Tramp ha scritto:
Jocondor ha scritto:
Poggiare si, sempre, anche per ripartire subito in velocità; lascare non è necessario, salvo appunto rari casi.
Suggerisco di (ri?)pensarci:
- poggiare dopo una virata, si intende poggiare oltre la bolina, va benissimo, ovviamente, se serve;
- non lascare randa mi perplime non poco:
a) se poggi, l'angolo del vento sulla randa aumenta dello stesso angolo, e probabilmente fa stallare la randa (e la componente laterale aumenta mentre la componente per avanti diminuisce). Perché quindi non lascare?
b) lascare la randa esalta l'azione poggera del fiocco; se va bene si può anche dar meno barra e farsi portare alla poggia (quasi) solo dal fiocco. Perché quindi non lascare?
c) ma prima ancora: la virata inizia su un certo apparente e finisce , a barca comunque rallentata, su un altro apparente, più largo e comunque sporco causa la virata stessa; quindi hai la randa troppo cazzata. Perché non lascare?
In tutti e tre i casi, potresti rispondermi che le cose vanno così rapide, che tutto si risolverebbe in lascare e ricazzare subito.
Cioè una bella pompata!! No?
E, poiché al solito nello scrivere ho il mio tono assertivo, chiarisco una volta di più che mi piacerebbe avere le opinioni di altri.
Perchè non lascare?
Perché lascare è un lavoro in più del povero timoniere-randista,

mentre l'equipaggio legge, chiacchiera e dorme, e non è necessario farlo, giacché non siamo in regata.
Basta non avere fretta. Basta, a patto che il fiocco sia già passato, cioè che la manovra con i timoni sia stata energica e rapida quanto basta a non fermare la barca nell'angolo controvento.
Poggiando senza lascare, la randa non stalla; la barca però rallenta molto, quindi non passi da apparente ad altro apparente , ma da apparente, stretto, al vento reale, quindi devi "strapoggiare" ; poi, e non tanto poi, la barca accelera di nuovo e l'apparente ti permette di orzare, senza aver toccato le vele, stringendo la bolina quanto un monocarena normale, come angolo, ma molto di più come velocità.
Eccezione solo rispetto alle barche grandi da regata, con equipaggio allenato e che lavora all'unisono, che stringono di più, cioè una sola barca fra tutte quelle incontrate lungo 900 miglia di rotta
