell'idiosincrasia per i motori prima o poi la pago...). Ma se non c'è targhetta non potrebbe voler dire che è rubato? Oppure non potrebbe esserci una matricola impressa da qualche parte nelle fusioni del blocco motore o della 'carrozzeria', gambo compreso?

3) Traversa di sostegno all'albero - Questo è il problema vero, e irrisolto. Peccato aver visto le foto dell'interno solo dopo l'acquisto. Avevo chiesto lumi a qualcuno del forum, ma nessuno ha risposto. Daniele, hai un cantiere che sappia lavorare la vetroresina dalle tue parti? O almeno tu, o qualche amico che sappia farlo?
Oggi (non ora) provo a fare un disegno-scommessa sul possibile modo di intervenire. Ma non basterà, senza istruzioni "dotte" di uno bravo...
A più tardi.

mi era sfuggito questo post e cerco di rimediare con alcune considerayioni pratiche :
1) deriva inox sono piu rogne che benefici :
acciaio inox significa meno ossidabile in particolare x il 304 meglio il 316 ma un peyyetto di quelle dimensioni e spessore costa piu della barca in oltre bisogna tenere conto delle correnti galvaniche , un mio amico armatore di una barca come la mia ha fatto costruire la deriva in inox , dopo un anno in acqua le correnti galvaniche avevano prodotto danni considerevoli , in oltre consideriamo sempre che inox non e un buon materiale da costruyione e molto sensibile alle temperature e ha notevoli dilatayioni infatti le saldature sono yone molto critiche x quello ....
poi eventualmente occorrera primeriyyare e prima ancora rendere la superficie "rugosa" poiche non e facilmente verniciabile .

sul motore ho poco da dire ma anche a me sembra un gambo corto

il vero problema resta la traversa di sostegno che sembrerebbe veramente conciata , essendo parte strutturalmente inportante andrebbe fatto un intervento radicale , mi piacerebbe avere delle foto in piu pero penso

Grazie Gianduia, aspettavo un tuo intervento. E mi fa piacere che sia abbastanza in linea con quello che ne penso io (traversa, motore).
Quanto alla deriva, se non ho capito male il 'guaio' è fatto, la lamiera acquistata e forse già lavorata.

Vorrei consolare Daniele:
- su derive da regata importanti (discreti sforzi) come ad es. il Lightning, e non solo, le derive sono ormai tutte inox e non soffrono problemi di sorta;
- se non lo hai già lavorato, fai di tutto per farlo lavorare da uno che l'inox lo conosce e lo lavora per la nautica;
- quanto all'uso permanente in acqua, se terrai la barca all'ormeggio potrai probabilmente tener la deriva alzata, e auesto salverà la parte non bagnata da attacchi importanti.

E come vedi, anche a voler dare l'antivegetativa, il lavoro non è poi 'sta follia, soprattutto su metallo nuovo.

mi pare di aver letto di una spesa sui 40 euri x il materiale ;non so esattamente le dimensioni della deriva (anzi non le so affatto ) ma ipotizzando 1000x400x10di spessore il tutto verrebbe a pesare circa 32kg potrebbe essere ragionevole come costo x il ferro , x l'inox 304 bisognerebbe moltiplicare almeno x 4 o 5 per il 316 almeno x7 o 8 (e molto difficilmente lo si trova)......
una volta finita la deriva in ferro occorrerà un opportuno cilo protettivo ,una indicazione chiara su quello che andrebbe fatto lo si può trovare sul sito della cecchi