Marinai di Terraferma

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 Oggetto del messaggio: Parliamo un po’ del Viko 27?
MessaggioInviato: 08/06/2012, 10:36 
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Nel forum non ho trovato quasi nulla, ma c’è qualcuno che ne sa molto e attendo i suoi commenti. Nel frattempo provo a dire (e soprattutto a chiedere) qualcosa io.

Belle forme davanti. Di fianco un po’ goffo il pozzetto. La poppa non è un granché, ma è positivo che sia aperta. Inoltre, sebbene non mi piacciano molto, trovo interessanti per praticità i balconi. Non capisco gli ultimi 40/50 cm del pozzetto: manca la panca, l’alzata viene rastremata e non c’è spazio per fare nulla…. Infine, il solito bordo libero alto. Ottima l’idea del fuoribordo.

Traino complesso. Per contro, i pesi mi paiono dignitosi per la navigazione.

La carena è piattissima, con tutto quello che di male comporta in navigazione: sbatte, rimbalza, bagna, non bolina, non tiene la rotta. Giusto?

Ponte: non capisco com’è il passaggio avanti.

E’ robusta?

Gli interni mi piacciono di più nella versione da schema, con dinette a C, tavolo da carteggio e cucina a tutta murata dritta. Nelle versione delle foto, invece, il carteggio è sacrificato per una dinette più ampia. Manca foto della cabina di prua.

Come sono le finiture?

Nel complesso, mi pare che il progetto cerchi di rispondere all’esigenza di avere una barca un po’ più abitabile, senza per questo ambire ad un utilizzo alturiero. Chissà però se è adatta a qualche traversatina nei nostri mari. Se lo fosse…

Attendo vostre.
Ciao
L.


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 Oggetto del messaggio: Re: Parliamo un po’ del Viko 27?
MessaggioInviato: 08/06/2012, 11:42 
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Analisi complessa e delicata. Quando si "giudica" uno scafo ancora in produzione si incorre (sicuramente) nelle ire di chi vive della vendita di quella barca. Stranamente il concetto "parlarne male è pur sempre parlarne" non vale per la nautica.
Oltre a ciò non ho un Viko 27, l'ho solo provato e in un giorno di bonaccia, e quindi le mie sono sensazioni date probabilmente anche da preconcetti.
Non ultimo la sensazione è che le barche Navikom "mentanto" ;) dandoti impressioni più che sbagliate fuorvianti, soprattutto perché si rivolgono a novellini.

I fatti: Navikom produce scafi a vela con 3 obiettivi, il quarto è venderli ;) :
- mantenere i prezzi molto bassi,
- ottenere la massima abitablità possibile
- renderli carrellabili.

Questi 3 obiettivi producono barche con doti veliche di non grande rilevanza, rifinite al meglio possibile grazie al basso costo della manodopera, alla grande esperienza dei falegnami oltre che tecnologie all'avanguardia, ma purtroppo con delle proporzioni che esaltando al massimo gli obiettivi costringono a compromessi che si accentuano via via che aumentano le dimensioni.
Così il Viko 20 ha un'abitabilità ai massimi della categoria, ricordiamo che per dimensioni è pari all'Alpa 550, leggera tanto da poter essere trainata da una Panda e delle forme ancora parzialmente piacevoli.
Proprio le dimensioni, o meglio le proporzioni visto che fra tutte la larghezza non può aumentare, già dal Viko 23 e poi nel 25 rendono lo scafo esteticamente piuttosto alto, mentre la possibilità di mantenere ancora un rapporto zavorra/dislocamento a valori accettabili lasciano intendere una buona marinità, sempre considerando la catergoria di appartenenza.
Il Viko 27 raggiunge l'apice del compromesso, siamo di fronte ad uno scafo che è materialmente più alto che largo e a fronte di una media di peso di barche simili di 3 o 4 tonnellate non raggiunge le 2 il tutto anche con la zavorra posta in sentina. Non posso obiettivamente affermare che sia una barca insicura, ma per esperienza come progettista meccanico e anche per semplice deduzione credo che la sua destinazione d'uso sia al 90% quella di una fantastica roulotte lacustre o lagunare. Destinazione tutt'altro che sminuente, in questa nicchia non vedo nessuna barca che possa competere con la sua abitabilità, ergonomia degli interni, semplicità di utilizzo e, perché no, anche soddisfazione a vela.

Personalmente non modificherei nulla negli interni se non l'introduzione di un fornello basculante e di uno spazio dedicato per un vero frigorifero. La mancanza di carteggio è ininfluente e sacrificherebbe la cucina elemento fondamentale, il quadrato consente a 4/6 commensali di sedersi comodi, la cabina di prua, come solito in Navikom, è gigantesca, quella di poppa incredibile, il bagno è da 40 piedi.
Certo uscendo in coperta ci si trova con un alberello ridicolo, ma come detto non è pensabile avere tutto, e comunque l'armo essenziale rientra nella logica del costruttore. Le sedute sono estremamente ergonomiche, sfido a trovare barche così comode, il gavone di poppa forse è un problema, perché riempito appopperebbe troppo la barca grande al punto che meriterebbe una scaletta per accedervi. Anche il fuoribordo rientra nella logica della carrellabilità, come ben hai notato, bisogna però investire in un propulsore degno per l'alta probabilità di andare a motore e che abbia avviamento elettrico e comandi in pozzetto.
Il timone, c'è anche inversione con ruota, è ottimo e sensibile, la scaletta per il bagno perfetta, i passavanti larghi e con appigli nei punti giusti.

Nella logica della barca io la prenderei con il timone a ruota, farei montare uno sprayhood, un tendalino fisso e una plancetta a poppa con scaletta integrata per facilitare la discesa a terra, ovviamente il WC nautico con cassa acque nere.
E NON penserei nemmeno da lontano di carrellarla. ;)

Qualcuno potrebbe dire che l'introduzione nel progetto di una pinna maggiormente zavorrata e/o di ballast ad acqua migliorerebbero le prestazione. È probabilmente vero, ma nel primo caso il peso aumentato eliminerebbe totalmente la già remota possibilità di carrellarla e allora tanvo vale farla larga 3 metri, vedi Twister 800 barca abitabile al pari e anche ottima bolinierama non carrellabile, mentre i ballast ne aumenterebbero i costi, sia progettiali sia di realizzazione, uscendo dalla logica Navikom.


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 Oggetto del messaggio: Re: Parliamo un po’ del Viko 27?
MessaggioInviato: 08/06/2012, 11:43 
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Credo che l'occasione di provarla sia la cosa migliore da fare. Noleggio ad Umago


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 Oggetto del messaggio: Re: Parliamo un po’ del Viko 27?
MessaggioInviato: 08/06/2012, 12:51 
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Ecco lo spirito del Viko 27. guardate che tendalino fantastico



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 Oggetto del messaggio: Re: Parliamo un po’ del Viko 27?
MessaggioInviato: 08/06/2012, 12:56 
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Poi ovviamente c'è chi attraversa da Ancona :oops:



Però sono bretoni, altra razza :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: Parliamo un po’ del Viko 27?
MessaggioInviato: 08/06/2012, 15:39 
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Mah, davvero a vedere certe cose viene da interrogarsi…
Intanto grazie Paddy per le info e per il materiale.

Poi, tornando sulla terra, si rimane colpiti: quanta versatilità!

Dimenticando per un attimo il costo di un carrello a due assi, di un Honda 15cv, di un Hammer per tirare tutto e, già che ci siamo, pure della barca, e ricordando che con certi siti internet e/o il Navtex è diventato evento raro prendere scoppole in mare, forse siamo davanti alla quadratura del cerchio. Forse.

L’idea sarebbe di sentirsi un po’ più liberi, un po’ meno legati a doppia mandata alla costa. Non molto: un po’. Qualche giorno senza scendere, meno paura la notte, spazio per qualche amico e per qualche comodità in più.

E’ evidente che non si “busca” e che se fa brutto devi correre a rintanarti (infilandoti comunque dove nessuno arriva), ma se fa freddo vai dentro e giochi a briscola in 5. Il figlio piccolo lo ficchi a dormire a prua mentre mangi con gli altri in dinette. Con il fornello ci scaldi i 4 salti in padella.

E ti giri le Incoronate, le Egadi, le Eolie, te ne vai in Sardegna come un re.

Certo, la marinità è scarsa: non ci si potrà togliere lo sfizio dell’ARC. Per quella bisognerà aspettare e comprarsi (con meno soldi) un Alpa 9,50. Anche qui è un dilemma.

Ma che fascino, che bellezza purissima, che indipendenza.

Scusate.
L.


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 Oggetto del messaggio: Re: Parliamo un po’ del Viko 27?
MessaggioInviato: 10/06/2012, 0:01 
Paddy ha scritto:
Poi ovviamente c'è chi attraversa da Ancona :oops:



Però sono bretoni, altra razza :lol:


O da Santa Maria di Leuca (sempre loro) per poi navigare in Grecia...

http://www.facebook.com/media/set/?set=a.1414874700192.2049750.1482318572&l=552db0b413

...giusto per stuzzicare Lorenzo ;)

PS. Il video è davvero bello!


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 Oggetto del messaggio: Re: Parliamo un po’ del Viko 27?
MessaggioInviato: 21/06/2012, 23:45 
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Iscritto il: 05/01/2011, 21:22
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Ciao,

confermo e concordo su quanto dice paddy.
E' vero che i viko "ingannano"... guardando il nuovo 25 e il 27 sembra di vedere barche più grandi.
Sono stato dentro il 27 e sono stato ad un istante dal comprarne uno usato in ottime condizioni... ma poi mi son chiesto se era realmente quello che volevo... il problema era che a fronte di una barca che esteticamente mi piaceva e che come abitabilità era davvero interessante, veniva a mancare il requisito della carrellabilità (se non teorica). A quel punto, visto che le idee non erano chiare ho aspettato, ed ho fatto bene.
In sostanza mi son reso conto del fatto che l'abitabilità che cerco io non è compatibile con la carrellabilità. Allora il cerchio si restringe a barche non carrellabili con zavorra da chiglia fissa (che mi danno più tranquillità)... ma questo è un altro discorso.

Una cosa che mi ha lasciato perplesso del 27 è che nonostante le 2 tonnellate di peso sia molto sensibile alla posizione dei pesi. Mi spiego, senza motore (fb posizionato a sx) la barca da ferma stava vistosamente sbandata a dritta.

Una cosa che invece mi chiedo è come saranno queste barche tra 25-30 anni. Oggi abbiamo bellissimi esempi di Alpa, Comet, Nordcantieri etc. etc. che si presentano in grande forma. Sarà la stessa cosa per queste barche fra decine di anni?

Gianluca


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 Oggetto del messaggio: Re: Parliamo un po’ del Viko 27?
MessaggioInviato: 22/06/2012, 9:28 
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Grazie della tua opinione, Gianloga.
Effettivamente la carrellabilità di un mostro di quelle dimensioni è quasi solo teorica, fattibile solo a certe onerose condizioni, talmente onerose che davvero ci si chiede se non convenga piuttosto un 9 metri a chiglia tenuto nel piazzale del marina. Forse i 7 metri (e mezzo?) rimangono il vero limite superiore che qualcuno aveva individuato...

Sulle curve di stabilità credo dipenda tutto dal disegno. E' effettivamente strano (forse preoccupante...) che 30 kg di motore influiscano così vistosamente sull'equilibrio di una barca di 2 ton.

Infine, devo tristemente rispondere alla tua domanda: "come sarà questa barca tra 25 anni". Non lo so, ma io sarò ridotto sicuramente peggio, quindi non me ne curo più di tanto... Visto che marinaio? :D
L.


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 Oggetto del messaggio: Re: Parliamo un po’ del Viko 27?
MessaggioInviato: 22/06/2012, 9:37 
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La mia piccina ha 7 anni e a parte i segni da me prodotti e le normali sostituzioni dovute all'uso è praticamente come nuova. Io credo che queste barche siano si prodotte a basso costo, ma prodotte bene. Manutenendole costantemente, al pari di qualsiasi altra imbarcazione possono durare anche più di 30 anni; anzi essendo costruite con tecnologie e accorgimenti moderni direi che è ancora più semplice mantenerle in buone condizioni.
Parli di Alpa e di Comet, stai attento, a parte quelli "conservati" ho visto dei relitti inimmaginabili. Coperte delaminate, lande marce, scafi resilienti, impianti elettrici ossidati.

Per quanto riguarda la stabilità. Ho già espresso il mio parere e ribadisco che 2 tonnellate di materiale per un 8 metri sono tutt'altro che poche, per rendere la barca sufficientemente stabile per confrontarsi con scafi di pari misura bisognerebbe arrivare almeno a 3 e la larghezza altrettanto.
Torno a ripetere che questo non è un difetto, ma un compromesso, se il Viko 27 pesasse 3 tonnellate o fosse più largo non sarebbe più carrellabile nemmeno teoricamente e la politica Navikom è questa. All'utente la scelta.

Il fatto che fosse sbandata non credo dipenda dal solo motore, più probabile ci fosse qualcos'altro. Ovviamente il peso del motore è parte dell'insieme e va considerato.


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