Marinai di Terraferma

Sto provando a guarire dalla malattia di voler stringere troppo la bolina. Spesso mi è capitato di avere la sensazione di stringere più degli altri, ma di essere molto meno veloce, e quindi a conti fatti più lento a risalire il vento.
Ora, grazie al nuovo fiocco con tanti bei filetti segnavento al posto giusto, ho più facilità nel valutare se mi conviene cedere qualche grado a vantaggio della velocità.
Immaginate questo:
- parto con la bolina più stretta possibile, scotta randa e scotta fiocco cazzate a ferro (non intendo sostenere che questa sia la procedura corretta per regolare andatura e vele, mi serve solo per spiegarmi e capire meglio)
- immediatamente mi accorgo che il fiocco non rende al meglio, è troppo tirato e piatto.
- decido quindi di lascare scotta fiocco una ventina di centimetri ed ecco che prende subito una bella forma rotonda e grassa e porta bene.
- ovviamente perdo i filetti interni, che mi dicono che devo cedere una decina di gradi alla bolina massima. Tra parentesi scopro anche che c'è una finestra di cinque gradi tra l'andatura che mi fa perdere i filetti interni e quella che mi fa perdere quelli esterni, la logica mi dice che l'andatura che mi conviene tenere è quella a filo di perdere quelli interni. Chiusa parentesi.
- alzo gli occhi sulla randa e mi accorgo che è piatta e tirata. Non intendo dire che è magra, a quello caso mai rimedio con tesabase e drizza. Intendo che è liscia, cioè non c'è il minimo rifiuto nemmeno nel bordo d'entrata portato dal fiocco, rifiuto che molti considerano positivo.
Mi chiedo:
a) lascio la randa liscia a farla lavorare tutta a pieno?
b) lasco scotta randa venti centimetri fino a vedere il rifiuto sul bordo d'entrata causato dal vento deviato dal lato interno del fiocco?
c) lasco scotta randa altri venti centimetri fino a portarla a pochi centimetri dal fileggiare, visto che molti sostengono che quella sia la zona dove una vela lavora meglio?
d) solo un vero log può rispondere perché la regolazione e l'andatura corrette dipendono molto dalla barca e dalle vele?

- e con la teoria del trasto, che magari principalmente serve a scarrellare sotto raffica, ma che molti sostengono anche che serva a portare il boma sopravento con le ariette, come la mettiamo?

Infine, sono molto più malato di quello che penso

consiglio a tutti "Contro la randa e altre eresie nautiche" di Tross:
sembrerebbe che il tunnel tra randa e fiocco non c'entri un bel nulla con la progressione della barca, così come bernoully e venturi non sono mai saliti su una barca.
Insomma ci hanno imbrogliato, ma qui mi serve l'intervento di un ingegnere per proseguire sul tecnico. Ne avevamo già parlato altrove, ma non so dove altrove.

Immagino tu abbia un fiocco al 100%. Ne consegue che il canale fra le due vele sia inesistente.
Ciò premesso, la tua regolazione non è univoca e non varia solo al variare dell'angolo, ma anche e sopratutto al variare dell'intensità del vento.

Più che lascare, sopratutto scotta, devi regolare il punto di scotta, così da avere la vela cazzata, ma con la forma giusta per quel vento. Difficile spiegarsi in due righe su un forum, ma a quanto mi pare di capire e supponendo le condizioni medie del tuo lago, credo che tu debba avanzare il carrello così da dare maggior grasso al fiocco in basso e avanti ed evitare lo stallo dei filetti e al contempo portarlo la scotta all'interno con un barber. Similmente per la randa, lascare base, portare sopravento il carrello e lascare scotta: randa più grassa e al contempo ben centrata. Come detto in generale.

Venturi, così come dice Margutte, a bordo sale solo se c'è una grande sovrapposizione delle due vele, ma Bernoulli nel tuo caso è a bordo e per questo devi ridurre più possibile il canale fra le due vele.

povero Daniel Bernoulli.... trasformato in un anglofono Bernoully...


ne avevamo parlato qui :Regolare il paterazzo

passando invece a rispondere a Daino...


posto che i filetti segnavento del fiocco servono a regolare il fiocco in maniera ottimale rispetto all'angolo apparente dal quale proviene il vento...
poco ti dicono sul fatto che quell'angolo scelto sia quello migliore per risalire il vento..

studiati questo post:
Polari Pajnik/Micropomo

capirai che dalla barca non e' poi cosi' facile capire quale sia il migliore angolo di bolina, perche' noi percepiamo il vento apparente e con quello non e' facile capire quale sia il migliore VMG.

Le soluzioni sono 2:
- usa un GPS, imposta il waypoint alla boa di bolina e massimizza la VMG
- misurati con calma e dedizione la polare del tuo micropomo... segnati velocita' del vento apparente o reale, angolo e velocita' della barca raggiunta... (eliminando se possibile l'effetto della corrente)
alla lunga ti costruirai una polare da cui ricavi (l'ho fatto all'inizio del primo post suggerito) l'angolo con la max VMG.

a proposito...

non hai mezze misure... venti cm.... la vela cambia forma e sostanza gia' con 2-3cm...