Marinai di Terraferma

Parliamo di andature di poppa e di vento mooolto forte.
La vela a prua tira e non spinge mantenendo il centro di spinta a prua si evita per quanto possibile di straorzare o, peggio, strapoggiare. Virare sarà ovviamente impossibile, ma per l'assunto sopra non sarà nemmeno necessario.
Per me è quindi meglio la sola vela a prua o, se ancora gestibile, anche una randa molto ridotta e ben tesata, ma mai la sola randa.



Benvenuto.

Caro nuovo amico, Ben Venuto. Ma.
Fila a presentarti, per favore e se puoi; il tuo profilo, ampiamente incompleto, non aiuta a risponderti...
(E poi ogni tanto una strigliata a chi non si presenta - davvero troppi - ci sta... )


IT: ogni cosa a bordo serve quando serve, randa compresa.
Finché la tieni ed è vantaggiosa, certo, va bene su e più grande possibile, con relativo fiocco ad equilibrare.
Ma mi sembra che 'quelli che vanno di fiocco' lo facciano in condizioni limite o comunque impegnative, e ovviamente principalmente sui laschi. Anche di bolina, dirai tu... Vero. Una spiegazione c'è, e vale:
- sempre, in condizioni impegnative;
- in particolare in bolina e su barche alte di bordo, e qui ce ne sono diverse, in quanto piccole e con un terribile compromesso tra misure vere e ricerca di abitabilità.

I motivi del 'solo fiocco':
- la randa è orziera, sia lateralmente che nella sua componente per prua; e più giù di tanto non viene (cabina etc.);
- la stessa randa, più la terzaroli, meno spinta (per avanti) ti fornisce; - nello stesso tempo aiuta a sbandare, e viene aiutata dall'opera morta (e anche viva...) esposta al vento;
- il fiocco, semmai ridotto al punto giusto, ha una componente poggera, che male non fa;
- ancora il fiocco, è murato in basso, e fa sbandare relativamente meno che la randa.

Come si fa a virare? In acqua libera semplicemente non si vira. Su tratte lunghe si abbatte (stramba) con un bel 360°; nessuna fatica per cambiare alcunché, nessun pericolo (quasi); maggior confort per l'equipaggio.

In acque ristrette, ad es. in prossimità dell'arrivo... motore! Qui hai ragione: il fiocco da solo non serve quasi a nulla nelle manovre ristrette e istantanee, che son sempre da prevedere quando si va all'ormeggio.

Insomma, alla fine valgono le reggole più generali:
- barca neutra
- barca veloce
- barca manovriera
- ottimizzazione del confort/sicurezza

Se non mi sono spiegato, chiedi; o aspetta che qualcuno integri o mi bacchetti

La letteratura insegna che in oceano aperto con un bel forza 8 che tende a forza 10 si ammaina tutto e per ultima la tormentina, dopo che le condizioni impongono di girare la prua e cominciare a fuggire il vento (mettersi in poppa). Questo perche con onde alte come palazzi e un vento che rompe l'acqua ete la scarventa addosso come fosse grandine e facile immaginare quanto sia facile per una barca scivolare giu da questi declivi alla velocita della luce!!
Ma è il nostro caso?!!
Io insisto magari una randa di kappa bilanciata da un fazzoletto a prua, ma prima la randa, poi se serve una tormentina.
Virare puo servire anche in mezzo al mare o perlomeno puo servire cambiare improvvisamente il nostro lasco per portarci di bolina stretta (magari per evitare un ostacolo inaspettato).
Sul bilanciamento ottimale della barca sono d'accordo con voi, ma mai e poi mai in nome del comfort precluderei la possibilità di manovra che per me è la prima cosa.
E per quanto riguarda il motore, non si sa mai nella vita, io non ci affiderei un entrata in porto in condizioni proibitive, assolutamente. Con vento io isso e ammaino in porto, sempre.
P.s.vado a presentarmi

Facciamo a capirci...
Il comportamento 'ideale' tiene molto conto dell'equipaggio, più o meno "smart" o più o meno 'delicato' (bimbi, neofiti, avventizi, montanari...
A costo di sembrare uno sbruffone, non ricordo di aver mai ammainato la randa se non con la barca a banchina; ma so bene di averlo insegnato a molti allievi, per costringerli a concentrarsi in rientri su (piccoli) frangenti fino al punto di approdo e alaggio (derive).

Se poi vai a cercare l'amore che provo per l'uso del motore, ne hai di fatica da fare... . Ma esserci, subito fuori dell'arrivo, deve esserci. Se poi non funzia, ok hai (parlo per me) un'ottima occasione per rinverdire le vecchie buone straorzate controllate sottoriva, in mezzo a bagnanti e barchette sparse...

Ma converrai con me che meno tela in condizioni dure - o avvertite come tali - lascia il tempo di reagire senza dover 'cavalcare' l'immediato sempre e comunque...

si... affonda in pochi secondi e amen!

Concordo con Tramp & Paddy, stiamo parlano di andature di poppa e di condizioni limite (per un micro e.... anche per me).

Facendo riferimento alla "letteratura", mi pare che consiglino la randa di cappa da 8/10 metri in poi, al di sotto tutti consigliano la randa "normale" fortemente terzarolata e se lo sbandamento è troppo, ammainare la randa e andare solo di tormentina. Come dice giustamente Tramp, oltre un certo sbandamento è la sagoma stessa dello scafo il limite, la randa di cappa non rende più per avanzamento/manovra, ma contribuisce solo allo sbandamento....


Peccato che sia quasi sempre vietato

Tutto è relativo nella vita, ci mancherebbe..
Sarà che sono nato in derive monoposto e monovela (e non era il fiocco l'unica vela!), sarà che per me che sono al timone l'unico equipaggio che serve, che conta e che mi da sicurezza siamo io e me stesso, io mi sento sicuro cosi, timone su una mano e randa nell'altra, che ci volete fare, sono fatto cosi!
Con questo assetto sono in grado di ormeggiare, manovrare, di girarmi in un attimo per recuperare un uomo a mare.... o perlomeno provarci!! Questo sia che io sia in laser, sia che io sia su un 40 piedi...

p.s. il laser con la randa di kappa non l'ho mai visto ma non si sa mai nella vita

p.s.2 tante cose sono proibite in sto paese delle banane.. lasciamo stare..

Esattamente ciò che piace a me... Se vado in acqua la barca si mette al vento e posso sperare di rimontarci.. Se la barca è poggiera... aloa bye bye ciaoooo.....
L'assetto della foto è ottimo, secondo me, quanta aria deve esserci perche quella tela diventi troppa??
Ho paura che con barchini cosi, sarà il mare il problema, prima ancora del vento...

alla fine tutti questi discorsi dimostrano la nostra insicurezza
come è giusto cerchiamo informazioni per migliorarci
ma alla fine le variabili sono così tante che l'esperienza degli altri
aiuta ma sono poche le probabiltà che servano proprio a te
io dico proviamo di più,dopo tutto è uno sport lento
cambiamo spesso i fiocchi,se si sbaglia non è la fine del mondo
proviamo ad affrontare il mare sperimentando soluzioni diverse
alla fine ci sarà chiaro i limiti dalla barca e soprattutto i nostri

quando capitano situazioni simili penso sempre quanto diventrà complicato eseguire altre operazioni di riduzione al peggiorare delle situazioni, e se le situazioni di peggioramento sono imminenti.......diversamente penso solo a moderare gli sforzi a cui è sottoposta la barca e a seguire una rotta ( anche un poco a spasso per il mare tanto c'è velocità) in cui lo scafo si adatti naturalmente...

anche io faccio come te,cerco di non andare contro
se il meteo non è favorevole cerco di non uscire ho troppo rispetto
di sua maestà
però ultimamente sono combattuto tra la sicurezza e la voglia di fare un
passo in più
alla fine ti capita un temporale,poi col cambio di clima bisogna navigare
con mare brutto se si vuole andare un pò più in là
trovare un compromesso che ti permetta di andare avanti senza rischiare troppo
forse è un sogno mah vedremo