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Nel racconto forse non è ben specificato, ma noi avevamo visto le previsioni meteo nel marina alle 8: davano vento intorno ai 30 nodi in diminuzione nel corso della mattina e cielo poco nuvoloso. In realtà però, guardando verso nord est, verso la terraferma, si vedevano delle nubi nere e da quelle nascevano le mie perplessità. Il barometro era immobile dalla sera prima e quindi non lasciava presagire nulla. Siamo usciti mezz'ora dopo e non abbiamo fatto in tempo a fare un miglio che ci ha investito il neverin.
Quando siamo arrivati a Supetarska abbiamo visto un aggiornamento meteo uscito alle 8.30 che annunciava forte maestrale, ma noi eravamo già in mare e nessuno ha avuto modo di controllare il barometro in quella mezz'ora.
L'esperienza è stata utilissima e mai più - spero - in vita mia voglio trovarmi in una situazione simile. Però ho appreso alcune cose importanti: la prima è quella di controllare sempre la meteo, ma giudicare anche con il proprio metro ad occhio nudo. La seconda è che la prossima volta, se mai ci dovesse essere, non risalirò il vento alla ricerca di un ridosso , perchè contrastare il mare e il vento è davvero un'impresa, ma mi farò portare: l'Elan che è andato a sud ha fatto 20 miglia in poco più di due ore e si sono pure divertiti. Noi abbiamo faticato tantissimo e messo a repentaglio la barca. Per fortuna avevamo una Del Pardo 40...
Abbiamo saputo poi che in quella sventolata ci sono stati molti danni a barche in giro per la zona ed anche nel nostro porto d'arrivo era giunta una barca con il fiocco a brandelli. Noi abbiamo avuto solo il paranco idraulico del paterazzo che si è scaricato a causa del movimento di pompaggio che compiva l'albero tra un'onda e l'altra, ma lo abbiamo sistemato velocemente. L'altro GS con cui navigavamo di conserva ha preso invece un'onda a 3/4 al traverso e la pressione sulla ciambella salvagente ha sollevato uno dei candelieri del pulpito di poppa.
L'ho provato, ho visto che queste situazioni si possono affrontare, ma continuo a pensare che il miglior marinaio è quello che guarda la tempesta dalle vetrate del bistrot![/quote]
In realtà penso tra me e me che le barche piccole sono favorite.
Primo perché, pescando poco, si ridossano ovunque.
Poi perché, pescando nulla, leggere come sono, se anche vanno a scogli le tieni ferme con le mani, salvo che se c'è un'onda diretta che ti sbatte contro.
Infine perché, navigando a due miglia dalla costa, il tempo generale conta poco, ed il locale moltissimo.
Perciò devi fare da solo le tue valutazioni, ascoltando, certo, il bollettino, ma ragionando molto di più su ciò che vedi.
Pronto ad imboscarti alla vista delle nubi nere, bistrot o non bistrot