Marinai di Terraferma

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 Oggetto del messaggio: Re: appunti di meteo
MessaggioInviato: 12/12/2011, 7:43 
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Francesco ha scritto:
Ho messo il link nell'articoletto che avevo fatto ieri. Andrebbe aperta una sezione apposta? :?

Per me, sì..

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 Oggetto del messaggio: Re: appunti di meteo
MessaggioInviato: 12/12/2011, 14:05 
Ho visto solo ora ma non ho letto. Si credo che sul Meteo ci sia molto da dire... anche per me sarebbe opportuno raccogliere in apposita sezione per non disperdere info...


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 Oggetto del messaggio: Re: appunti di meteo
MessaggioInviato: 12/12/2011, 15:10 
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Iscritto il: 05/11/2009, 18:02
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La chiamerò proprio come Margutte "Appunti meteo"! ;)


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 Oggetto del messaggio: Re: appunti di meteo
MessaggioInviato: 12/12/2011, 15:59 
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Iscritto il: 16/02/2010, 15:13
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- se un temporale (non uragano, se no non ero qui con la domanda) è in formazione (succhia) io vedo bene che me ne devo allontanare.
Quando un temporale è in formazione è forse la parte meno pericolosa è ed è ormai molto facile riconoscerlo: la classica incudine. ciuccia comunque in maniera spaventevole e può non essere agevole andarsene. Considera che all'interno del nembo ci sono pezzi di ghiaccio in sospensione grandi come comò. L'uragano è per definizione un ciclone tropicale e è anche una definizione di forza del vento. significa che un forte temporale estivo, o addirittura una microcella può raggiungere forza di uragano
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- quando "lui" invece soffia, magari soffia forte, che strada devo prendere?
quando lui soffia è quello che ti dicevo nella precedente risposta. Il nembo è ormai maturo e comincia a scaricare verso il basso tutta la potenza che ha accumulato nelle ore precedenti. La direzione dello windshear non è nè prevedibile nè quantificabile. In casi eccezionali può addirittura alimentare un altro nembo a causa nel calore latente di vaporizzazione o generare addirittura una tromba marina. Diciamo che se sei sotto ormai c'è poco da fare o da prevedere. secco di vele, tutto rizzato, cerata e cognac

- il soffio verso il basso si spande sull'acqua, e appena comincia a spandersi, per la legge di Coriolis, devia a destra (mi sto quasi rispondendo da solo.. )
in realtà coriolis in questo caso non c'entra, ma c'entra lo windshear. anche la termica, la bolla che sale verso l'alto gira, ma nessuno ha mai capito da cosa dipenda il verso, se orario o anti. Fai un esperimento. In estate se batte il sole forte e se ci sono condizioni giuste (bassa pressione, gradiente termico verticale etc.), prepara un mucchio di fieno, prendi un ombrellone, un paio di birre fresche e mettiti ad aspettare. Probabilmente si genererà un dustdevil. In pratica un uragano in miniatura. A causa del calore c'è un brusco abbattimento della pressione, che richiama aria da tutto attorno e si crea un piccolissimo tornado. vedrai che non gira mai nello stesso senso.
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- attorno al centro si forma quindi un anticiclone? O sbaglio?
sbagli. l'anticiclone è un fenomeno di metereologia, noi parliamo di aerologia

- ma soprattutto, lui dove va? E' prevedibile la sua rotta? (Mediterraneo, Tirreno Centro-settentrionale)
il temporale convettivo o da calore non se ne va da nessuna parte. e' un fenomeno locale di pochi minuti. Può darsi che alimenti altri nembi, ma ripeto la previsione è davvero impossibile. diciamo che normalmente le raffiche più importanti sono sul lato sinistro. Quindi se un nembo è a ovest , avrebbe più senso cercare di evitarlo a nord.

- e quindi: che mure e che andatura è meglio tenere per "scansarsi"?
vedi sopra
Non mi sembra poi così peregrino saperlo...
certo che no, ma abbiamo messo forse un po' troppa carne al fuoco, corriolis, buy-ballot...soprattutto stiamo confodendo le carte.
un conto è parlare di un temporale estivo, da calore o convettivo, che può degenerare in tempeste con forza da uragano o addirittura in tromba marina, come risolversi con una sciacquata e quattro sventolate. Un altro e parlare di una perturbazione che si avvicina. Allora ha senso parlare di semicerchio maneggevole e pericoloso, e di come fare per evitarla perché il vento che viene generato è influenzato nel suo verso e senso da Coriolis e anche al suo interno, si possono generare nembi, causati però dal fronte freddo e non da fenomeni convettivi
Una cosa è parlare di meteorologia locale: le brezze, i temporali convettivi, fenomeni influenzati da fattori come l'orografia, l'esposizione l'umidità dell'aria e del suolo.
Un'altra è parlare di fronti e di perturbazioni.
Occhio a non confonderci.


sono orgoglione di tenere a battesimo la nuova sezione :ugeek: . Pensare che avevo cominciato a scrivere perché non mi passava più e avevo preso spunto dall'articolo in copertina


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 Oggetto del messaggio: Re: appunti di meteo
MessaggioInviato: 12/12/2011, 16:18 
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Grazie Margutte.
Un Po' di risposte me le hai comunque date; sapevo di aver deviato dal filone principale... ma sai Coriolis è fissato, quando vede che una cosa si avvia, fa di tutto per tirarla da una parte... :lol:

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 Oggetto del messaggio: Re: appunti di meteo
MessaggioInviato: 24/12/2011, 10:36 
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Un interrogativo al quale non ho mai avuto risposta chiara:

- Un minimo di pressione attira masse di aria dalle zone circostanti, e quindi attira i fronti perturbati,

oppure

- Masse di aria fredda in transito scavano minimi di pressione, in cui si invorticano?

E poi alla fine: aria calda = aria leggera = bassa pressione: vero o falso?

E allora perché con le basse pressioni viene freddo (anche d'estate) e nevica?

Chi mi illumina?


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 Oggetto del messaggio: Re: appunti di meteo
MessaggioInviato: 29/12/2011, 8:01 
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Località: un romano tornato al mare!
Jocondor ha scritto:
Un interrogativo al quale non ho mai avuto risposta chiara:
- Un minimo di pressione attira masse di aria dalle zone circostanti, e quindi attira i fronti perturbati,
oppure
- Masse di aria fredda in transito scavano minimi di pressione, in cui si invorticano?

Alle prime due domande, passo...
Jocondor ha scritto:
E poi alla fine: aria calda = aria leggera = bassa pressione: vero o falso?
E allora perché con le basse pressioni viene freddo (anche d'estate) e nevica?
Chi mi illumina?


Qui ci provo, ho aspettato quelli bravi ma non si fanno vedere...
Il che significa anche che la mia risposta può esser presa al massimo come una provocazione a correggere/rmi :D

Sì, aria calda --> bassa pressione
Immagine
- e in superficie il vuoto relativo richiama aria in orizzontale per livellare;
- mr. Coriolis ci mette del suo e nel nostro emisfero si forma un ciclone (antiorario); sarebbe a dire che l'aria che va a colmare il minimo, muovendosi non si dirige direttamente verso il centro del ciclone ma viene deviata verso destra (da cui il nome) e si muove tangenzialmente, come guardinga ("che vuole 'sto vuoto da me, adesso? varrà la pena di occupare quel posticino?"); prima o poi si convince, e va a colmare il minimo, con un movimento quasi perpendicolare del flusso rispetto alla sua direzione; come dire che l'aria, che va per tangente, si sposta anche lateralmente attirata dal vuoto relativo creato sul minimo. (non l'avevo mai spiegata così, ma se regge mi do il nobel da solo... e vado a far ridere a Zelig )
- il ciclone prima o poi "colma" la bassa.
Questo se il fenomeno è locale, diciamo "fermo".
Ed è anche lo schema del fenomeno brezza.

La cosa si complica quando una bassa è in moto; il mio modello personale è molto "tirrenico" e funziona così nei casi di perturbazioni atlantiche, preponderanti per frequenza in primavera e autunno, con qualche apparizione all’inizio e alla fine dell’estate:
- un ciclone si muove da W verso E, orizzontalmente, ad una determinata latitudine x;
- l'Italia peninsulare è orientata NW --> SE; tu osservi da una latitudine y, che può essere = x, o maggiore, o minore (Lapalisse...); nel prima caso la perturbazione ti investe in pieno, nel secondo ti passa 'bassa' o 'sotto'; nel terzo ti passa 'alta' o 'sopra';
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- prendiamo il primo caso: il primo flusso dichiarato che avverti è da SE (tangente), ed è Scirocco: è umido e relativamente caldo, più o meno sporco in relazione all'estensione del raggio della perturbazione; può piovere un po', ma raramente sraffica forte; si tratta di un bell'avviso, spesso morbido e 'portante'; è il momento di pianificare un riparo, non proprio di partire se non vuoi soffrirtela proprio tutta, con quel che viene dopo;
- il secondo flusso, col progredire del ciclone verso W, proviene da SW (libeccio); è uno dei due momenti 'forti': il mare monta, il vento aumenta, piove spesso e anche forte, la navigazione è dura ma chiara; il vento e le onde provengono dalla stessa direzione o quasi; se lo scirocco è durato fino ad alzare il suo mare, c’è un sensibile scarto col mare; se stai andando a NW (costiera) hai mare in poppa e vento al traverso, una bellezza per correre ma impegnativa e ‘tesa’ per quello che ti aspetta: quanto durerà? arriverò prima che giri e monti anche il mare?; se vai a SE è dura (ma perché ci vai?): bolina e mare di prua finche non monta e gira, poi gli stessi interrogativi;
- segue una fase di relativa calma: i fenomeni diminuiscono di intensità, sei nell’occhio del ciclone, se hai tenuto finora e hai scansato eventuali temporali connessi con un minimo profondo, è il momento di piantarla perché seguirà…
- la maestralata (NW), spesso pulita (tempo a schiarire, anche secco, aria veloce, navigazione dura col mare vecchio da Libeccio, e anche dopo se stai andando a NW, quando anche il mare si mette da prua; se la perturbazione è profonda, da Maestro arriva ancora una prima sub fase di aria sporca, rafficata e spesso bagnata, forse la peggiore da navigare;
- in quarta fase sai almeno che sta passando: gira a NE, può essere forte ma a calare, ecco spesso il sole deciso, raramente sraffica a lungo…

Bene, se hai letto fin qui, non ti resta che osservare che:
- se “lei” passa relativamente alta, ti è risparmiata la prima fase, l’aria arriva subito da Libeccio, e si spera che te ne resti a casa, per non prenderne solo il peggio;
- se passa bassa, arriva prima da Scirocco-levante, poi forse un po’ di Maestro, poi… tutto finisce (è quello che è successo nei giorni scorsi, col Sud sott’acqua e bel tempo al Nord).
Come funziona in Adriatico? Non ci ho mai navigato (solo d’estate, con brezza e verso le Jonie, ma è un’altra storia).
Quello che vedo, sotto perturbazione atlantica, è che dagli Appennini si sposta verso Est e scarica sotto forma di temporali, e/o nevicate, l’acqua accumulata e raffreddata in discesa dopo lo scavalco; succede anche d’estate, quando di pomeriggio l’appuntamento col temporale sembra fisso; i riminesi se ne vanno a prepararsi per la notte brava… a loro che je frega? (*)
Questo è quello che so, o che credo di sapere…

Come disse un certo Lui: “se sbaglio, mi corrigerete…”

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