Eccola qui, finalmente pronta al varo.
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È passato un mese dall’acquisto durante il quale ho fatto pochino rispetto a quello che avrei voluto.
Ho rinfrescato il colore rosso delle strisce (lavoro scadente… il nastro preso in offerta nei cestoni, da prima non voleva saperne di stare attaccato, poi ha risucchiato un po’ di vernice lasciando i bordi maldefiniti che ho cercato di ripassare con straccetto e solvente a vernice fresca, e infine, lo stesso nastro scadente che non stava attaccato non si staccava più e mi ha lasciato colla ovunque che è venuta via solo con il mitico O.d.G.).
ho dato due o tre stuccatine e resinate qua e la, più che altro estetiche, ho controllato tutte le piastre, dati, controdadi ecc ed ho sostituito viti e dadi che non mi convincevano.
Il lavoro sull’albero è quello che si vede meno ma che ha richiesto un po’ di tempo: l’albero era davvero tenuto male con bozzelli in ogni dove avvitati con le prime viti che capitavano, normalmente quelle autofilettanti per legno tutte arrugginite, un po’ con taglio a cacciavite, un po’ a croce, alcune a brugola e alcune esagonali. le crocette avvitate un po’ con gallette un po’ con vite e dadi, alcune M4 alcune M5…
In testa d’albero un orrore, piastrine e contropiastrine in lamieraccia arrugginita che tenevano le luci di via; alcuni rivetti strappati, i bozzelli delle drizze completamente ossidati e altro…
Con pazienza e amore ho sostituito tutta la viteria con viti in inox a testa bombata che stanno anche benino a vedersi, ho smontato e revisionato tutti i bozzelli, sostituendo i perni dove necessario, ho rimpiazzato tutti i rivetti ed ho passato un lubrificante spray al silicone nell’inferitura della randa.
Va beh, però adesso è ora di metterla in acqua!
Chiamo il cantiere confinante con me dal quale mi son sempre servito e, incredibile!, una fila di storie per farmi varare la barca! Devo sentire in ufficio, adesso verifico… verifica verifica! Intanto ho agganciato la barca e l’ho portata in un altro cantiere. Ma pensa te!
Comunque, metto in acqua, accendo il fuoribordo, verifico di avere acqua e che nessuno si accingesse a manovrare, mi stacco dal pontile, metto la prua verso l’uscita e mooo mooo mooo….
Motore fermo e barca spinta contro le altre dalla frizzante brezza da una decina di nodi che c’era…
Fortuna che tra parabordi e abili mosse stile ninja ho salvato la mia barca e quella degli altri…
Mi ormeggio in seconda fila e inizio le verifiche, c’è benzina, non c’è, corrente? Cavetti e cavettini? Boh… sembra che non arrivi benzina. No, non arriva proprio benzina.
Come possibile? Ho provato tutto a casa. Ah no! A casa ho usato un altro serbatoio e un'altra tubatura…
Guarda la pompetta che è integra, non trafila aria, gli innesti sono liberi, togli gli innesti e metti il tubo direttamente a pescare dal serbatoio e ancora niente.
Riguardo un po’ sospettoso la pompetta ma è tutto in ordine… però quella fascetta lì… perché è così? Sembra quasi sia stata smontata… mmm… è stata smontata? Se chi la smontata è lo stesso delle viti per il legno nell’albero vedrai che ha rimontato la pallina al contrario…
Inverti i tubi, fai puntare la freccia verso il serbatoio invece che verso il motore.
Tre pompate e al secondo strappo il motore parte…
Lezione imparata… non si finisce mai di controllare, nemmeno le cose ovvie…
Comunque chi se ne frega!!! È partito!!! Via!!!! Alla spericolata velocità di un paio di nodi (ma quanto va piano!!!) mi dirigo verso lo scivolo di casa e mi godo la mia barchettina… che bella…
Fatico un po’ a manovrare perché fuoribordo e timone assieme si danno fastidio con scie e turbolenze reciproche ed è piuttosto innaturale e stancante tenere due mani su due timoni e stare girato verso prua vedendo… la prua! Perché appena dai un filo di gas la barca si appoppa.
Decido di levare il timone e di andare solo con il fuoribordo e non mi sono trovato male.
Nelle prossime uscite farò un po’ di esperimenti ma credo sia la configurazione corretta quando si va a motore.
Vado a 1/3 di gas, il limite per far star giù la prua e vedere davanti e continuo sereno.
Arrivo a casa, il carrello artigianale è già in acqua, sbaglio manovra, potrei ancora starci ma sono un po’ lungo e non ho fretta quindi faccio un bel 360° largo, mi metto sottovento parallelo al pontile e arrivo abbriviato giusto giusto sul carrello.
Lego e recupero con l’argano e Kon Tiki si siede comoda comoda e bella precisa nel suo invaso che andrà sicuramente migliorato ma pensavo fosse molto peggio.
L’argano che ha un motore trifase ma che va a 220 con condensatori, nel momento di massima ripidità fa un po’ fatica. Nessun problema, gli riporterò il 380 originale che per pigrizia avevo deciso di non utilizzare per non tirare la linea attraverso il giardino.
Credo che per il momento andrò di prolunga e poi in autunno interrerò il cavo.
Comunque adesso Kon Tiki è a dimora, posso riposare…
Però son le 15:30… mi cognato è in zona… “ti va di presentare l’albero per vedere se faremo fatica a metterlo?” ma si… non è poi difficile… Lo tiriamo su? Ma si… e l’albero è su! Fischia! Adesso è una barca a vela!!!
Va beh dai, birretta, per oggi abbiamo dato.
Birretta, due chiacchiere, mio cognato vuol sapere del programma “isola d’Elba” perché lui è appassionato nautico come me ma non è mai stato al mare. Sembra sia convinto, non so come faremo, lui a a 25 e io a 3 nodi, però forse faremo le vacanze assieme in barca con le rispettive famiglie. Dopo aver fantasticato lo saluto e ringrazio torno a riguardare la mia barchetta...
Va beh, il boma ce la faccio da solo… come sta bene… aspetta che attacco la scotta della randa giusto per vedere come sta.
Ah si, il wang.
Massì! Fai passare le drizze nei bozzelli e negli strozzatori…
Et-voilà! È bellissima…
Sono ormai le 19, la moglie sta rientrando dalla spesa e io devo ricivilizzare i figli che dopo un pomeriggio in autogestione in giardino sono da rimettere in sesto. Visto com’erano ho pensato all’idropulitrice, poi ho desistito.
Sistemo gli attrezzi, chiudo il cancello e do la buona notte a Kon Tiki…
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Scusate la spatafiata ma non potevo non lasciare memoria di questa giornata che, come gesti e azioni è e sarà identica a mille altre fatte e da fare, ma la prima volta è LA PRIMA VOLTA.
Questo è stato un varo “tecnico”, sabato ci sarà il varo ufficiale…
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