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Venerdì sono uscito, bel mare, cielo pulito 13nodi quasi Maestrale. Ho navigato fuori dalle secche. Una mano, il solent, 5.8/ 6.5kn via fino a veder scomparire il faro. Un bordo tra mille pensieri e un nuovo incontro con il mare, poi il ritorno. Barra al centro, libera senza ritenute, la barca va da sé, sbuccio una mela, qualche galletta, scendo in sotto, rispondo al telefono, guardo la barra sempre al cento, mi sono abituato a quel pilota invisibile, che complice il mare calmo, porta la barca…. Ecco i Retoni, ammaino la randa, lascio il fiocco, mi avvicino all’ingresso del fiume. Basse onde frangono al centro, non riesco a capire l’altezza, un gommone uscendo, salta spingendo verso l’alto la prua. Non calo ancora il motore, sfrutto il fiocco, la barca adesso ha bisogno di qualcuno al timone, sospinta dalle onde del mare acquista velocità, evito di averle in poppa, scendo in linea obliqua, verso i Retoni, poi un attimo di calma, allora avvio il motore e manetta su: precedo l’altra infilata di onde, che però sono piccole e non impensieriscono. All’altezza della bandiera, nel recinto militare, dove sul lato opposto vedo la barca di Nexus, calo il fiocco e mi accingo a cercare la banchina di ormeggio……Però da solo senza condividere quegli attimi resto perplesso…..per queste ferie, verso la Capraia, l'Elba, il Giglio, sarei contento d’avere qualcun altro a bordo, per scambiar due parole…..per dire bello al tramonto……
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