Marinai di Terraferma

Interessante. Costruzione con compensato marino, metodo cuci e incolla?
Progetti tuoi?

Non ho messo ancora mano alla costruzione di un argie 10 ' per motivi di tempo ed anche perché mi sono interessato per modificare un altro progetto per poi rendermi conto che non è cosa facile.








Diviso per estremo interesse all'argomento [l'amministratore]

beh, avevo in testa una barca cabinata da laguna da 7,5 mt e volevo farne un modellino per vedere come veniva, Ma Graziella mi ha regalato per il mio compleanno 2 fogli di compensato e così in un po' di finesettimana d'inverno abbiamo fatto Genius Loci (4mt per 1 ) che doveva servire per un paio di uscite ed abbiamo usato per un paio di anni. Poi siccome Roberto Prina non aveva niente da fare un inverno ed io pensavo che se avessi cambiato qui e cambiato lì, la barca sarebbe stata molto migliore, allora ho disegnato Déjà Vu e Roberto l'ha fatta.(5mtx 1,15). Dopo 3 anni di uso Déjà Vu va che è un bijou, ed è difficile migliorarla ancora di molto, senza complicarsi la vita, allora è ora di farne un'altra.
Ma siccome il progetto di Bausète (7,5mtx1,8) era troppo costoso alla fine mi sono deciso e l'ho ridisegnata da 6 mtx1,5.
E' in costruzione al Cantiere Fenice ed è praticamente quasi finita, ma è nata per essere fatta in casa da un costruttore dilettante e poco capace quale sono io.
Alla fine sarà bella, spero che sarà anche veloce, è adatta per dormirci in due ma per navigarci anche in 6 ed è assolutamente non convenzionale, e quindi ci saranno un sacco di cose nuove, che devono essere capite e messe a punto. Insomma, per il prossimo paio di anni riuscirò ancora a tenere a distanza il dr Alzheimer.
ti allego, se ci riesco le foto delle 3 barche

per Giorgio

WOW Roberto prina. Uno dei progettisti più presenti fra i diecipiedisti.

Complimenti, belle realizzazioni.
Puoi postare altre foto?

Specifiche tecniche? Lunghezza, baglio massimo, peso del solo scafo, superfici veliche etc.

Infatti Roberto Prina ha contribuito anche al disegno delle linee d'acqua di Déjà Vu, oltre ad avere abbassato in fase di costruzione l'altezza della prua (che è un po' troppo bassa). Nota che anche l'armo è abbastanza inconsueto, ed è tutto disegnato in casa.La versione che vedi nelle foto ho la randa di maestra cucita da una signora che fa tende, mentre quella di trinchetta è fatta da un velaio su mio disegno. Ora Déjà Vu ha la randa di maestra rifatta da una velaia ed infatti stringe meglio.
Le foto sono troppo numerose per postarle qui, inoltre le barche hanno una storia che dalle sole foto non sempre di capisce.Tanto per dire, Genius Loci è nato con una prua larga e fondo piatto, tipo la barca di Pedote (ma molto prima di lui), solo che andare contro le onde dei motoscafi taxi in laguna non è come planare nei venti portanti dell'oceano. Allora ho modificato la forma del fondo della barca con termanto e l'ho rivestito di dacron termoretraibile e la barca è subito migliorata molto. Così le altre due nascono con prua affilata, e la seconda anche con fondo della barca modificato con termanto e poi rivestito di tessuto di vetro e resina. Ho in animo di scrivere qualcosa su queste esperienze che ho fatto , poi le metterò da qualche parte e metterò un link per accedere e vedere storia e foto.
Ma con calma.
Per ora sto mettendo in fila una 50ina di foto che mostrano i vari passaggi costruttivi di quest'ultima avventura.
Dati tecnici: tutte hanno rapporto lunghezza larghezza 4:1 sono quindi barche magre. Hanno alberi bassi e senza sartie per avere buona superfice velica ma senza sbandare troppo ed essere semplici da armare e disarmare.
Lunghezze 4 mt, 5 mt e 6 mt.
pesi dello scafo:
Genius Loci circa 50 kg 7,5 mq di vela (oppure 9,5 quando l'ho armata con una vela da dinghy) nella versione in foto si armava in 1 minuto
Déjà Vu circa 80-100 7,5+6 randa di maestra e trinchetta si arma in 3-5 minuti
ultima nata (dev'essere ancora battezzata) 360kg circa 14+8 maestra e trinchetta
Non sono nate per fare regate, ma sono veloci. Déjà Vu in regata va circa come un buon FJ o come un Alpa 5,5 .E' più veloce dei Micro in tutte le andature eccetto che in bolina stretta (stringe un po' meno ed è meno veloce dello Scherzo ma più dello Stag 18). Ah, dimenticavo. Bolina ragionevolmente bene in 20-25cm di acqua.

Ehii Giorgio ma lo dovevi proprio dire che tu e Graziella con quei capelli di paglia un po' cosi',con l'aria dei signori in vacanza un po' cosi' e sopratuttto con quella "barchetta" un po' cosi stai sempre davanti alla maggior parte degli sfegatati del circolo?

Per forza gli sta davanti,non sono cabinate

i dettagli interesserebbero anche a me

I FJ non sono cabinati. I Dinghy o i 420 neanche. Quando è nata la barca aveva come programma di navigazione di andare a Murano a mangiare un fritto ai bisatei.Non era obbligatorio e neanche scontato che navigasse bene.

Comunque la prossima sarà cabinata, io spero che sia più veloce, non più lenta, anche se l'ho pensata per delle uscite da pic nic in relax.
La velocità è legata anche al timoniere ed all'equipaggio: quando ho chiesto al CVC di portare in regata la Sisa mi hanno detto di sì perchè nessuno era interessato ad usarla:c'era la convinzione che ci fosse qualcosa di sbagliato nella barca, e non potesse funzionare bene.
Dal CVC e da punta san Giuliano a malapena si presentavano 2 barche alle regate della vela al terzo.
Da quando abbiamo vinto due campionati di fila della vela al terzo usando appunto la Sisa al circolo c'è la lista di attesa per montare a bordo, la flotta più nomerosa alle regate è quella schierata dal CVC, ed un sacco di gente si è avvicinata alla vela al terzo.
Ma la Sisa non ha fatto più i risultati che faceva quando la timonavo io. E quando mi chiedono di salire a bordo e fare il tattico la barca improvvisamente migliora i suoi risultati. Che sia per via del mio peso?

va bene. Come ho detto scriverò qualcosa per spiegare come è fatta la nuova barca.
E poi quando sarà armata , sei invitato a provarla. Ed anche chiunque altro sia interessato.Solo lasciatemela provare e mettere un po' a punto perchè anche questa avrà un armo un po' diverso dal solito e devo prima capire io come funziona.

Ha la randa di maestra simile a quella dei dinghy e la randa di trinchetta come le barche al terzo bretoni, senza boma. La ragione di queste scelte è soprattutto di carattere pratico.

tra poco avrò raccolto dati su quante ore di lavoro ci vogliono a costruirla, e quanto costa di materiali. Se c'è qualche autocostruttore che si vuole cimentare,questa potrebbe essere un buon esercizio: è difficile pensare ad una barca più elementare da costruire.

dai non te la prendere Giorgio, poi io mi riferivo ai micro
Scherzi a parte complimenti davvero per le tue realizzazioni,da quel che si vede mi piacciono molto!io mi sono costruito un po' di tutto,ma una barca, da zero, è un sogno che spero di realizzare prima o poi.Quando si autoprogetta e poi si autocostruisce,se si ha un minimo di cognizione, difficilmente ne escono oggetti poco performanti...la passione e il fatto di farli per se danno quel tocco in più che i"fatti in serie" non avranno mai-per questo ho scelto un prototipo- e da quel che vedo credo sia il caso delle tue barche.