http://www.sciomachen.it/Pantalone.htmProvo a riferire le mie prime impressioni di questo vecchio “ Pantalone” .
Leggendovi mi sto rendendo conto che è ben poco carrellabile, sto ancora indagando su portate max/min, lunghezza etc .
Tenente conto che l'ho potuto usare ancora veramente poco. Ci ho navigato due volte, per due giri di quattro giorni con base Monfalcone.
La prima volta girovagando con mia moglie da Sistiana, Trieste (in marina San Giusto a 39 eurox3 dì per bora) fino a Pirano( 24 euro senza ricevuta) . La seconda con un amico fino a Veruda (gratis in rada), appena sotto Pola, dormendo a Umago all'andata dove ho fatto il permesso di navigazione e a Rovigno (in marina 39 euro) e Cittanova al ritorno in rada nel fiordo appena a Sud del paese.
Le dimensioni interne della barca sono davvero ridotte al minimo, le prime volte prendevo legnate in continuazione, poi ci si abitua alle misure e va tutto meglio.
Lo spazio interno lo reputo appena sufficiente per due persone che vogliano trascorrere qualche giorno di navigazione. Di cuccette ce ne son 4. In quella di prua nelle serate più fredde si forma una sgradevole condensa sul soffitto interno anche tenendo l'oblò parzialmente aperto. Forse per i volumi interni veramente molto ridotti . L'ingresso in cabina non è molto agevole ma è ben protetto, dentro io che sono alto solo 1,70 ci sto appena seduto. Il tetto di un paio di mq è sollevabile. Ha 4 robusti ganci interni che ne assicurano una salda chiusura. Per sollevarlo da solo faccio notevole fatica nonostante 4 stantuffi pneumatici facilitanti il movimento. Ma questa soluzione è davvero utile in caso di temperature elevate e dare spazio in altezza alla cabina. Per il sole si può lasciar cadere lateralmente un leggero telo impermeabile che si può fissare chiudendolo lungo il perimetro o lasciare raccolto.
E' dotata di un serbatoio inox 50 litri con autoclave posizionato appena sotto/dietro la scaletta d'ingresso e un piccolissimo lavandino.
A fianco un piccolo vano frigo da 20 l. a pozzetto con ha un odore nauseante di resina che è in disuso. C'è un vecchio scambiatore di calore interno ma manca il motore e riattivarlo credo sia estremamente dispendioso. C'è un impianto elettrico con una centralina a 6 fusibili con la quale sto litigando. Nella presa accendisigari trovo il positivo invertito: non è al centro, non so se è stata per una mia distrazione nel collegare la batteria che era inaspettatamente saltata il primo giorno, sulla quale confluiscono diversi fili. Dovrò approfondire nei prossimi giorni. Stranamente continua a funzionare tutto, sia le luci, che la pompa che l'eco. Questo ancora non me lo spiego. Domani armato di tester la raggiungo. Spero di non fare danni.
La scassa della deriva mobile a baionetta si trova inclinata sotto l'albero e sbuca in coperta da dove viene sollevata tramite una corda con un paranco a 4 vie. 2 quintali non sono pochi ma si impara a farlo, certamente mia moglie non ce la farebbe. Questa lama zavorrata ha uno spessore di circa 8 cm, anche nelle andature portanti non sbatte come nella mia precedente barca, questa rimane ben ferma ma alle volte nel sollevarla si inceppa, credo succeda perchè alle volte si sposta di poco dalla sua guida interna che anteriormente sullo scivolo presenta un dente, uno scalino di circa 1 cm.
Il comportamento della barca con la deriva alzata cambia moltissimo. A motore diventa quasi ingovernabile non per la stabilità che viene abbastanza conservata quanto per lo scarroccio che in caso d'ormeggio si fa sentire molto.
Le prestazioni con il motore Honda 6 HP 4 tempi: circa 5 nodi senza vento, con vento di circa 10/15 nodi contrario, è appena sufficiente per navigare.
A vela mi sembra abbia buone prestazioni anche con venti leggeri (albero 10 mt). Con andature portanti credo di aver raggiunto una velocità che con le mie precedenti non avevo mai raggiunto.
Non avendo ancora un GPS o log non so ancora quantificare bene.
Nel ritorno da Pola, intorno a Brioni avevamo un vento di circa 15 nodi, abbiamo ridotto con tre mani la randa e ridotto al minimo il rollafiocco. In alcuni tratti dovendo stringere il vento tenevamo un po' di motore, ma si andava alla grande. L'unica mia preoccupazione più che lo sbandamento controllabile lascando e scarrellando la randa era per il sartiame che secondo me era tesato poco e per la sua età indefinita. Spero non abbia 29 anni come la barca, ma non posso saperlo.
Mi farebbe piacere avere una tormentina, ma con il rollafiocco credo non sia possibile armarla anche se ho sentito ci siano delle tormentine da poter allacciare direttamente al fiocco arrotolato che non so che resa possano avere. Ne sapete qualcosa ?
ma lo spazio per un secondo strallo a occhio mi pare non ci sia.
Quando a Trieste soffiava bora a 40 nodi ero in porto, l'albero vibrava notevolmente e trasmetteva alla barca sotto raffica una forte vibrazione che mi ricordava sgradevolmente la scossa del terremoto interrompendomi il sonno. Spero che il tensionamento delle sartie effettuato i giorni seguenti abbiano risolto qualcosa. Ancora non lo so.
Il timone basculante non è in forma splendido e credo abbia l'età della barca, prima o poi dovrò pensarci.
A breve dovrò disalberare (10 mt). Ricordo di aver visto in internet un filmato francese con un'attrezzatura che ne agevolava la discesa mantenendolo in asse lateralmente con una sorta di tubolari controventati che si piegavano facendolo scendere verso prua senza le pericolose oscillazioni laterali. Se trovate il link sono in ascolto.
Oggi mi sono fatto fregare altri 12 euro a Nautilia, mostra di Aprilia Marittima.. Non c'era assolutamente nulla da vedere. Periodicamente qualche volta ci casco.
Per ora basta così