Marinai di Terraferma
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virare col cat
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Autore:  N/A5 [ 24/09/2013, 10:25 ]
Oggetto del messaggio:  Re: virare col cat

finezza

Autore:  marco54 [ 24/09/2013, 10:27 ]
Oggetto del messaggio:  Re: virare col cat

ivano ha scritto:
una cosa che mi sta sulle p.è questa"i catamarani non vanno bene di bolina" perfino marco l'ha detto


Ivano, mi sa che ti sbagli, non credo di averlo mai detto e comunque non lo penso. Immagino ti riferisca a quando, rispondendo a Jo, dicevo che secondo me sul cat e' quasi indispensabile un code 0 perché, con venti molto deboli, il fiocchetto ha una superficie troppo esigua per farlo andare decentemente. Poi, ovviamente, ci sono molti cat che di bolina non vanno neanche sotto tortura, ma in genere si tratta di barche di altre dimensioni e nate per il charter.

Per quanto riguarda la virata, mi sembra siano state dette le cose essenziali. Sottolineerei due aspetti specifici del cat. Il cat, essendo molto veloce, naviga spesso con le vele cazzate ed è frequente sbagliarsi, cioè pensare di trovarsi in bolina stretta mentre rispetto al vento reale si sta facendo, se va bene, un traverso. Da qui il rischio di iniziare la virata troppo presto.

Un'altra cosa molto importante, anche questa già detta ma su un cat e' di primaria importanza, e' quella di lascare la randa, particolare di cui spesso ci si dimentica.

Autore:  N/A5 [ 24/09/2013, 10:32 ]
Oggetto del messaggio:  Re: virare col cat

ti

Autore:  marco54 [ 24/09/2013, 10:38 ]
Oggetto del messaggio:  Re: virare col cat

ivano ha scritto:
ti è successo anche a te e? ;)
ma non passo mai sto letto :roll:


Potrei scrivere un'enciclopedia! :D
Il cat che avevo prima sì piantava come un mulo se non facevi tutto a puntino! Questo no, vira praticamente sempre. Un ruolo importante lo gioca la larghezza, poi ci sono ovviamente altri fattori.

Autore:  Tramp [ 24/09/2013, 10:42 ]
Oggetto del messaggio:  Re: virare col cat

ivano ha scritto:
finezza ti riferisci all'andatura di finezza quella che citavo prima?

Ti rispondo, ma non credo sarai contento. (ma in fondo che te frega...? :lol: )
Ho usato il termine finezza; l'ho usato nella sua propria accezione italiana, nel senso di cosa preziosa, non compresa da molti, ma tutto sommato si può sopravvivere senza tenerne conto.
L'ho anche fatto apposta, provocando, lo sapevo, questa tua domanda.
Sono invece io che mi domando che senso ha cambiare nome a due cose stra(mp)conosciute, come il flusso laminare / portanza e lo stallo / spinta. Per me, proprio nessuno. E' solo l'involgarimento semantico (se me la passi) di aspetti che meritano di conservare il proprio nome, non foss'altro perché sono sconosciuti a molti già nella sostanza; e quando questi molti ne sentono parlare o (addirittura!) decidono di domandare/domandarsi di che si tratta, magari lo fanno con i termini giusti, e - passamela ancora - magari scientifici. (bum!)
Comunque, no, non mi riferivo allo sfruttamento del flusso laminare (che, quasi fermi e in preda all'onda, non c'entra poi molto..., magari!!!) :twisted:

Autore:  N/A5 [ 24/09/2013, 10:52 ]
Oggetto del messaggio:  Re: virare col cat

purtroppo

Autore:  N/A5 [ 24/09/2013, 11:08 ]
Oggetto del messaggio:  Re: virare col cat

trap

Autore:  margutte [ 24/09/2013, 11:29 ]
Oggetto del messaggio:  Re: virare col cat

marco54 ha scritto:
ivano ha scritto:
una cosa che mi sta sulle p.è questa"i catamarani non vanno bene di bolina" perfino marco l'ha detto




Per quanto riguarda la virata, mi sembra siano state dette le cose essenziali. Sottolineerei due aspetti specifici del cat. Il cat, essendo molto veloce, naviga spesso con le vele cazzate ed è frequente sbagliarsi, cioè pensare di trovarsi in bolina stretta mentre rispetto al vento reale si sta facendo, se va bene, un traverso.


colpito e affondato :oops: spesso mi rendo conto che guardo più il panorama che le vele e mi trovo di traverso, quando sono convinto di stringere la bolina. Però non mi rassegno a montare un segnavento, sennò quando imparo. quando sono attento faccio così: continuo a stringere il vento finche fileggia, poi mollo un po', poi stringo di nuovo etc...risultato procedo a zigzag.

in quelle due occasioni quando ho ciccato le virate però, ero abbstanza teso e abbastanza attento. ho pensato potesse essere l'onda ad avere spinto indietro le prue, tanto che qualcuno mi aveva suggerito di usare le onde per virare, ma è troppo lontano dalle mie possibilità.

TRAMP: ho spiegato male: quando ho ciccato la virata e la barca è in stallo, per evitare di abbattere per cambiare mura (guarda come ti uso i termini scientifici ;) ), uso il trucco della retromarcia. a barca ferma, scontro il timone, fiocco a collo e retromarcia finché Oplà. Ma perdo un casino di acqua. Normalmente le cose vanno per il loro verso giusto senza troppe paturnie

[/quote]Da qui il rischio di iniziare la virata troppo presto.[/quote]

ma se parti dal traverso a virare, non guadagni un po' di inerzia da sfruttare nel letto del vento?

[/quote]Un'altra cosa molto importante, anche questa già detta ma su un cat e' di primaria importanza, e' quella di lascare la randa, particolare di cui spesso ci si dimentica.[/quote]

particolare che non ho mai saputo. Io la randa manco la tocco. Spiega.


confermo che il cat è più semplice da governare, prova è che io lo timono senza sapere tutta 'sta teoria
ah....a proposito.....fiocchista e randista......
un uomo solo al comando, tre bambini e una moglie attenta che non caschino in acqua. Le manovre me le devo sbrigare da solo


[/quote]Ivano, mi sa che ti sbagli, non credo di averlo mai detto e comunque non lo penso. Immagino ti riferisca a quando, rispondendo a Jo, dicevo che secondo me sul cat e' quasi indispensabile un code 0 perché, con venti molto deboli, il fiocchetto ha una superficie troppo esigua per farlo andare decentemente. [/quote]
spiega

Autore:  Tramp [ 24/09/2013, 11:33 ]
Oggetto del messaggio:  Re: virare col cat

La finezza, come la intendo io, è solo una finezza, c'è poco da cercare.
Sul piano tecnico, sono anche un po' meravigliato: sembra che il cattista sia io e non tu.
Ma cmq (premessa) su (quasi) tutte le barche, cat (credo) e derive (lo so bene), la virata in acqua liscia e vento appena presente non è un problema: si vira, se il vento è poco magari si lascia il fiocco a collo e tutto funziona, almeno se... un mucchio di se, ma li lasciamoa d altri. Diciamo che funziona.
In condizioni di onda (e vento 'vecchio'?, anche meno importante dell'onda), cominciano i problemi.
E si vira come dici tu, col fiocco a collo.
Sulle derive.
E nemmeno sempre, perché anche loro a volte si fermano.
Perché? Li sappiamo tutti, i perché.
Io (e molti altri) ne sappiamo uno in più, sembra: se viri senza mollare scotta di fiocco, questo va a collo già quando sei in fil di vento, se non addirittura un attimo prima.
E il fiocco frena; vero che porta anche dalla parte giusta, ma prima di tutto frena. E aiuta a provocare la necessità di scontrare il timone e far la manovra del parcheggio...
E quanto più i punti di scotta sono distanti dalla mezzeria, tanto più prevale il freno sulla tendenza evolutiva.
Prova, una volta, a lascare il fiocco quando è vuoto (e non serve a nulla); si fa così sempre, su tutte le barche, se appena si teme di perdere velocità.
Lascia che la barca viri sull'abbrivio (senza il freno del fiocco, che in termini di abbrivio ha già dato tutto quanto poteva dare). [Quanto sopra corrisponde esattamente, mutatis mutandis, ad evitare la tendenza ri-orziera della randa sulle nuove mure, che come dici giustissimamente tu, e marco54, deve esser lascata per lasciare che la barca completi la virata e non torni in fil di vento].
Se e quando la barca espone chiaramente (sono pochi gradi) il nuovo fianco al vento, ricazzi il fiocco con la vecchia scotta: è lì che la componente laterale sul fiocco a collo vince sicuramente (bè, con maggiore probabilità...) sulla componente longitudinale (negativa).
Se la randa è correttamente lascata (già detto) avremo un momento di sola rotazione verso le nuove mure, e forse di residuo abbrivio.
La virata è fatta.
E se non è fatta così, vuol dire che proprio non doveva essere... :lol:

Tutte queste sono solo le mie convinzioni, sia chiaro, ma con le derive sembrano funzionare. Forse funzionerebbero anche sui cat, che in quel momento hanno bisogno di maggior cura ed attenzione che non le derive...

A proposito di attenzione e cura. Ho rilevato un'altro dettaglio (ma forse volevi solo sintesi, e hai tralasciato):
Spero tu sia d'accordo che la virata si chiede, non si comanda.
O meglio, io chiedo il "Pronti a virare?" e solo alle risposte affermative di tutto l'equipaggio (compresi quelli che prendono il sole e quelli che cucinano in cabina...) io comando la virata con "Vira!"
Per non stressare l'equipaggio, sia in regata ma anche no, e solo in situazioni delicate, strette, tese (precedenze, ormeggi a vela, passaggi in bassi fondali), sono abituato a preavvertire l'equipaggio con un "Sempre pronti a virare!". A volte, figurati, addirittura chiedo un "sempre pronti a virare o ad abbattere".
Così, tanto per stare trampquillo...

Nel tempo di scrivere 'sto pappié, avete postato almeno due messaggi. Lo posto come l'ho scritto perché mi sembra utile ugualmente. Spero.

Autore:  N/A5 [ 24/09/2013, 12:27 ]
Oggetto del messaggio:  Re: virare col cat

il segna vento per me è una cosa indispensabile,

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