Marinai di Terraferma

Una storia d'amore con il mare
(Ovvero: una strana medicina per la crisi di mezz'età)

autore: Ugo Conti
(221 pagine – Mursia – € 17,00)

"La paura è l'agghiacciante fantasma dell'attesa, mai la compagna dell'azione"
- Ugo Conti.

Ugo Conti è un giovane italiano che abbandona l'Italia, deluso da raccomandazioni e nepotismo. Con la sua compagna di vita, Isabella, attraversa l'oceano su di una nave alla volta degli Stati Uniti. Sembra una storia di comune di attualità. Ma non è né comune né di attualità.

Siamo negli anni sessanta, in piena epoca di grande fermento politico e culturale, gli anni della contestazione. Quei due ragazzi sognano una frontiera lontana e selvaggia e per questo si recano in California, luogo dove si stavano creando i sogni del nostro tempo. Il crogiuolo delle idee e delle avanguardie di un'intera epoca.
Con un pulmino Volkswagen Ugo e Isabella se ne vanno in giro, oltrepassando la frontiera col Messico. Romperanno il guscio della loro esistenza provando l'esperienza della fragilità e della scoperta di fronte ad un mondo nuovo. Come l'aragosta che abbandona il proprio guscio perché le sue esigenze di crescita non consentono di restare all'interno del vecchio...
Così quando Ugo e Isabella sembrano giunti ad un punto morto della loro esistenza, decidono si averne abbastanza di California:
- che ne dici di un cambiamento totale? Lasciamo perdere tutto, vendiamo la casa, ci compriamo una barca e andiamo a fare il giro del mondo!
Isabella non si fa cogliere impreparata, anzi subito rilancia:
- D'accordo, quando si parte?
...

Ugo Conti, in viaggio intorno al mondo, nel 1974, tra le isole del Pacifico, incontrerà il suo “mito vivente”, Bernard Moitessier, il quale anni prima aveva alimentato il suo desiderio di movimento e il suo spirito irrequieto con il libro “Un vagabondo nei mari del sud”.
Da quest'incontro e dalla prima battuta di caccia agli squali tra le barriere coralline, nascerà un'amicizia duratura che porterà Ugo e Bernard ad incontrarsi regolarmente negli snodi più significativi delle vite di entrambi. Sarà proprio Moitessier a porre l'imprimatur – Sì, penso proprio che ce la farai! - sulla proposta bislacca di Ugo, qualche anno dopo il ritorno dal giro del mondo a bordo di Phobos: attraversare l'oceano in solitario per raggiungere l'atollo di Suvarow, per staccare la spina e ritrovare se stessi; questo già basterebbe alla maggior parte delle persone di buon spirito avventuroso.
Ma Ugo non vuole fare questa traversata su di una normale barca a vela, bensì su un gommone a vela, progettato e costruito dal Conti ingegnere.

Ugo Conti compirà questo viaggio in solitario verso occidente, sul gommone a vela da lui progettato e costruito, partendo dalla California ed approdando a Hilo, nelle isole Hawaii; al suo arrivo il gommone era stato mezzo mangiato dai pesci!
Al giornalista che gli avrebbe chiesto il perché di questo viaggio così pericoloso, lui risponderà:
- ho avuto la crisi di mezz'età!

http://dinghymirror.blogspot.com/2011/10/una-storia-damore-con-il-mare.html