Marinai di Terraferma

ecco... la portanza...

avevo sempre sentito la storia che e' dovuta al fatto che la particella che percorre la parte "sopra" del profilo alare deve "correre" di piu' per arrivare insieme alla sorellina che fa il percorso "sotto" piu' corto... quindi velocita' piu' alta nella parte superiore e di conseguenza pressione inferiore... differenza di pressione, da cui la spinta.

Il discorso non mi ha mai soddisfatto... mi chiedevo come ci possa essere portanza su una vela che ha uno spessore piccolissimo, quindi la differenza di percorso e' irrilevante... inoltre anche un foglio piatto disposto inclinato rispetto al vento fa portanza (vedi il classico aquilone) e qui c'e' poco da far conti di differenza di percorso.. Ed infatti...

Col senno di poi... mi sono spiegato la portanza in termini piu' o meno intuitivi come la "reazione" all'azione di deflessione del flusso d'aria fatta dal profilo alare. Quindi la vela "porta" perche' fa deviare il flusso d'aria e di conseguenza ne riceve una spinta che ne e' la reazione... cosi' mi sono chiarito il perche' l'acquilone stava su e la vela porta anche se e' sottilissima...

Facendo un ulteriore passo avanti si puo' pensare a cosa succeda intorno alle vele... Ok, il flusso del vento e' stato cambiato li intorno... e quindi complessivamente che fara'? ..non si forma certo il vuoto sopravento dietro alle vele....




direi che secondo me qui la velocita' del vento non centra affatto.. .ne reale ne apparente...
Ne abbiamo gia' tenuto conto prima per il calcolo della forza...
La potenza e' il prodotto della forza per la velocita' con cui si sposta il punto in cui essa e' applicata.. ( la nostra vela appunto...) e quindi la velocita' da prendere per calcolare la potenza "velica" direi che e' quella della barca.

questo e' verissimo!
la velocita del vento serve a trovare la forza, la velocita della barca per la forza (che nel nostro caso si chiama portanza) da la potenza che il vento cede alla barca.

in generale la portanza dipende dal vento apparente, (va al quadrato/2 .. come per tutte le energie cinetiche per una massa, quella dell' aria) e dalla forma della vela che viene approssimata con dei cofficienti che vanno da 1.2 per una vela in ottime condizioni a 0.9 per una vala cosi cosi (tipo quelle che usa paddy sul vico..sul meteor non saprei...molto tendente a zero)
questo modo e' molto approssimato, non tiene conto ne del gradiente del vento ne della temperatura o della pressione/umidita dell' aria.


vi svelo un risultataccio, il mio motorillo da 20 cv da alla barca meno di 10 cavalli, il resto lo dissipa in attriti, per far girare l' elica, per fare un po di scia in piu e per scaldare la trasmissione.