Marinai di Terraferma

Forum dei marinai carrellatori
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 Oggetto del messaggio: Re: La barca per le mie esigenze
MessaggioInviato: 10/09/2010, 19:43 
“La ragione sociale” non si tocca!!!!! :evil: :twisted: :evil: :twisted: Non si cambia il nome ad un figlio che si vede crescere...

Mi pare ci sia allarmismo esagerato, posso comprendere i timori di Jo ma mi sento di dire che non si deve preoccupare.
Alcune personalissime osservazioni:

Cita:
Non interminabili consulti su barche che di fatto stanno fisse in acqua: a fare i fenomeni con quelle (barche veloci, barche comode, barche belle, barche ricche) sono capaci tutti....


Qui nessuno vuole fare il fenomeno, anzi... quando il fenomeno vero è venuto (zk) ha solo portato consigli utili e preziosi saltando dai suoi 40 piedi sui mie 20 (a momenti mi fa scuffiare!! :lol: ) senza schifarsi di quanto ha trovato (il barchino piccolo)… Ricordo i suoi preziosi consigli su rig albero e onda in poppa (che ho personalmente potuto testare su millepiedi).

Il resto dei fenomeni è fatto di carrellatori o ex (Tramp)

Cita:
E' che da un po' di tempo vedo con un senso di crescente estraneità, che ho già espresso almeno due volte, con scarso esito, il diffondersi sul forum di un dibattito fatto di pure teorie, e mi piacerebbe ricondurre il dibattito alla concretezza anglosassone. "Io lo faccio, dunque si può fare" questa è la linea che vorrei trovare sul forum.


Scusa ma non sono d’accordo. Io per come sono fatto, prima studio, chiedo, mi informo, mi spavento e poi provo… è un approcio lungo ma sono fatto così.
Poi c’è chi non è mai salito sulla barca e si va a fare la crociera… beato lui…non siamo tutti uguali.
Stamane parlavo con un caro amico: vuole fare un corso base di vela per fare un crociera con barca di 12 metri in Grecia… fin per carità… sarà pure fenomeno, saranno pure 12 metri ma credo che un corso base non ti prepari ad affrontare una crociera in autonomia per 2 settimane in Grecia… se non sei mai salito su una barca a vela…eppure lo farà…
Quindi per me anche le discussioni puramente teoriche offrono spunti di riflessione importante…


Io mi sento di quotare quasi totalmente gli interventi di Francesco… solo non sono d’accordo in merito al tema comet 800 perché occorre valutare le esigenze personali…di piccola barca comunque si parla…

Alla fine il forum è frequentato per quasi la totalità da carrella tori (io sono carrellatore almeno 2 volte all’anno!) e francamente non me la sento di allontanare qualcuno che preferisce portare qui le sue esperienze da 28 piedi piuttosto che su Adv… ben venga il suo contributo! Credo altresi che saranno pochi quelli che si fermeranno qui con barche di quelle dimensioni. Numero esiguo che non farà perdere l’identità del forum di cui parla jo.
Su ADV sono iscritto ma i miei interventi si contano sulle dita di una mano. Mi ci trovo male.

Lo scopo del forum è quello di sviluppare cultura per la nautica minore e mi pare ci siano progressi. Sempre più persone vengono a trovarci e sempre più si interessano alle nostre barche. Il blog ed il sito sono una miniera di informazioni che richiamerà persone interessate a questa tipologia di barche…francamente non credo che questo forum possa perdere la sua personalità…
Sono certo che in futuro i diari di bordo si arricchiranno…io per primo sto prendendo coraggio ma sono consapevole che le mie crociere non dureranno + di 2 gg (sarebbe già un enorme successo perché non posso imporre alla mia famiglia certe condizioni che non si sentono di affrontare).
Ho scelto la barca piccola (carrella bile) perché se anche avessi un 40 piedi le mie uscite non durerebbero più di un giorno…tanto vale…la mia voglia di vela non compromette il bilancio di un’intera famiglia…qui mi sento rappresentato…

Chiudo questo intervento confuso (scusate ma il lavoro mi sta rompendo molto) dicendo che il concetto migliore di nautica carrella bile è stato consegnato da Francesco che l’ha descritta in tutte le sue declinazioni (mi piacerebbe ritrovarlo scolpito sul sito…)
BV a tutti…


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 Oggetto del messaggio: Re: La barca per le mie esigenze
MessaggioInviato: 10/09/2010, 21:01 
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Per motivi essenzialmente di tempo, ho letto da poco il confronto sul wc sfociato in qualcosa che, a mio avviso, e' molto interessante.

Premetto che, a differenza di Joecondor, non ho una famiglia che mi segue ad occhi chiusi nella vela, ne' e' abituata a quelle parziali scomodita' che, vi confesso, io invece andrei a cercare ad ogni pie' sospinto.

Nonostante cio' mi sento abbastanza vicino al pensiero di Joe (seppur non con il suo "estremismo") .

Personalmente, pur piacendomi il mare a tutto tondo, se non avessi sempre avuto in mente il "trailer sailor" avrei fatto delle scelte diverse, forse meno costose e con il risultato di possedere una barca piu' grande.

Ho invece perseverato nella mia follia, autoalimentandomi leggendo i siti di oltreoceano e/o francesi.
Poi, nel 2008, la scoperta di questo forum e la constatazione di non essere piu' solo (@Francesco: non esistono mica tutti questi carrellatori di barche a vela in Italia!!).

Sono approdato su uno spazio (per ora solo web) dove dare/ricevere idee su come sistemare al meglio la barca sul carrello, in quali posti trovare la giusta considerazione ed accoglienza e cosi' via discorrendo.
Ho trovato molto utili i racconti di Zip, di Jo di Abuonocore cosi come di Paddy al proposito del progetto Croazia e di Francesco sull'isola d'Elba, cosi' come le ottime considerazioni di Tramp sui problemi da affrontare con le piccole barche e tanti altri suggerimenti di tutti gli altri.
Tutto cio' su questo forum (e su quello dei gommonauti) ma non su altri.
Il principio ispiratore nostro, su tutti, credo sia quello di appartenere (in modo reale o potenziale) ad una certa categoria di appassionati.

Lo concepisco come un "approccio mentale" soprattutto, valido anche per quelli che poi in realta' non carrellano: per fare un esempio, Tramp non carrella ma trovo che abbia un approccio da carrellatore (@Tramp: smentiscimi pure se lo ritieni opportuno e scusa se ti ho preso ad esempio).

Quindi la forza di questo forum e' proprio nel poter discutere di questioni che, in Italia e a differenza di paesi nauticamente piu' evoluti del nostro, sono assenti dai media, dai forum etc etc. Essere uniti, conoscersi, aiutarsi potrebbe fare la differenza.

Viceversa, i porti, i laghi, sono pieni di barche piccole (anche carrellabili) ma i cui proprietari non hanno l'approccio del carrellatore. Ebbene, in questo caso esistono diversi forum sui quali andare a scrivere di temi piu' generali di vela e, probabilmente, i pareri scambiati saranno anche piu' numerosi di quelli che si possono trovare qui.

Scrivo e penso tutto cio' perche' altrimenti corriamo il rischio di essere solo considerati come "quelli che la barca grande non se la possono permettere".

Voglio infine segnalare l'articolo "cabinato carrellabile: scelta o ripiego?" (http://www.velanet.it/users/ilpiviere/r ... .php?id=74).

Concludo (prendendo in prestito uno slogan pubblicitario) con l'auspicio che il forum rimanga il sito delle piccole barche e non solo delle barche piccole.

BV

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 Oggetto del messaggio: Re: La barca per le mie esigenze
MessaggioInviato: 10/09/2010, 22:01 
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Io invece ne ho espresso la filosofia in questo articoletto, tradotto ed ed interpretato da un articolo in inglese: http://marinaiditerraferma.blogspot.com ... ito-e.html

Ne estraggo una parte secondo me significativa:

"Si può quindi affermare, con ragionevele certezza, che il veliero carrellabile è il frutto di un compromesso, insomma una via di mezzo tra la barca a vela a chiglia e un gommone. In quanto tale esso eredita molti dei vantaggi di entrambi, ma anche alcuni dei loro svantaggi. Va aggiunto però, che il veliero carrellabile ha delle caratteristiche proprie. Uno degli aspetti più critici relativi al veliero carrellabile è stato quello di inserirlo in una categoria specifica, anche perchè per veliero carrellabile si può intendere sia la piccola deriva che il cabinato a chiglia di una certa dimensione. Forse l'elemento che può in qualche modo classificarne il "design" è proprio il rimorchio che indica inequivocabilmente se la barca è veramente carrellabile. Allo stesso tempo i rimorchi possono essere di tipologie diverse in relazione al peso della barca e al tipo di chiglia. Uno dei maggiori vantaggi del veliero carrellabile èil fatto che questo può essere trasportato da un luogo ad un altro, esempio da un lago o da un fiume fino al mare, senza che questo debba attraversare passaggi pericolosi o completamente inaccessibili, quindi rimanere sempre dov'è. Questo vantaggio ha colpito molto l'immaginazione del pubblico e specialmente in paesi come l'Australia e la Nuova Zelanda. Parlando dell'Europa il veliero carrellabile ha avuto un enorme successo in paesi come Germania, Polonia, Francia dove, non sempre, l'accesso al mare è a portata di mano e dove esistono molti laghi e corsi d'acqua navigabili. Altri fattori per cui la sua popolarità è aumentata sono stati il notevole risparmio per i costi di ormeggio e manutenzione come risultato di poter tenere la barca fuori dall'acqua nonché eventuali problemi che possono essere causati da fenomemi atmosferici di grave entità. La barca tenuta sotto un telone in cortile, o addirittura in garage è molto più protetta e sicura che in un ormeggio. Anche la stessa protezione dalla pioggia, dal sole e dalla luce è importante per la conservazione del gel-coat. Ovviamente, come qualsiasi altro compromesso ci sono alcuni svantaggi, soprattutto nello Yacht Design. Probabilmente il modo migliore per valutare un veliero carrellabile è quello di confrontare vantaggi e svantaggi e poi di trarne le dovute conclusioni, ed è quello che vi proporremo nei paragrafi successivi."

Qui non si parla solo della opportunità di spostare la barca, ma anche dei vantaggi economici che si hanno in termini di ormeggio e la filosofia del veliero carrellabile può comprendere anche questo. Se oggi voglio, o posso, usare la barca solo al lago non posso e non mi va di essere trattato con sufficienza da nessuno, sicuramente in futuro lo farò ma non vedo dove sta il problema. Aggiungo che spesso sono combattuto dal fatto che forse i 1000 euro che spendo per veleggiare al lago da aprile e ottobre li potrei investire in una crociera in Croazia. Per ora preferisco fare così, un giorno spero di poter fare anche altre cose, o ancora peggio per motivi economici o familiari sarò costretto a tenere la barca sotto casa. Certo che la filosofia del carrellatore è diversa dallo stanziale che sia al lago o al mare o che abbia una barca piccola o grande, ma io ritengo di condividerla comunque appieno perché ho la barca carrellabile, ho il carrello (temporaneamente in sostituzione), ho comunque spostato la barca più di una volta e ne ho la possibilità di farlo quando voglio.
Non mi piacciono gli estremismi, da nessuna parte vengano.


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 Oggetto del messaggio: Re: La barca per le mie esigenze
MessaggioInviato: 10/09/2010, 22:45 
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Francesco ha scritto:
Se oggi voglio, o posso, usare la barca solo al lago non posso e non mi va di essere trattato con sufficienza da nessuno ......

Proprio per questo parlavo di "approccio da carrellatore" : nessuno puo' trattare con sufficienza chi ha optato per una determinata scelta, puo' farlo invece chi interpreta questa scelta come una "rinuncia" e non e' il caso nostro (indipendentemente dalle questioni economiche con le quali, in misura minore o maggiore, combattiamo tutti quotidianamente).
Francesco ha scritto:
.....Non mi piacciono gli estremismi, da nessuna parte vengano.

Un forum dedicato alla nautica carrellabile non rappresenta secondo me una estremizzazione ma piuttosto una specializzazione e in cio' vedo quasi solamente aspetti positivi, differenziando in tal modo il forum da tanti altri spazi web piu' "generalisti" che si trovano in rete (ma forse non ti riferivi al mio intervento)

Cio' detto (anzi scritto), in ogni caso il forum resta una tua "creatura" (anche se arricchito dai contenuti che ciascuno di noi ha inserito) e quindi e' logico che tu lo gestisca dandogli il taglio che ti sembra piu' appropriato.

BV

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 Oggetto del messaggio: Re: La barca per le mie esigenze
MessaggioInviato: 11/09/2010, 10:12 
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Iscritto il: 05/11/2009, 18:02
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Non approvo il discorso che "ripiego" significhi "vorrei ma non posso", se il mio stato sociale "medio" mi permette di avere una barca piccola perché dovrei pensare di volerne una più grande? Questo è un concetto antico appartenente squisitamente al peggior capitalismo consumistico, peraltro vecchio e riscontrabile forse finché le classi sono meno agiate, che di fatto "sognano" qualsiasi cosa che sia grande, salvo poi rendersi conto della "realtà" Questo è uno degli aspetti che rendono questa società basata sul capitalismo molto più vulnerabile di un tempo e destinata alla fine. Oggi si può essere ricchi, soddisfatti e felici senza necessariamente "possedere", la società globalizzata, con tutti i suoi difetti, ha messo a disposizione di chiunque ricchezze immense, la possibilità di viaggiare e girare il mondo per esempio, che fino alla fine degli anni '80 era appannaggio solo dei ricchi è oggi a disposizione di tutti. Questo è un discorso a parte ma è basilare per fare delle considerazioni serie in un mondo, quello della vela, arroccato prepotentemente alle apparenze. Tornando al discorso del carrellare ti risposi a suo tempo nell'articolo che hai citato, per me non è fondamentale l'aspetto di "spostarsi da un luogo ad un altro" ma il problema "gestionale". L'altro giorno ho visto la foto di un bellissimo Winning Cat messo sulla spiaggia di Santa Marinella (peraltro in vendita) sopra un carrello per l'alaggio e il varo. Per me quella è una barca carrellabile e gestita come tale, in economia, perchè di dimensioni piccole, basta non c'è altro da dire e sono certo di avere ragione. Non sono io a "togliere", ma sono io ha concepire il concetto di "trailer sailor" in modo più ampio e coerente con le necessità di questa società, ugualmente legato al concetto della barca "tenuta in giardino" come quello della barca "spostata da un luogo ad una altro". Non mi vorrei ripetere ancora.

Mì, ti ci metto il link perché è proprio bella questa barca carrellabile: http://www.subito.it/winning-cat-o-farr ... 022842.htm


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 Oggetto del messaggio: Re: La barca per le mie esigenze
MessaggioInviato: 13/09/2010, 9:54 
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Non posso che condividere il pensiero di Brontolo (penultimo intervento), di Fidi e di Francesco che last but not least dice cose giustissime.

Ma devo confessare che qui, se si parla di una bulbata un po' mi infastidisce; lo si potrebbe più opportunamente fare in "banchina", ché quello è il loro posto :D :D .
Comunque, in un insieme solo a scuola c'è una frontiera definita (dentro o fuori), ben vengano i 'frontalieri' se si presentano con un sorriso, che poi è quello che cerchiamo tutti (volemose bbene!!)

A proposito di differenze, un aspetto che non mi sembra sia stato accennato:
- la barca su carrello è spesso più vicina a casa di quanto non lo sia una bulbata;
- la manutenzione, la cura, le modifiche - che non siano strettamente legate alla manovra a vela, e nemmeno tutte - si fanno spesso meglio a terra, con tempi e costi minori, efficienza maggiore. E si risparmiano chiacchere, aperitivi, buffonate che spesso nei marina finiscono per diventare l'unica ragione d'essere lì.

Intendiamoci, anche io su una bulbata ci vado, se mi invitano (con la voglia e le difficoltà che ho vado anche sui pedalò), ma mai mi è venuto in mente di acquistare qualche quintale/tonnellata di ghisa da portarmi sottopancia, se non ne posso ammazzare l'effetto "tirando una corda".

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 Oggetto del messaggio: Re: La barca per le mie esigenze
MessaggioInviato: 13/09/2010, 10:16 
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Vedo con piacere che in due giorni il dibattito si è arricchito. Segno di interesse generale.
Qualcuno dice anche di capire o condividere il mio stato d'animo.

Voglio citare alcuni passaggi:

"Il carrellare non è uno stato di fatto, è uno stato mentale" (Giovanni). Sono completamente daccordo.
Non conta se carrelli adesso oppure vuoi carrellare domani: conta se sei pronto a carrellare, se hai lo stato d'animo del vagabondo, che momentaneamente si è fermato ma che non ha un posto barca.
Ma questo comporta scelte: barca piccola, barca leggera (LEGGERA=PRIVA DI FRONZOLI).

Sottoscrivo a due mani quanto citato da Francesco
"Forse l'elemento che può in qualche modo classificarne il "design" è proprio il rimorchio che indica inequivocabilmente se la barca è veramente carrellabile. (...) La barca tenuta sotto un telone in cortile, (...)
Quale è la barca carrellabile? Quella che viene carrellata.
La filosofia è quella del risparmio economico e della mobilità che eleva la barca piccola ad imprese degne di barche ben più grandi. Se non oggi (per motivi di famiglia, di salute, di ogni genere), almeno domani.

E non è certo te, Francesco, che guardo con sufficienza; e nemmeno l'ultimo arrivato sul forum lo guardo con tale atteggiamento. Non confondere. La mia è delusione. Ma, per natura e da sempre, io sono un estremista. Se ciò non ti piace, puoi sempre censurarmi. ;)

"Tramp non carrella ma trovo che abbia un approccio da carrellatore" (Brontolo). Nessuna obiezione.

" quando il fenomeno vero è venuto (zk) ha solo portato consigli utili e preziosi saltando dai suoi 40 piedi sui mie 20 (a momenti mi fa scuffiare!! ) senza schifarsi di quanto ha trovato (il barchino piccolo)… " (Fidi).

Ben venga il tecnico, ZK, che ci regala a tutti preziosi, autorevoli e gratuiti pareri (dei quali peraltro capisco la metà della metà, giacchè il suo linguaggio lo trovo un bel po' per iniziati).

"Viceversa, i porti, i laghi, sono pieni di barche piccole (anche carrellabili) ma i cui proprietari non hanno l'approccio del carrellatore. Ebbene, in questo caso esistono diversi forum sui quali andare a scrivere di temi piu' generali di vela e, probabilmente, i pareri scambiati saranno anche piu' numerosi di quelli che si possono trovare qui." (Brontolo).

Qui sta il succo del mio discorso, che Brontolo ha capito. Tutto qui. Soltanto questo.

Perciò se un neofita chiede candidamente "che barca devo comprare?" la sola risposta possibile, a mio avviso è: "quella che più è adatta al tuo modo di intendere la barca". E chiudere.
Perchè se si entra nel discorso: misure, prestazioni, comodità; e non si cita la carrellabilità, cioè il peso, come primo requistito, ebbene, a mio avviso si è fuori da questo forum. "A fare il fenomeno con barche che stanno sempre in acqua, sarei capace anch'io" (..non è vero, ma insomma...)

Alla fine trovo fuori luogo il racconto di un trasferimento da Antibes a Palermo. Non c'entra nulla, su questo forum, è solo un vantarsi di qualcosa che altri non hanno (amicizie; relazioni; barche importanti..)
Come pure il racconto ed il filmato di una Centomiglia che alcuni di noi avrebbero voluto navigare, ma appunto, "non possumus" perchè non abbiamo la barca da regata; perchè non abbiamo equipaggio; perchè non abbiamo.
E' semplicemente di cattivo gusto, è come raccontare una cena di caviale e champagne ad una tavolata di barboni.

E qui, mi perdoni Francesco, non capisco la sua tirata: "se il mio stato sociale "medio" mi permette di avere una barca piccola perché dovrei pensare di volerne una più grande? "

Trovo difficile pensare che se qualcuno di noi potesse farlo non si regalerebbe una barca più grande. La barca da carrellare è senz'altro un ripiego. Io lo ammetto. Non ho il tempo libero ed i soldi per navigare come e quanto e con chi vorrei; allora mi arrangio, metto la famiglia su un'auto e la barca sul carrello, e questa è la mia nautica. "Andare in barca senza poterselo permettere".

"Io ho fatto cose che mi fanno invidiare da gente che ha il 40 piedi" cito approssimativamente (Limo).
Ecco, beccatevi questa, signori e dottori dei 40 piedi, legati mani e piedi in un marina in attesa della finestra di bel tempo per navigare: Noi facciamo le stesse cose che fate voi, ma con un grado di libertà in più; perchè sappiamo rinunciare al superfluo e così facendo il nostro mondo si allarga".

Viaggiare in bicicletta, non è competere con chi viaggia in SUV: è una cosa diversa, perchè è un viaggiare guardando e vedendo, e non un semplice spostarsi. Ma costa fatica.
Fare sci-alpinismo, salire con le pelli, non è un surrogato per chi non ha i soldi per pagare gli impianti: è aprirsi un mondo dove quelli con l'attacco fisso non andranno mai. E' un grado di libertà in più. Ma costa fatica.
Navigare con una barchetta in mari lontani, non è guardare le barcone e sognare" quando sarò in pensione.."; E' vivere adesso e non rinviare a tempi migliori. Con pochi soldi e molta fatica.
Questo è il senso della mia nautica.
Manifesto del Partito Delle Carrellabili.
Perdonatemi la lungaggine


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 Oggetto del messaggio: Re: La barca per le mie esigenze
MessaggioInviato: 13/09/2010, 10:45 
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Jocondor ha scritto:
[...]
Perchè se si entra nel discorso: misure, prestazioni, comodità; e non si cita la carrellabilità, cioè il peso, come primo requisito, ebbene, a mio avviso si è fuori da questo forum.
Talebano!! Non esagerare... : farà solo un sacco di fatica in più e si divertirà di meno... ;) :D
Jocondor ha scritto:
Trovo difficile pensare che se qualcuno di noi potesse farlo non si regalerebbe una barca più grande.
Io non lo farei.
Jocondor ha scritto:
La barca da carrellare è senz'altro un ripiego.
Qui non sono d'accordo
Jocondor ha scritto:
Io lo ammetto. Non ho il tempo libero ed i soldi per navigare come e quanto e con chi vorrei; allora mi arrangio, metto la famiglia su un'auto e la barca sul carrello, e questa è la mia nautica. "Andare in barca senza poterselo permettere".
Qui sì. Ma questa affermazione non mi sembra poi così legata alla precedente, anzi...
Gli "altri" la pensino pure così, anzi... sai che faccio? prima di uscire do loro una mano per rinforzare l'ormeggio...
Jocondor ha scritto:
"Io ho fatto cose che mi fanno invidiare da gente che ha il 40 piedi" cito approssimativamente (Limo).
Ecco, beccatevi questa, signori e dottori dei 40 piedi, legati mani e piedi in un marina in attesa della finestra di bel tempo per navigare: Noi facciamo le stesse cose che fate voi, ma con un grado di libertà in più; perchè sappiamo rinunciare al superfluo e così facendo il nostro mondo si allarga".
Ecco, così va mooolto meglio...
Jocondor ha scritto:
Questo è il senso della mia nautica.
Manifesto del Partito Delle Carrellabili.

Dove si firma?

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 Oggetto del messaggio: Re: La barca per le mie esigenze
MessaggioInviato: 13/09/2010, 11:06 
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Jocondor ha scritto:

E' semplicemente di cattivo gusto, è come raccontare una cena di caviale e champagne ad una tavolata di barboni.



E questa qui?


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 Oggetto del messaggio: Re: La barca per le mie esigenze
MessaggioInviato: 13/09/2010, 11:29 
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Jocondor ha scritto:
Jocondor ha scritto:
E' semplicemente di cattivo gusto, è come raccontare una cena di caviale e champagne ad una tavolata di barboni.
E questa qui?
E lo sapevo... Devo dire che volevo commentarla, ma forse non come credi tu, e forse non sarei stato capito.
Ma tutto sommato l'ho scritto sopra: la carrellabile è una scelta primaria, non un ripiego.
Insomma, è il "barboni" con cui non sono d'accordo. Per il resto lascio fare... ;) :D :D

P.s. Millemila anni... quando ero bambino il papà dei miei due amichetti di pianerottolo lavorava alla Veniero prima e alla Gondrand poi, specializzato per i viaggi in Russia. Ricordo che all'ora di merenda a casa loro si apriva un comodino (montessorianamente alla nostra portata) e ne uscivano vasetti e vasetti di caviale... Non credo possiate mai battermi in termini di quantità ingurgitate....

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