“Pance lisce”, letto, letto 2 volte, una po' per essere sicuro di non essermi perso qualcosa, poi perchè la tua scrittura è non solo piacevole, ti porta a navigare senza fatica stando in pantofole quando non è più possibile farlo o quasi, un bel vantaggio. Il personaggio che mi ha incuriosito di più è “Buccia”, con lui in Grecia partirei subito anche se il rischio di pernottamento sotto le stelle con un profumo di donna nell'aria, credo sia sempre dietro l'angolo.
A proposito se si può: Maruzza è ancora navigante ?
Il tuo percorso raccontato nel libro mi ha catturato perchè nel tempo è stato un pò simile al mio, una morosa innamorata e avventurosa, canoa intorno a Baska, Pago, Dubrovnik osando un po' alla volta, montagna, tanta montagna alla ricerca anche di una buona forma fisica, un pò di vela, poi i bimbi e la volontà di viaggiare a contatto con la natura, semplice e insieme che non sia estremo per viverlo anche con loro fin da piccoli anche se con qualche timore. Non so se diventeranno dei marinai, ma sono sicuro che vivere le esperienze che avete vissuto insieme crei con loro un legame forte, speciale e privilegiato.
Nel libro si percepisce bene il contesto non semplice della ristrutturazione sia della casa che della barca, con prove che richiedono coraggio e fatica, alle volte delusioni per qualche inesperienza.
Un libro sincero dove passa tutto senza tanti filtri per addolcire le situazioni anche negative e difficili.
A proposito, al confine Croato quale altro valico hai trovato quando ti hanno bloccato per passare e andare a Fiume ?
“Due o tre giorni al massimo tre ...” qui ho capito che Per Violanda la lettura del 777 è una lettura pericolosa, non lasciarglielo troppo tra le mani

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Il giorno più lungo: è stato davvero troppo lungo non perchè sia scritto male anzi cattura ... ma lì hai davvero rischiato troppo, c'è stato qualcosa che non doveva succedere e il perchè non te lo voglio ripetere, l'hai descritto bene tu stesso nel racconto parlando ripetutamente delle attenzioni sui figli con le loro esigenze.
Una cosa che mi rimasta misteriosa è il motivo per cui non hai seguito il consiglio del tizio di “Ula Neverin” che ti diceva di risalire su Lussino dall'altra parte sotto costa. Era troppo esposta ?
A motore non riuscivi lentamente ad arrivare almeno a Lussino ? L'attraversamento in mare aperto su Sansego mi è stato davvero incomprensibile. Anche cercare un rifugio intorno a Ilovik era possibile. Credo che la carenza di viveri e il desiderio di un rapido rientro abbia purtroppo prevalso. Intendiamoci, io stesso ho poco da insegnare, ne ho fatti di sbagli sulla mia pelle, ma sugli altri è facile speculare stando davanti una tastiera, non volermene. Però vorrei capire meglio, mi sarebbe anche utile se dovessi trovarmi con la bora sul naso a Ilovik .
Ora il libro l'ho consegnato a mio figlio, che dice di essere dislessico e non vuole mai leggere niente. Se dovesse leggere tutto Pance Lisce sarebbe una bella conquista per entrambi.
Credo che un sottile odore di birra e di fumo dovrebbe catturarlo

, questo aspetto nel libro lo trovo un po' ostentato, questo mi piace un po' meno, ma ti devi prendere tutto, mica solo i complimenti.
Se ti va potresti postare qualche foto inerente il tuo libro qui nel forum.
Scrivi, scrivi ancora anche di montagna, ti vedo ancora correre solitario e agile come un camoscio sotto la luna da un rifugio all'altro: magnifico !