Marinai di Terraferma

Forum dei marinai carrellatori
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 Oggetto del messaggio: Re: 14 agosto 2015 Aiutino?
MessaggioInviato: 20/08/2015, 14:39 
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guru70 ha scritto:
non so se la catena avrebbe cambiato la velocita' di spostamento durante l'aratura..
una volta che l'ancora ara... la catena non fa gran che'...

Grazie Guru dei tuoi suggerimenti precisi,li tengo molto in considerazione.
La mia sensazione derivava da questo; Il giorno dopo tornato a casa ho preso la catena in mano e ho provato a trascinarla sull'erba del giardino aperta per tutta la lunghezza, probabilmente e' una comparazione senza logica (voglio fare una prova sulla sabbia alla prima occasione) ma fa una bella resistenza al tiro.


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 Oggetto del messaggio: Re: 14 agosto 2015 Aiutino?
MessaggioInviato: 20/08/2015, 22:24 
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Secondo me l’assenza della catena ha influenzato molto la tenuta dell’ancora. Si può dire che l’ancora, in un sistema di ancoraggio, è soltanto una finalizzatrice… Lavora in orizzontale, più rimane in questa posizione più fa presa. La catena, con il suo peso, ha proprio il compito di garantire questa posizione. L’ancora (senza catena), con vento, tende a ricevere sollecitazioni verso l’alto, perdendo parte delle sue capacità. Poi anche il peso stesso della catena fa la sua parte, forse più del peso dell’ancora.
Sulla mia barca ho un sistema d’ancoraggio composito: tessile-catena-ancora. La catena tendo ad usarla soltanto per le lunghe permanenze, perché il fondo melmoso del lago fa si che si sporchi tutta e mi ci vuole molto tempo per pulirla ogni volta. La differenza però quando la utilizzo è notevole (ovviamente con vento sostenuto).


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 Oggetto del messaggio: Re: 14 agosto 2015 Aiutino?
MessaggioInviato: 21/08/2015, 10:19 
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Iscritto il: 14/11/2009, 10:43
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Billy Budd ha scritto:
Secondo me l’assenza della catena ha influenzato molto la tenuta dell’ancora. Si può dire che l’ancora, in un sistema di ancoraggio, è soltanto una finalizzatrice… Lavora in orizzontale, più rimane in questa posizione più fa presa. La catena, con il suo peso, ha proprio il compito di garantire questa posizione. L’ancora (senza catena), con vento, tende a ricevere sollecitazioni verso l’alto, perdendo parte delle sue capacità. Poi anche il peso stesso della catena fa la sua parte, forse più del peso dell’ancora.
Sulla mia barca ho un sistema d’ancoraggio composito: tessile-catena-ancora. La catena tendo ad usarla soltanto per le lunghe permanenze, perché il fondo melmoso del lago fa si che si sporchi tutta e mi ci vuole molto tempo per pulirla ogni volta. La differenza però quando la utilizzo è notevole (ovviamente con vento sostenuto).


Condivido tutto quanto citato, leggendo il tuo racconto un altro fattore negativo potrebbe essere stata la deriva forse alzata, non conosco la tua barca, ma nella mia la possibilità di mantenere una prua a deriva alzata diminuisce molto, di qui lo zig zag inevitabile a saponetta mentre cercavi di manovrare. La presa della bricola al volo con vento già teso è pericoloso e proibito di solito da regole locali. Ricordo di averlo fatto anch'io in un caso estremo e credo di aver rischiato più a farlo che non ad andare in secca. Naturalmente ci vuole una persona al timone che vada anche di motore orientandolo continuamnete e una persona a prua capace e consapevole dei rischi che corre con l'inevitabile beccheggio.
Nel tuo caso sei stato "sorpreso" di notte, capita, mi è capitato e continuerà a capitare, non ho nulla da insegnarti su questo... :( ma di un'ancora in quelle condizioni di notte non mi fido. Ho fatto degli ancoraggi afforcando e non vanno male, ma trovo più facile farlo e anche spedare appenellando, credo si dica così: aggiungendo un'ancora con un mt o più di catena o grossa corda alla principale. Sulla mia ho un grosso ombrello pesante davanti la Bruce, ma sono consapevole sia migliorabile con una migliore. Recentemente ho visto lavorare molto bene una ammiragliato autocostruita in inox che appenellata ci ha permesso di ancorare in una baia in Croazia dove altre tre barche aravano alla grande con 30 nodi. Questa tipo credo abbia una buona capacità di penetrazione anche in presenza di alghe che sarebbero da evitare ma ..... quando avrò una foto la posto.
Mi pare di capire che hai pensato di dare motore per aiutare l'ancora, non l'ho mai fatto, non ne sono sicuro e non mi sembra una buona idea specie se hai la sensazione, credo inevitabile dell0 zig zag della prua che non fa che accentuare lo spedare ancora. Di notte il rischio di passare con l'elica sulla linea di ancoraggio con possibili danni non è da trascurare.
Terrei solo il motore acceso e pronto a manovrare se serve.
Sii contento che è andata bene e la prossima sarai più pronto. Buon vento


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 Oggetto del messaggio: Re: 14 agosto 2015 Aiutino?
MessaggioInviato: 22/08/2015, 7:34 
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Iscritto il: 16/02/2010, 15:13
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Dunque cerchiamo di essere seri e di dire cose sensate. Un conto e giocare ai cowboy, un altro è pensare ad un ancoraggio serio e sicuro, problema che si ripresenta spesso e che mai trova una soluzione definitiva.

mauvira propone due quesiti:

1) comportamento della barca sotto raffica all'ancora
2) tenuta dell'ancora

al primo quesito credo sia stato risposto, ma non ho capito se in modo esaustivo, soprattutto perché non ho esperienza.

il secondo quesito è molto importante e la questione rimane aperta:

in altro lunghissimo e discutissimo post erano state tirate alcune conclusioni che ripropongo e ridiscuto.

A) l'ancora DEVE essere un punto di ASSOLUTA CERTEZZA. Dato per assunto la qualità dell'ancora (rocna, delta kobra danforth.....), la giusta dimensione rispetto alla barca e un buon fondo (sabbia o fango) una volta che l'ancora ha agguantato non ci si deve più pensare. L'ancora non è una finalizzatrice ma un punto fisso in un mondo che si muove. Non so se vi è mai capitato di vedere un ferro al lavoro sotto raffica. Viene letteralmente ingoiato dalla sabbia e da lì non si schioda più e vi assicuro che sono prove fatte per esperienza diretta sotto meltemi e sotto bora.
Nella nostra filosofia di navigazione, non vi debbono essere dubbi su questo.

B) abbiamo capito che meno fondo c'è meglio è; soprattutto per noi pance lisce. Naturalmente deve essere tenuto in conto il cavo dell'onda e la marea, ma proprio perché l'ancora lavora in orizzontale, teniamo la linea più piatta possibile e su due metri di fondo la cosa è più semplice. Credo che 4 metri sia un limite invalicabile.

C) la linea dell'ancora rimane una discussione da riprendere ma che mai troverà una soluzione certa (credo). Molti di noi (con l'autorevole approvazione di Tross) sostengono che la catena non aiuti un granché se non per evitare danni da strofinamento sul fondo.
- è meno resistente di una buona cima
- non è elastica se non per catenaria, ma a quel punto ci vogliono metri e metri
- pesa troppo a bordo di un barchino e senza salpancore danneggia la coperta. Ricordiamoci che di barchini parliamo.
- l'attrito sul fondo è ininfluente, a meno che non si parli di metri e metri, ma che di nuovo su un barchino non ci stanno

Molto meglio a questo punto un buon salmone tenuto pronto in sentina (es. pesi da sub) o reclutato sul posto (es. sassi bucati.......) e al massimo un metro di catena direttamente sull'ancora.

Sul punto C aspetto volentieri le bordate, critiche e controparti, così ne ridiscutiamo



Ora veniamo al punto: noi parliamo di una situazione teorica in cui, di giorno e con calma preparo un ancoraggio per affrontare la bufera, ma se come nel caso di Mauvira la burrasca arriva di notte e alla vigliacca?

Intanto buona idea per il regalo di natale il barometro con allarme, ma la cosa non cambia di molto se è notte e non ho a breve raggio un ancoraggio migliore.

Allora ragiono per ipotesi:

- allungare il calumo è la prima è più immediata cosa (direi)
- impossibile afforcare o appennellare, perché non si riesce a risalire la linea d'ancora. Quindi provare a filare un salmone che scorre lungo la cima? magari una seconda ancora?
- Mi è stato insegnato a rilevare prima del buio la via di fuga di un ancoraggio per poter fuggire anche di notte perché il mare è più sicuro di un ancoraggio divenuto insicuro. Ma di notte con le bimbe, il temporale e 5 metri di barca?
- motore acceso, cerata e bicchiere di cognac.
- ....?


stretta la foglia larga la via.....

_________________
Piccolo è meglio


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 Oggetto del messaggio: Re: 14 agosto 2015 Aiutino?
MessaggioInviato: 22/08/2015, 23:30 
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Iscritto il: 16/11/2009, 10:24
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margutte ha scritto:
- allungare il calumo è la prima è più immediata cosa (direi)

concordo assolutamente...
margutte ha scritto:
- impossibile afforcare o appennellare, perché non si riesce a risalire la linea d'ancora.


Premetto che non ne ho esperienza diretta, ma se l'ancora ara.. non occorre risalire la linea per afforcare,
basta calare la seconda ancora afforcata e attendere che arando l'ancora principale indietreggi a sufficienza per far tendere la seconda linea... a quel punto c'e' da sperare che il minor sforzo (e minor brandeggio se l'afforco e' fatto bene) faccia assestare anche l'ancora principale.

si perdera' un po di spazio sottovento (perso comunque) ma si aggiunge una ulteriore possibilita' di riuscire a fermare la barca.

margutte ha scritto:
Quindi provare a filare un salmone che scorre lungo la cima? magari una seconda ancora?

ottimo il salmone, ma se ho una seconda ancora preferisco che anche lei provi a agguantare il fondo, quindi afforco...
(appenellare la seconda ancora in quelle condizioni e' impossibile)
per il salmone si usera' qualsiasi altra cosa...


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 Oggetto del messaggio: Re: 14 agosto 2015 Aiutino?
MessaggioInviato: 23/08/2015, 18:58 
io ho esperienza diretta,non solo ho fatto anche le prove
intanto bisogna rendersi conto di essere in una situazione pericolosa
e potenzialmente mortale
il pericolo viene soprattutto perchè l'ancora non tiene i movimenti del mare
possono far imbarcare acqua,2 finire in secca e in croazia sugli scogli è una
grande probabilità,poi c'è il rischio di perdere qualcuno in acqua non potete
manovrare per recuperarlo
perciò prima regola prevedere,ormeggiare in posti riparati da venti pericolosi
in croazia lo vedete dalla vegetazione che avete attorno se ci sono alberi
grandi ci sono più probabilità che sia un buon posto
se succede il comandate deve essere padrone della situazione farsi obbedire
anche con la violenza devono avere il terrore di voi non del mare nessun atto
di debolezza :lol:
far indossare i salvagenti,fuochi e vhf sul canale 16 pronti a dare l'allarme
accendere il motore la moglie a prua pronta a buttare la seconda ancora
vestirsi adeguatamente cerate maglia con manca lunga assicurarsi con le cime
e moschettoni
a dimenticavo braghe marron :lol:
nessuno può dirvi cosa è meglio,solo voi conoscete la vostra barca e quello che
può fare e non fare
c'è da dire che durano poco(anche se io ne ho beccato uno che è durato fino
alla mattina)20minuti un'ora è il tempo medio perciò preparandosi e affrontandolo
con sangue freddo con una buona barca e qui contro i miei principi un buono e adeguato
motore si supera


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 Oggetto del messaggio: Re: 14 agosto 2015 Aiutino?
MessaggioInviato: 24/08/2015, 9:32 
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Iscritto il: 21/04/2015, 9:43
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Località: Perugia
Io, come scritto prima, ritengo l’uso della catena quasi indispensabile per un buon ancoraggio… Anche su piccole barche. Sarà che ho sempre notato la differenza in condizioni dure. Il fatto che renda la linea meno elastica è da verificare, non è che il tessile abbia tutta questa elasticità… E se ce l’ha… Meglio cambiare cima. Ciò che funge da ammortizzatore è la catenaria che si crea in acqua. Adottando poi un sistema composito (tessile-catena), come necessario fare su un barchino, il problema è comunque risolto. Considerate che quando vi ormeggiate ad un gavitello, vi ormeggiate con un sistema composito. Per il peso… Basta dimensionarla (la catena) e magari adottare un’ancora più piccola e leggera. Poi la catena non è che vada tenuta per forza nel gavone di prua, la sua stessa conformazione la rende probabilmente l'oggetto più semplice da stivare, se si pensa di utilizzarla raramente al limite si può mettere anche sotto il paiolato :D Per l’attrito sul fondo… Dipende dal tipo di fondo. Per il gelcoat invece bastano alcuni accorgimenti.
Sul mandare una persona poco esperta a prua, tipo la moglie (adottando uno stereotipo) ci sarebbe da discutere anche lì... Qualcuno diceva:- A prua i migliori, a poppa gli onori.- ;)


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 Oggetto del messaggio: Re: 14 agosto 2015 Aiutino?
MessaggioInviato: 24/08/2015, 12:05 
forse non eri ancora iscritto,ma tempo fà avevamo avuto una lunga
discussione su come ci si ancora e in effetti avevamo raggiunto un buon compromesso
c'erano due linee di pensiero io e margutte dicevamo ancorarsi su acque basse joe guru
e pady ecc con degli accorgimenti per non far alzare il tiro alla catena(cerco di sintettizare)
in questo post io voglio solo non far passare l'idea che ancorarsi è sicuro
dopo se uno crede che mi sbagli deve avere il coraggio di prendersi la responsabilità
e alla fine uno ha diritto di fare quello vuole
ps.anche la moglie non è messa a caso,è per far capire che in caso di necessità uno
si deve chiedere"sono solo?"


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 Oggetto del messaggio: Re: 14 agosto 2015 Aiutino?
MessaggioInviato: 24/08/2015, 14:43 
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Iscritto il: 21/04/2015, 9:43
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Località: Perugia
Non ho letto quel thread sull’ancoraggio… Il mio era solo un post a favore di chi si porta la catena, per il resto concordo con il tuo post. Quando ho letto che mandavi tua moglie a prua, ho solo riflettuto sul fatto che molti preferiscono stare al timone o comunque in pozzetto e mandare a prua gente a volte poco o per nulla esperta, quando bisognerebbe chiedersi, come hai giustamente scritto, se sia il caso di ragionare da “solitari”. Era solo uno spunto per un nuovo thread… :)


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 Oggetto del messaggio: Re: 14 agosto 2015 Aiutino?
MessaggioInviato: 24/08/2015, 16:41 
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Iscritto il: 29/10/2010, 17:06
Messaggi: 216
Località: Bagnatica (BG)
Ho sentito per telefono "Mauriva" oggi per un saluto e mi ha raccontato la vicenda ... non ho potuto non rileggerla con calma sul forum.
Sintetizzo cosa penso.
1) La catena ti avrebbe aiutato ... in Laguna 5 metri sono indispensabili, 10 sono perfetti (non solo in laguna), 17 sono forse troppi (e rischi di non portarli proprio perché pesano ed ingombrano tanto).
2) Il fondale basso della laguna non sempre è un vantaggio. Da una parte basta una linea di ancoraggio corta per fare una buona catenaria ... ma quando su un fondale da 50 cm c'è 1 metro d'onda (corta) le forze dinamiche che strattonano la barca sono micidiali.
3) In quel punto, se non ricordo male, il fondale aumenta velocemente verso il canale ... se ari di pochi metri rischi di trovarti su un fondale profondo il doppio.
4) La presenza del rollafiocco e la deriva non abbassata (mentre il timone è giù) creano una coppia che rende incontrollabile la barca con vento molto forte. E' lo stesso principio che fa brandeggiare paurosamente il mio Lazy Lady quando sono all'ancora e con vento fresco. In Croazia ho provato in baia (poca onda) a paragonare l'ormeggio con linea d'ancora portata prima a pruna e poi a poppa ... non c'è paragone, a poppa la barca non brandeggiava affatto, mentre di prua faceva delle volute di una decina di metri.
5) barometri elettronici con allarme ? ho la sensazione che siano inutili ... con quello del mio orologio ho assistito a dei fortunali in Laguna con delle variazioni veramente minime di pressione. Mi sembra siano più indicati per navigazioni oceaniche dove i fronti (e le isobare) sono ben strutturate. Se lo strumento non è affidabile rischi di non usarlo o, peggio, di affidarti a qualcosa di non veritiero.
6) se ormeggiato vicino alla riva dell'isolotto, poteva essere una buona idea portare l'ancora di rispetto (io uso quella ad ombrello) sul bagnasciuga legata con una cima lunga. Se il vento ti spinge verso la spiaggia di sicuro la prima ancora non ara, se invece il vento soffia dalla spiaggia quella di rispetto può tornarti utile, se il vento soffia parallelo alla spiaggia puoi usare le due ancore afforcate, se quella di rispetto diventa d'intralcio o pericolosa la molli e la passi a prendere sulla spiaggia quando tutto è finito.

Caro Carlo, grazie del tuo racconto e complimenti a te e all'equipaggio che ha dimostrato una cosa importante: il sangue freddo e lo spirito di osservazione ... sopprattutto quando tutto ti coglie di sorpresa di notte.
Ripeto, nella tua situazione (veleggiata familiare non impegnativa in laguna) avrei probabilmente fatto la stessa cosa (e non avrei preso le precauzioni scritte sopra!) ... non direi che hai fatto degli errori. Ogni situazione ha dei punti deboli o critici che l'esperienza ci porta a limitare (mai ad eliminare del tutto).
Buon vento.

_________________
Luca
Gaia - COMET 850
Lago d'Iseo - Circolo Velico Sarnico


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