La finezza, come la intendo io, è solo una finezza, c'è poco da cercare.
Sul piano tecnico, sono anche un po' meravigliato: sembra che il cattista sia io e non tu.
Ma cmq (premessa) su (quasi) tutte le barche, cat (credo) e derive (lo so bene), la virata in acqua liscia e vento appena presente non è un problema: si vira, se il vento è poco magari si lascia il fiocco a collo e tutto funziona, almeno se... un mucchio di se, ma li lasciamoa d altri. Diciamo che funziona.
In condizioni di onda (e vento 'vecchio'?, anche meno importante dell'onda), cominciano i problemi.
E si vira come dici tu, col fiocco a collo.
Sulle derive.
E nemmeno sempre, perché anche loro a volte si fermano.
Perché? Li sappiamo tutti, i perché.
Io (e molti altri) ne sappiamo uno in più, sembra: se viri senza mollare scotta di fiocco, questo va a collo già quando sei in fil di vento, se non addirittura un attimo prima.
E il fiocco frena; vero che porta anche dalla parte giusta, ma prima di tutto frena. E aiuta a provocare la necessità di scontrare il timone e far la manovra del parcheggio...
E quanto più i punti di scotta sono distanti dalla mezzeria, tanto più prevale il freno sulla tendenza evolutiva.
Prova, una volta, a lascare il fiocco quando è vuoto (e non serve a nulla); si fa così sempre, su tutte le barche, se appena si teme di perdere velocità.
Lascia che la barca viri sull'abbrivio (senza il freno del fiocco, che in termini di abbrivio ha già dato tutto quanto poteva dare). [Quanto sopra corrisponde esattamente,
mutatis mutandis, ad evitare la tendenza ri-orziera della randa sulle nuove mure, che come dici giustissimamente tu, e marco54, deve esser lascata per lasciare che la barca completi la virata e non torni in fil di vento].
Se e quando la barca espone chiaramente (sono pochi gradi) il nuovo fianco al vento, ricazzi il fiocco con la vecchia scotta: è lì che la componente laterale sul fiocco a collo vince sicuramente (bè, con maggiore probabilità...) sulla componente longitudinale (negativa).
Se la randa è correttamente lascata (già detto) avremo un momento di sola rotazione verso le nuove mure, e forse di residuo abbrivio.
La virata è fatta.
E se non è fatta così, vuol dire che proprio non doveva essere...
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caxxo, come un libro stampato. E dirlo prima? Ora che me lo avete spiegato mi è anche chiaro l'errore e ragionandoci è proprio una roba da pivelli. In genere io la randa manco la tocco, decido di virare, avviso l'equipaggio della mia intenzione, il quale normalmente mi guarda e si domanda che cavolo gliene frega a loro e se avranno ancora ombra sulle nuova mura, poi butto il timone, aspetto che il fiocco a collo porti la prua di là e solo allora riorganizzo le scotte di prua e riporto il timone all'orza finché mi sembra giusto.
- mi compiaccio della qualità del Tiki, perché in fine dei conti le virate che ho sbagliato sono nel palmo di una mano.
Il tiki ha scafi a banana come l'Hobbie, (non ho capito se uguali o simmetrici) niente derive, ma chiglie longitudinali (profilo a V)
Il code0......vabbè ne riparliamo più avanti, adesso vado a vedere su wikipedia cos'è, ma dubito che mia moglie....
comunque il tiki non ha esattamente un fazzoletto a prua...
ora che questa l'abbiamo aggiustata qualcuno mi spiega come si usa il carrello della randa?