Marinai di Terraferma

Ora, io come sapete sono un novizio in fatto di barche a vela, e pertanto fio ad oggi, ho navigato "A Vista" e soprattutto ho cercato di fare esperienza in barca solo a sensazioni, senza teoria o quasi.
A questo punto penso sia arrivato il momento di chiarirmi i dubbi che ho.

Partiamo dai dati di un GPS, trovo un posto che mi piace e traccio ( ) la rotta per raggiungerlo. Se vado a motore (e io posso ) non ho problemi, seguo la bussola e più o meno arrivo in zona, poi mi aggiusto (ovviamente parlo di rotte piuttosto brevi e non traversate oceaniche). Ma a vela, se ho c..lo, mi trovo il vento al traverso e seguo la rotta bella dritta, ma se devo fare bolina, come mi comporto per seguire la rotta?

Forse ho detto un sacco di ca....te, ma come detto all'inizio ho molti dubbi.

Lore, perdonami, ma invece di risponderti mi viene da chiederti di risponderti da solo.
Hai un aggeggio in mano che ti dà il punto nave in continuo. Ti sembra un problema vero?
Troppo facile... su, su...

Di bolina poniamo che l'obiettivo sia a 0°N.
Farai rotta per 45° per quanto tempo ritieni corretto e quindi per 315°, alternando le due rotte prima o poi incontrerai l'obiettivo.
Oppure, conoscendo la distanza dall'obiettivo e sapendo che l'angolo che mantieni rispetto ad esso è 45° puoi calcolare la lunghezza di un singolo bordo, completato questo non dovrai far altro che virare e raggiungere l'obiettivo.

Entrambi i discorsi valgono anche per rotte che non siano perfettamente al vento, salvo che, essendo un bordo migliore (buono) rispetto all'altro sarà utile privilegiarlo.
Privilegio che vale ancora di più considerando anche la meteo, e la naturale rotazione del vento in regime di brezza. Banalmente andando in Capriaia da San Vincenzo con brezza la mattina proveniente da ponente converrà, dopo un bordo verso NO virare e sfruttare la rotazione oraria del vento che ci darà buono sul bordo verso SO che man mano diventerà verso O.

Io io rispondo!!! Io io lo so!!!
Allora...in ordine perfetto(tu sei già salito in barca ed hai staccato la corrente):
-accendere il gps
-nel frattempo che il gps riceve i satelliti.....estrarre dal frigor una birretta fresca e sorseggiarla
-aprire le carte sul tavolo (non del carteggio)
-ora appoggiare il tutto sul tavolo, birra gps e magari due patatine/salatini
-puntare con le freccette il posto ove si vuole arrivare....e premere "GOTO"
-risorseggiare birra ed uscire dal posto barca
-leggere le ore previste per arrivare....sospiro e sorseggio di birra
-ora che sei fuori dal porto, leggermente sconsolato per le infinite ore di viaggio, metti la prua al vento ed issa la randa
-ora poggia e prendi circa la direzione che ti indica il gps
-spegni il motore, dai il timone alla moglie, apri il fiocco e mettilo a segno
-ora che sei affaticato apri la seconda birra ed accenditi pure una sigarettina
-siccome hai il gps fisso portati in pozzetto iphone e controlla la rotta che sia libera da pericoli per la navigazione
-il tuo gps ha un'allarme se esci di 200mt dalla rotta a dx o a sx....toglilo
-ora cominci a rilassarti
-ora che sei rilassato e la moglie si è messa la crema protettiva potresti valutare la direzione del vento e calcolare giocando, o meno, quale andatura ti conviene assumere
-come dicevi tu se hai il vento giusto che ti porta non devi mai virare, altrimenti borderai fino a quando non arrivi
-nel frattempo se la fame è cresciuta ci vorrebbe qualcuno che prepari qualche snack salato

penso di aver detto tutto

Limo sei un grande..... in effetti è quello che ho fatto fino ad ora.....

Grazie, come previsto mi sono fatto un sacco di seghe mentali, mentre come dice Tramp la cosa è più semplice a farsi che a domandare...

P.s. comunque di domande sceme ne ho altre ma mi vergogno a farle.....

dille a me!!! Dimmi tutto io ti ascolto

Grande Limo. Qui c'è davvero tutto!

Adesso c'è il Gps e bisogna solo stare attenti a non finire in secca
Prima c'era il Loran che capitava di veder segnare tutti 8888888 se andavi fuori stazione
E prima ancora c'era la bussola magnetica e facendo come suggerisce Paddy dopo un po' di ore
capitava di arrivare in porto e chiedere dove eri finito (effetti vari, calcoli empirici, ecc.)