Vedo con piacere che in due giorni il dibattito si è arricchito. Segno di interesse generale.
Qualcuno dice anche di capire o condividere il mio stato d'animo.
Voglio citare alcuni passaggi:
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Il carrellare non è uno stato di fatto, è uno stato mentale" (Giovanni). Sono completamente daccordo.
Non conta se carrelli adesso oppure vuoi carrellare domani: conta se sei pronto a carrellare, se hai lo stato d'animo del vagabondo, che momentaneamente si è fermato ma che non ha un posto barca.
Ma questo comporta scelte: barca piccola, barca leggera (LEGGERA=PRIVA DI FRONZOLI).
Sottoscrivo a due mani quanto citato da Francesco
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Forse l'elemento che può in qualche modo classificarne il "design" è proprio il rimorchio che indica inequivocabilmente se la barca è veramente carrellabile. (...) La barca tenuta sotto un telone in cortile, (...)
Quale è la barca carrellabile? Quella che viene carrellata.
La filosofia è quella del risparmio economico e della mobilità che eleva la barca piccola ad imprese degne di barche ben più grandi. Se non oggi (per motivi di famiglia, di salute, di ogni genere), almeno domani.
E non è certo te, Francesco, che guardo con sufficienza; e nemmeno l'ultimo arrivato sul forum lo guardo con tale atteggiamento. Non confondere. La mia è delusione. Ma, per natura e da sempre,
io sono un estremista. Se ciò non ti piace, puoi sempre censurarmi.
"Tramp non carrella ma trovo che abbia un approccio da carrellatore" (Brontolo). Nessuna obiezione.
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quando il fenomeno vero è venuto (zk) ha solo portato consigli utili e preziosi saltando dai suoi 40 piedi sui mie 20 (a momenti mi fa scuffiare!! ) senza schifarsi di quanto ha trovato (il barchino piccolo)… " (Fidi).
Ben venga il tecnico, ZK, che ci regala a tutti preziosi, autorevoli e gratuiti pareri (dei quali peraltro capisco la metà della metà, giacchè il suo linguaggio lo trovo un bel po' per iniziati).
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Viceversa, i porti, i laghi, sono pieni di barche piccole (anche carrellabili) ma i cui proprietari non hanno l'approccio del carrellatore. Ebbene, in questo caso esistono diversi forum sui quali andare a scrivere di temi piu' generali di vela e, probabilmente, i pareri scambiati saranno anche piu' numerosi di quelli che si possono trovare qui." (Brontolo).
Qui sta il succo del mio discorso, che Brontolo ha capito. Tutto qui. Soltanto questo.
Perciò se un neofita chiede candidamente "che barca devo comprare?" la sola risposta possibile, a mio avviso è: "quella che più è adatta al tuo modo di intendere la barca". E chiudere.
Perchè se si entra nel discorso: misure, prestazioni, comodità; e non si cita la carrellabilità, cioè il peso, come primo requistito, ebbene, a mio avviso si è fuori da questo forum. "A fare il fenomeno con barche che stanno sempre in acqua, sarei capace anch'io" (..non è vero, ma insomma...)
Alla fine trovo fuori luogo il racconto di un trasferimento da Antibes a Palermo. Non c'entra nulla, su questo forum, è solo un vantarsi di qualcosa che altri non hanno (amicizie; relazioni; barche importanti..)
Come pure il racconto ed il filmato di una Centomiglia che alcuni di noi avrebbero voluto navigare, ma appunto, "non possumus" perchè non abbiamo la barca da regata; perchè non abbiamo equipaggio; perchè non abbiamo.
E' semplicemente di cattivo gusto, è come raccontare una cena di caviale e champagne ad una tavolata di barboni.
E qui, mi perdoni Francesco, non capisco la sua tirata: "
se il mio stato sociale "medio" mi permette di avere una barca piccola perché dovrei pensare di volerne una più grande? "
Trovo difficile pensare che se qualcuno di noi potesse farlo non si regalerebbe una barca più grande. La barca da carrellare è senz'altro un ripiego. Io lo ammetto. Non ho il tempo libero ed i soldi per navigare come e quanto e con chi vorrei; allora mi arrangio, metto la famiglia su un'auto e la barca sul carrello, e questa è la mia nautica. "Andare in barca senza poterselo permettere".
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Io ho fatto cose che mi fanno invidiare da gente che ha il 40 piedi" cito approssimativamente (Limo).
Ecco, beccatevi questa, signori e dottori dei 40 piedi, legati mani e piedi in un marina in attesa della finestra di bel tempo per navigare: Noi facciamo le stesse cose che fate voi, ma con un grado di libertà in più; perchè sappiamo rinunciare al superfluo e così facendo il nostro mondo si allarga".
Viaggiare in bicicletta, non è competere con chi viaggia in SUV: è una cosa diversa, perchè è un viaggiare guardando e vedendo, e non un semplice spostarsi. Ma costa fatica.
Fare sci-alpinismo, salire con le pelli, non è un surrogato per chi non ha i soldi per pagare gli impianti: è aprirsi un mondo dove quelli con l'attacco fisso non andranno mai. E' un grado di libertà in più. Ma costa fatica.
Navigare con una barchetta in mari lontani, non è guardare le barcone e sognare" quando sarò in pensione.."; E' vivere adesso e non rinviare a tempi migliori. Con pochi soldi e molta fatica.
Questo è il senso della mia nautica.
Manifesto del Partito Delle Carrellabili.
Perdonatemi la lungaggine