franco ha scritto:
Passata la domenica, passato il tempo brutto, da lunedì il cielo è azzurro, i profili delle montagne nitidi. Al mattino gli alberi lasciano il blu della notte e diventano prima viola poi rosa poi ocra, le foglie si schiariscono e friniscono leggere. Oggi e per tutta la settimana noi carrella tori di barche guardiamo questi mutamenti con più attenzione, si risveglia in noi l’appartenenza biologica al mondo. Le cascine ritagliate dai profili azzurri del cielo, poggiate sul tappeto di grano ancora verde, adesso esprimono anche un senso meteorologico che solo adesso, perché siamo in procinto di partire, riconosciamo. L’aria asciutta e fresca aggiunge al piacere di pulizia che rievoca respirandola, anche una premonizione di tempo buono. Adesso rievochiamo la sensibilità verso quella natura su cui galleggeremo. Il grande fiume ancora gonfio d’acqua, per le piogge appena passate riflette il sole della sera, le sponde diventano vermiglie e l’acqua d’oro, una caligine di polline sospeso mescola le cose, si tinge, scompare con la luce. Il cielo dondola sopra a noi mentre camminiamo, restii a richiuderci in casa per dormire. La sottile strisca di luna riga l’aria tersa, senza vapori, le stelle bucano il buio immobili indicano un tempo stabile, ecco ci accorgiamo che per capire non occorre la radio e la televisione, stiamo tornando in sintonia con l’universo. Il sentiero scuro delimitato solo dal salire delle stelle oltre l’orizzonte si mescola con pensieri astratti di ponti di navi, legni caldi sotto i piedi e i rovistare dei passi nella ghiaia assume il suono dell’acqua contro lo scafo………………. RAGAZZI TRA UNA SETTIMANA SIAMO A VENEZIA!!!!!!!!!!!!!!!!
che poesia che hai scritto--!!!