Gentili Colleghi di medesima passione, ben contento di salire a bordo con voi come mozzo, ancorché canuto. Spero che possiate perdonarmi la poca sinteticità nello scrivere, mio grosso difetto da sempre. Ho iniziato a navigare come velico fin dalla fine degli anni '60 nelle freddissime, ventose e cristalline acque dell'arcipelago di "La Maddalena", grazie alla professione e passione per il mare di mio Padre, su lignei Vaurien e Lighting (una sorta di prestante Vaurienone, che sicuramente alcuni di voi ricorderanno), per poi passare alla vera altura dei classe Yor, con le meravigliose regate degli anni'70 e primi '80, tarpato poi dal lavoro e dai doveri familiari. Ho mantenuto in tutti questi anni il contatto con la vela grazie ad un mio carissimo amico, armatore di splendidi "Bavaria", fino a tutt'oggi. Ecco che ho deciso anch'io, nato in quel di Viareggio ed ora terrazzano romano, di diventare armatore ma più in piccolo, ovvero di uno splendido Vaurien Gavazzi del 1968, tutto in legno, albero e boma compresi, che ho deciso di chiamare come una delle tante marine Nereidi: "Menippe". Per questo, scherzosamente, il mio amico mi considera oggi un vero armatore... "d'acqua dolce"; vedendo poi il vostro Forum nomato "Marinai di terraferma" ho subito pensato di essere dei vostri a pieno titolo. Anche perché Menippe fa bella mostra di sé su un invaso-carrello alaggio, anch'esso di legno del 1968, allo YCBE di Trevignano, sul lago di Bracciano, in attesa delle mie perigliose traversate ed audaci bordi, invero assai poco salmastri, che Menippe però sembra gradire molto e col passo di allora. Navigator cortese semplicemente perché sono un noioso appassionato di ogni cosa che abbia il sapore di "epoca", barche, auto e moto comprese... ed, ohimé lasso, libri di letteratura medievale, nonché dell'impagabile valore contrattuale di una stretta di mano ed un sorriso. Ho solo 66 anni e chissà che in futuro non possa permettermi di avere uno Sloop Sangermani, oppure uno Yawl o Ketch Sparkman e Stephens, un Cuthbertson & Cassian 37', oppure semplicemente una Goletta dei Banchi di Terranova... alla fonda in rada (e patana) a Portofino! Per ora le mie finanze mi autorizzano solo ad essere armatore di un bel Gavazzi, al medesimo costo totale di un semplice alaggio, carena e due lavoretti di un Bavaria. Come è bello sognare, soprattutto dopo aver letto tutti i libri di mare della Mursia e, perché no, di Salgari. Grazie della pazienza di aver letto fin qui, augurando Buon Vento a tutti, orzando sempre quanto leva in brezza tesa da NE, tutta la tela a riva... ed "alla via così" per NW, 1/2 quarta ad ovest, onda al mascone di tribordo che sciaborda, il trincarino sottovento ad un palmo dall'acqua, con la carena dislocante che fende e che mai batte di prua... ehm, arieccoci col sogno!!!
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