Marinai di Terraferma

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 Oggetto del messaggio: Recupero micropomo
MessaggioInviato: 17/03/2021, 10:19 
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Buongiorno a tutti!
Qualche giorno fa mi sono imbattuto in questo annuncio:

https://www.subito.it/nautica/regalo-mi ... -ad_detail

Ho parlato con il proprietario, a quanto pare (probabilmente durante qualche movimentazione della barca) si è aperta una via d'acqua verso la zavorra di prua, la barca poi è rimasta in acqua fino a quando la zavorra stessa
non ha iniziato a gonfiarsi per la corrosione.
A quel punto si è accorto del problema e ha tirato la barca fuori dall'acqua per sistemarla. Come a volte succede in questi casi il lavoro si è protratto più del previsto, e ora ha necessità di liberare lo spazio che aveva in prestito.
Andrebbe quindi sostituita la zavorra, resinato e riverniciato il tutto.

Io prenderei volentieri la barca, ma:
1) devo trovare un camion con gru che la porti a casa dei miei (io sono in Toscana), sono 140km all'incirca. Qualcuno ha conoscenze nel campo in Sardegna?
2) volevo dagli esperti del forum un parere sul lavoro da fare, secondo voi ne vale la pena o è troppo complicato? io non ho paura si sporcarmi le mani, ma non ho mai lavorato con la resina ne tanto meno su una barca.

Cosa ne pensate?


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 Oggetto del messaggio: Re: Recupero micropomo
MessaggioInviato: 17/03/2021, 10:58 
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a caval donato non si guarda in bocca....

valuta quanto e' la spesa per portarla dai tuoi (che immagino siano in Sardegna)...
per la riparazione, lavorare la resina non e' cosi' complicato...

se c'e' "solo" da rifare la zavorra a prua (circa 70Kg di ferro che sostituirei con piastre di ghisa) e sigillare la via d'acqua (che non ho capito se sia nello scafo o nella coperta o nella giunzione scafo-coperta... ) non e' un grosso problema...

poi c'e' la riverniciatura...
andrebbe fatta a spruzzo almeno all'esterno (quindi devi avere compressore e pistola, ma puoi accontentarti delle pistole con "ventilatore" integrato da quattro soldi.. ovviamente con un altro risultato) ma ci si puo' accontentare del rullo/pennello.

sarebbe bene avere un posto chiuso dove verniciarla...
altrimenti i maledetti moschini non vedono l'ora di appiccicarsi sulla superficie appena verniciata...
puoi risolvere il problema con dei teli di nylon per creare una "cabina" di verniciatura posticcia...

Certo, devi averne di tempo da dedicargli...
e qualche soldino... (meno di comprarne uno...se l'attrezzatura e le vele sono ok)

ma soprattutto, se vivi in Toscana, quando ci lavori se la barca e' in Sardegna?
Seconda domanda, altrettanto rilevante: visto che la barca e' in Sardegna... come farai ad usarla?
Te la porterai a casa con un carrello?


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 Oggetto del messaggio: Re: Recupero micropomo
MessaggioInviato: 17/03/2021, 11:15 
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guru70 ha scritto:
a caval donato non si guarda in bocca....
valuta quanto e' la spesa per portarla dai tuoi (che immagino siano in Sardegna)...

Si, in Sardegna, a circa 150km da dove sta ora.
guru70 ha scritto:
se c'e' "solo" da rifare la zavorra a prua (circa 70Kg di ferro che sostituirei con piastre di ghisa) e sigillare la via d'acqua (che non ho capito se sia nello scafo o nella coperta o nella giunzione scafo-coperta... ) non e' un grosso problema...

Correggimi se sbaglio, a quanto ho capito io nello scafo la zavorra a prua dovrebbe essere resinata nello scafo quindi la via d'acqua sarebbe nello scafo.
guru70 ha scritto:
poi c'e' la riverniciatura...
andrebbe fatta a spruzzo almeno all'esterno (quindi devi avere compressore e pistola, ma puoi accontentarti delle pistole con "ventilatore" integrato da quattro soldi.. ovviamente con un altro risultato) ma ci si puo' accontentare del rullo/pennello.
sarebbe bene avere un posto chiuso dove verniciarla...
altrimenti i maledetti moschini non vedono l'ora di appiccicarsi sulla superficie appena verniciata...
puoi risolvere il problema con dei teli di nylon per creare una "cabina" di verniciatura posticcia...

La barca andrebbe in campagna, pensavo poi di creare una copertura apposita al momento di resinare/verniciare.
guru70 ha scritto:
ma soprattutto, se vivi in Toscana, quando ci lavori se la barca e' in Sardegna?
Seconda domanda, altrettanto rilevante: visto che la barca e' in Sardegna... come farai ad usarla?
Te la porterai a casa con un carrello?

In epoca prepandemica (quanto tempo sembra passato) praticamente quasi tutte le vacanze (compresi i ponti decenti) le passavo in Sardegna, e sul medio periodo spero di tornarci a vivere.
Quello che mi ha impedito di prendere un barchino qui in Toscana, più che la spesa di acquisto, è quella del posto barca. Intanto la terrei in giù fino a riparazione completata, una cosa per volta.


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 Oggetto del messaggio: Re: Recupero micropomo
MessaggioInviato: 17/03/2021, 13:07 
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wannabesailor ha scritto:
Correggimi se sbaglio, a quanto ho capito io nello scafo la zavorra a prua dovrebbe essere resinata nello scafo quindi la via d'acqua sarebbe nello scafo.


non necessariamente...
se fosse stata nello scafo mi aspetto che sarebbe affondato ben prima di dar tempo alla ruggine di formarsi...
o il proprietario stava li a vuotare la barca ogni giorno?

potrebbe essere una perdita dal gancio di prua, l'acqua filtra e finisce nel gavone di prua.

oppure potrebbe essere una via d'acqua piovana nella coperta o nella giunzione scafo-coperta.
o addirittura semplicemente quella inevitabile del buco della cima della deriva in coperta..

poi l'acqua (piovana) si accumula in sentina e se la paratia che separa il gavone di prua dalla zona della scassa di deriva non e' stagna (ad esempio nel mio micropomo non era stagna...) l'acqua passa nel gavone e filtra sotto alla resinatura, facendo arrugginire le barre alla lunga...

Insomma... puo' esser di tutto..
Mi viene difficile pensare ad un buco nello scafo, sia per come si possa essere formato che per le conseguenze che avrebbe avuto...

come ultima nota, nel mio micropomo accanto alle barre in questione (resinate) e' stato piazzato il passascafo per il sensore del LOG (l'elichetta...) e questo trafilava qualche goccia d'acqua...
potrebbe essere la stessa cosa...

e' stato sufficiente rimuoverlo e ripassarlo sigillando con Sika...


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 Oggetto del messaggio: Re: Recupero micropomo
MessaggioInviato: 17/03/2021, 15:17 
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Beh, in tal caso ancora meglio, mi sentirei più tranquillo riguardo alla riparazione.
Intanto sto chiedendo preventivi per il trasporto con un camion-gru, speriamo bene...


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 Oggetto del messaggio: Re: Recupero micropomo
MessaggioInviato: 17/03/2021, 16:33 
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comunque il problema di quelle barre ruggini che si gonfiano non e' nuovo per il micropomo.

guarda ad esempio qui:
Re: Continuiamo a parlare di Micropomo?


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 Oggetto del messaggio: Re: Recupero micropomo
MessaggioInviato: 18/03/2021, 11:31 
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Se riesco ad accaparrarmelo dovrò rileggere per bene tutti i thread sul micropomo. Che poi sono gli stessi che mi hanno fatto innamorare, prima ancora di averne mai visto dal vivo :D


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 Oggetto del messaggio: Re: Recupero micropomo
MessaggioInviato: 18/03/2021, 11:32 
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mi viene il SERIO dubbio che sia effettivamente la STESSA BARCA... di cui si discuteva 10 anni fa... :o
anzi una certezza.
Si trova a Fertilia o nelle vicinanze, vero?

qui
Re: Continuiamo a parlare di Micropomo?

Gonzo riportava:
" il buon direttore di P. Conte ha visto bene di rovinarle il profilo d'uscita della deriva, l'ha sbattuta due volte riuscendo a sollevare l'invaso e nel riappoggiarla l'ha puntata sulla prua dove c'è molto peso e ha rovinato anche l'opera viva, graffiandola e incassando la vetroresina in prossimità della chiglia in ghisa delaminando la resina e creando un'ammaccatura profonda quanto mezza falangetta di mignolo; come rovinare il giorno d'acquisto di una barca."

suona familiare con un danno alla vetroresina che ha prodotto una via d'acqua vicino alle barre in ghisa...

anche guardando la foto...
Questa quella postata da Gonzo nel giorno del varo a Porto Conte:
Allegato:
Commento file: varo micropomo
15062011294.jpg
15062011294.jpg [ 844.26 KiB | Osservato 8076 volte ]


e questa quella sull'annuncio:
Allegato:
Commento file: povero micropomo...
7d99b6a07b46.jpg
7d99b6a07b46.jpg [ 44.98 KiB | Osservato 8076 volte ]


scaletta, pantografo e attacchi delle volanti sono esattamente identici (e non standard nei micropomo, soprattutto la scaletta).

Inoltre se guardi le foto nel thread, la barca aveva il gelcoat grigio sotto uno strato di pittura bianca (malandata), e dopo 10 anni... il refitting si e' fermato a meta'... portando alla luce il gelcoat grigio solo su meta' scafo.

e' la barca di Gonzo.
Quindi il danno e' nell'opera viva e sappiamo anche da dove salta fuori...

Qui non ci sfugge nulla, sappiamo anche quanto l'aveva pagata (ma magari e' passata di mano nel frattempo...) :ugeek:


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 Oggetto del messaggio: Re: Recupero micropomo
MessaggioInviato: 18/03/2021, 22:56 
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Ragazzi, sono proprio io, Gonzo. E la barca è sempre lei.
Ha navigato con me qualche anno e poi quando il danno sotto la chiglia si è rivelato non una semplice sbucciatura di uno strato di resina ma bensì un perfido buchetto passante... È stata ricoverata a Sassari in zona industriale
Mi è mancato tanto il non navigare con lei ma al tempo stesso i lavori, come sopra ipotizzato, sono stati protratto da me troppo a lungo. Nulla di davvero volontario, ma impegni fuori dall'Italia e la voglia di farli da me hanno creato una turbolenta serie di difficoltà.
Non voglio disfarmene in malo modo, e mi piacerebbe sapere che naviga ancora. È veloce, è abitabile e secondo me merita una seconda possibilità.
Per qualsiasi domanda sono a totale disposizione di tutti, in particolar modo per l'autore del thread col quale ci possiamo sentire anche in pvt ma qui, con il gotha della classe micro italiana, è sicuramente più interessante e avvincente.
:)


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 Oggetto del messaggio: Re: Recupero micropomo
MessaggioInviato: 19/03/2021, 10:22 
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Iscritto il: 24/05/2011, 11:42
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Località: Fertilia
Per quanto concerne i lavori io avevo ipotizzato di procedere nella seguente maniera; restituire il peso a prua utilizzando piombo in luogo di ferro o ghisa, creare un rinforzo della linea di chiglia visto l'intervento di riparazione (più un vezzo personale che altro), creare una sede per i lingotti di piombo in modo da poterli aumentare di numero in base al comportamento e all'assetto della barca (argomento su cui il Micropomo è assai sensibile).
Visto poi che ero con le mani in mano, avevo anche fatto un progetto riguardante la deriva zavorrata; appesantirla. E sempre con piombo in modo da abbassare il baricentro.
Ma questo doveva restare un top-secret per poter ingarellare contro gli altri micropomi senza destare sospetto alcuno (wé, il Micropomo nasce baro e baro resta!).
In pozzetto lo avrei liberato di quegli orrendi candelieri posticci per ridare all'equipaggio libertà di sporgersi tramite cinghie.
I candelieri in tuga invece sono perfetti e robusti e avrei collegato la draglia sul golfare delle sartie basse.
Sezione timone: se non interessa il timone abbattibile, allora sostituire direttamente l'elemento. Pensavo di tradire il vecchio rudder con un timone di Meteor che è più sportivo (il timone del Micropomo è un po' da rimorchiatore per quanto sia efficacissimo in virate lampo).
Altro ora non mi viene in mente, se non l'installazione di un musone discreto a prua.


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