Marinai di Terraferma
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armo esotico
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Autore:  N/A5 [ 18/06/2015, 14:51 ]
Oggetto del messaggio:  Re: armo esotico

secondo me leggete troppe cazzate :lol: e perdete di vista la semplicità
la vela marconi nasce per navigare di finezza la sua forma è la conseguenza
di dover eliminare la poca stabilità(non mi dilungo avete certamente capito)
dopo qualche decennio si capisce di dover adattare meglio le vele alle diverse
andature di finezza ma come fare con un armo praticamente bloccato?
si mette un armo 5/6 o 7/8 praticamente l'albero può flettersi e si può adattare
meglio alle diverse andature,il passo successivo è l'albero alare non crea
tanta turbolenza,poi alare rotante dove l'albero si mette in bandiera e così
la vela viene completamente sfruttata,adesso i progetti cercano di diminuire
i micro vortici prodotti dal frizonamente del vento sulle vele con vele rigide
lo possono fare adesso perchè ci sono nuovi materiali,ultimo passo è quello
di stare sopra l'acqua anche qui il carbonio fa la sua parte

Autore:  Architeuthis [ 18/06/2015, 15:06 ]
Oggetto del messaggio:  Re: armo esotico

In effetti, Ivano, hai ragione: da un po' di tempo su questo forum di c...ate ne leggiamo parecchie di più.
Invece, e qui hai torto, la semplicità l'abbiamo continuamente sotto gli occhi.

Autore:  tomaselli alberto [ 18/06/2015, 18:00 ]
Oggetto del messaggio:  Re: armo esotico

L' armo a giunca è pieno di fascino.
Il Marconi è semplice, il suo rendimento a pari tela è alto e nelle regate si vede quello.....
Su Ness, lancia di 14 piedi, c'è un armo al terzo con fiocchetto (turbo); Questa scelta mantiene il
centro velico più basso, non ci sono sartie, tolgo l' albero in un attimo, tutto è armonico alla tipologia di barca.
Non credo che più veloce significhi per forza migliore perchè le variabili sono molte di più e dipendono anche dal gusto personale.
Mi piace invece il fatto che il piano velico venga frazionato su più vele per l' adattabilità che si crea a seconda del tipo di mare che si incontra.

Autore:  N/A5 [ 18/06/2015, 19:04 ]
Oggetto del messaggio:  Re: armo esotico

alberto:Non credo che più veloce significhi per forza migliore
be possiamo discutere
diciamo che veloce significa anche andare contro vento,una barca che può
andare di bolina io penso sia più sicura
c'è da dire che i vascelli che hanno girato il mondo non andavano di bolina
insomma ci sono tante contradizioni forse per discutere bisognerebbe
porsi un obiettivo
c'è anche da dire che uno che lavora non può avere una barca che si muove
solo con l'aliseo giusto
forse la domanda è:cosa ci fai o cosa ti piacerebbe fare con la tua barca?

Autore:  margutte [ 19/06/2015, 8:30 ]
Oggetto del messaggio:  Re: armo esotico

Architeuthis ha scritto:
Faccio qualche osservazione generale, non definitiva, giusto per dare qualche spunto.

1) Il Marconi, come qiustamente fa notare Tramp - che quoto in tutto - è un'ottima sintesi di efficienza, costi, versatilità. Inoltre consente regolazioni "razionali" e fini, per chi le vuole, senza mandare in confusione (o a fondo) i buontemponi della domenica.



e fin qua tutto bene. Mi chiedo se anche altri armi non abbiano simili regolazioni e siano contemporaneamente più pratici per buontemponi della domenica, categoria nella quale rientro pienamente e con orgoglio :D

Architeuthis ha scritto:
2) Tross, che le ha pensate tutte, è giunto alla conclusione che un'unica vela triangolare con albero spostato a poppa sia la soluzione con il miglior rapporto prestazioni-facilità-prezzo. Con buona pace degli altri armi, anche cinesi; e del Gunther, che rimane a mio giudizio il più bello.


e come vedi anche tross non ha optato per un marconi. Qual è il Gunter?

Architeuthis ha scritto:
3) Occio a mitizzare la giunca. La flessibilità è una filosofia, ma le onde sono dure. Certo per navigazioni non impegnative va bene tutto, quindi anche la giunca, ma se bisogna andare a "buscare" io mi metto la corazza.


Intendi dire che la giunca è un armo fragile? In che senso?
Comunque sono barche pensate per l'oceano indiano e fu il primo armo di Moitessier.Comunque non è che mi sono fissato sulla giunca. mi piace. Ma mi domando cosa c'è nel marconi in più che in tutti gli altri armi.

Architeuthis ha scritto:
4) Credo, infine, che il fattore culturale sia importante. E' l'armo occidentale, il "nostro", cui si è giunti dopo secoli di prove. A me piace, è dentro di me, alzare una vela a giunca mi sembrerebbe denigrare il lavoro degli avi. Eccheddiavolo! Mica solo i cinesi hanno gli antenati!


E no, questa non te la passo.
L'armo Marconi, si chiama in realtà randa bermudiana, per tanto non possiamo certo fregiarci di avere dato origine a questo tipo di vela. come faceva notare Franco, viene soprannominato Marconi perché con tutti i suoi cavi e antenne sembra un traliccio.
Se proprio proprio vogliamo essere filologici, dovremmo usare vele quadre. Tuttalpiù vele latine (il nome dice tutto), ma ritengo questa sia una scelta ottusa, perché la navigazione si è sviluppata nei secoli grazie a scambi culturali tra i popoli. gli arabi ci hanno insegnato l'astronomia, noi abbiamo insegnato loro come andare contro vento, i fenici (africani anche loro) ci hanno insegnato cos'è una chiglia.

credo questo sia il migliore esempio di comunità al mondo. Conoscere uno straniero per imparare qualcosa.
Alzare una giunca, o un altro tipo di armo è in realtà alzare una bandiera di pace, cultura, intelligenza. E credo che in questo periodo nel Mediterraneo ce ne sarebbe bisogno.

Ma ora andiamo proprio OT e me ne scuso

Autore:  margutte [ 19/06/2015, 8:31 ]
Oggetto del messaggio:  Re: armo esotico

tomaselli alberto ha scritto:
L' armo a giunca è pieno di fascino.
Il Marconi è semplice, il suo rendimento a pari tela è alto e nelle regate si vede quello.....
Su Ness, lancia di 14 piedi, c'è un armo al terzo con fiocchetto (turbo); Questa scelta mantiene il
centro velico più basso, non ci sono sartie, tolgo l' albero in un attimo, tutto è armonico alla tipologia di barca.
Non credo che più veloce significhi per forza migliore perchè le variabili sono molte di più e dipendono anche dal gusto personale.
Mi piace invece il fatto che il piano velico venga frazionato su più vele per l' adattabilità che si crea a seconda del tipo di mare che si incontra.



ci spieghi meglio e magari metti qualche foto?

Autore:  tomaselli alberto [ 19/06/2015, 11:25 ]
Oggetto del messaggio:  Re: armo esotico

ivano ha scritto:
alberto:Non credo che più veloce significhi per forza migliore
be possiamo discutere
diciamo che veloce significa anche andare contro vento,una barca che può
andare di bolina io penso sia più sicura
c'è da dire che i vascelli che hanno girato il mondo non andavano di bolina
insomma ci sono tante contradizioni forse per discutere bisognerebbe
porsi un obiettivo
c'è anche da dire che uno che lavora non può avere una barca che si muove
solo con l'aliseo giusto
forse la domanda è:cosa ci fai o cosa ti piacerebbe fare con la tua barca?


Sono completamente d' accordo con te,
ti ricordo però che la propulsione deve essere funzionale al tipo di scafo e questo deve corrispondere ai tuoi programmi, come armarlo alla fine dipende solo dai tuoi gusti.

Autore:  N/A5 [ 19/06/2015, 12:53 ]
Oggetto del messaggio:  Re: armo esotico

allora porterei la discussione sul piano personale
la barca che ho scelto è dovuta a motivazioni di denaro
ma sopratutto da fattori tecnici
io preferisco navigare a vela,sfrutto completamente il vento
conosco il settore e vi posso assicurare che le vele anche di più di 40piedi
hanno più ore di motore che di vela,questo vuol dire che in adriatico il vento
è mediamente scarso e belle barche che farebbero una figurona in grecia o
in atlantico in adriatico fanno solo brum brum
il mio armo permette al mio catamarano una potenza pari a un motore da 25cv
un vento impercebibile lo fà navigare a 5nodi se si riesce a gonfiare il gennaker
3 4 nodi si fanno sempre
allora alberto non è più una questione di mettere l'armo che più ti piace,ma quale armo
ti permette di navigare?

Autore:  tomaselli alberto [ 19/06/2015, 16:13 ]
Oggetto del messaggio:  Re: armo esotico

Con piacere vedo che ribadisci il mio concetto.
Conosci la zona dove navighi e il suo vento medio, sai di dover bolinare, non ami il motore: catamarano con piano velico allungato, ineccepibile dal tuo punto di vista relativo.
Io non ho alcuna esperienza pratica su questi bei mezzi dei quali riconosco pregi e limiti.
Apprezzo l' intervento di Margutte che ribadisce che vela è libertà di pensiero e apertura culturale.

Autore:  N/A5 [ 20/06/2015, 11:01 ]
Oggetto del messaggio:  Re: armo esotico

Margutte che ribadisce che vela è libertà di pensiero e apertura culturale
qui entriamo nelle fumate dell'essere o non essere,ulisse e l'isola che non c'è
forse dovremo aver più fiducia dei nostri mezzi fisici ma anche di pensiero
adesso non cominciate a ridere prima di cercare di capirmi
prendiamo come esempio tre persone io margutte e joeconnor
cerco di interpretare probabilmente sbagliando(mi correggeranno)
margutte il suo sogno è vivere in un'isola scrivere il suo romanzo sotto una vite sul mare,ogni tanto
lo vengono a trovare i figli capitani di due cargo,qualche amico ma che non rompa troppo
insomma un montanaro innamorato del mare
joconnor lo vedo diciamo più realistico,mi piace il mare e vado,cercherò di risparmiare trasportando
qualche amico che contribuisce alle spese,più ne trovo più lontano posso andare,in realtà dentro di lui
è convinto di non aver bisogno di nessuno anzi gli altri sono catene attaccate alle sue gambe
io (be non si può essere obiettivi parlando di se stessi) penso che la libertà non dipenda dai soldi
più una cosa costa più ne divieni schiavo,bisogna trovare soluzioni che portino ad andare per mare
senza costi,io mi obbligo a mangiare quello che pesco,dopo magari li butto al casinò
ma il mio sogno realizzato al 40% è di essere completamente autosufficiente non dico di non spendere
dico che potrei vivere per una settimana senza spendere un euro
questo credo mi renderebbe più libero,ve lo immaginate in giro per il mediterraneo completamente autosufficenti?
probabilmente sono tre visioni non realizzabili,ma sono tre punti di vista non allineati hai dictat del sistema
forse sognare è già un atto verso la libertà

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