Siamo saltati dalla pascqua alla barca. Giovanni, non è la barca che hai visto tu in adriatico ne è la stessa gente che hai incontrato. Forse hai visto il "Gran-bleu" che gira da quelle pari. Il Grande-Zot è la prima esecuzione de progetto n.93 di Sciarelli commissionatogli da un certo Toso (oserei dire fricchettone degli anni 80) per fare charter di la dall'atlantico. La commessa prevedeva una barca stabile, spartana nell'attrezzatura, ma veloce. Costruita con forti risparmi in acciao, con alberi di legno: ha fatto storia proprio per queste caratteristiche. Ha rischiato di andar persa perche i nostri amici fricchettoni non si degnavano di dare neppure una mano di vernice sul ponte, e quando ormai coperta di chiazze rugginose non attirava più i turisti; gli animi sono andati in aceto ed è finita a Fiumicino dove piano piano i rovi se la stavano mangiando. Fortuna che anche se spartana era stata ben costruita e qunidi Saverio l'ha potruta recuperare. Immaginate quanta passione e determinazione a volerla: hanno accompagnato Saverio che arrampicandosi sui vetri dei bilanci ( ha messo in vendita la barca con cui lavorava e si è imbarcato nell'impresa) si è trasferito a Fiumicino a tagliare i rovi, smerigliare lo scafo( e qui c'è dell'eroico: pensate 16 metri di goletta passata a disco e poi riverniciata, c'è d'avere i brividi, quando a fine giornata si vede quello fatto e quello da fare. Ma adesso basta se no bisogna cambiare capitolo e poi sono andato fuori tema ma volevo precisare su qello detto da Giovanni
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