Marinai di Terraferma

Cerco cerco.....................
chiedo consigli a tutti voi .......................
sono quasi convinto che l'alpa brise potrebbe essere il compromesso, quando mi imbatto in questo:





un trimarano autocostruito da Walter Monici di cui al sito: http://barcheautocostruite.wordpress.com/?s=trix+10

Capacità di portare tre persone, possibilità di essere messa sul tetto di un’auto anche da una sola persona, poco bagnata nell’uso familiare, stabile, adatta per motori fino a 15 kg cosa volere di più?

Ricomincio ad informarmi e pare che l'autocostruzione con in cuci ed incolla non sia questa cosa trascendentale; i punti però sono due:
1) non sono pubblicati i piani di costruzione
2) sarebbe interessante poter apportare delle modifiche.

Il mezzo, infatti, potrà forse avere delle linee non proprio accattivanti, ma se si potesse:

1) rivedere le dimensioni dello scafo centrale per portalo a 3,50 mt di lunghezza, nonchè quelle dei due amas in modo che possano essere alloggiati all’interno dello scafo centrale per il trasporto sul portapacchi dell’auto (magari rendendoli divisivili in due pezzi);

2) installazione di una barra ortogonale al timone (in luogo di quella classica) comandata con due cime (come ho visto su alcune canoe);

3) sostituzione della deriva nello scafo centrale con due (sempre a baionetta) ubicate su gli amas oppure ai lati dello scafo centrale per aumentare lo spazio fruibile, come ad esempio ...


4) realizzazione di un bompresso, da armare a baionetta (per rendere agevoli le oprazioni di carico, scarico e trasporto), con ripensamento del rig con randa classica Marconi e piccolo fiocco magari armato a 7/8 (probabilmente questo significherebbe anche un paterazzo ed un albero con crocette crocette acquartierate), nonchè installazione a poppa di una piccola vela come visto sulla prua alcune canoe


5) sostituzione delle sedute con sediolini in tessuto ed imbottitura in sintetico con schienale, pieghevole, sorretto da due fettucce laterali, in modo da ridurre gli ingombri per l’alloggiamento degli amas ed aumentare leggerzza e confort di navigazione.

Forza ragazzi, fatevi avanti e ditemi cosa ne pensate.

provo a dare una mia interpretazione:
premesso che la barca ideale non esiste o meglio che ciò che va bene a te non va bene a me ecc..
alle volte l'unica possibilità è farsela .....vero però bisogna considerare che :
la costruzione può essere inpegnativa , in ogni caso spenderai dei soldi e del tempo che andrai a sottrarre da qualche parte e quindi perchè rischiare di trovarsi un risultato finale non come da aspettative? in buona sostanza a meno che tu non sia un progettista del settore ti conviene affidarti ad un progetto pronto all'uso al limite potrai (lo fanno tutti) apportare delle personalizzazioni alla creatura senza tuttavia (consiglio) stravolgere parti fondamentali come le linee d'acqua ,i volumi ,immersi ,piano velico ecc che sono correlati tra loro e che possono a portare ad una catastrofe se modificati ad minchiam.
mi dirai ma il progetto di cui parlavo è autoprodotto ...vero ma con l'aiutino di un certo paolo lodigiani che è un notissimo progettista di barche .....
ricapitolando :
autocostruzione si (sono di parte)
allo sbaraglio no
p.s puoi sempre contattare lodigiani persona assolutamente squisita che potrà senz'altro fornirti utili informazioni

Sono in attesa che il Lodigiani e/o il Monici mi rispondano.

Nel frattempo chiacchiero (anche un po per sognare ), provo a capire cosa significa ridisegnare e riprogettare (con la curiosità che fa parte del mio essere), ma questo non significa che non condivida le tue parole.

Anche l'arte che potrebbe richiedere l'autocostruzione credo vada affrontata nel giusto modo, magari cominciando con qualche riproduzione in scala (anche per far pratica con materiali a me nuovi quali la vetroresina).

Grazie delle tue parole (che non mi sembrano partorite da uno sprovveduto).

le mie parole voglio che sia chiaro non sono rivolte a scoraggiarti , anzi semplicemente sono portate dall'esperienza diretta sul tema che mi sono fatto in questi ultimi 5 anni...
personalmente prima di affrontare la costruzione della mia barca mi sono posto alcune domande e grazie al fatto che mi sono dato delle risposte sincere oggi mi trovo ad un passo dal terminare quest'opera ....
per prima cosa

......... ti prego continua; ho letto di te e mi pare che i risultati siano OK.

Intanto ti dico che ho deciso di costruirmela dato che molti, se non tutti mi dicono che la brise (quella che mi pareva la più adatta alle mie esigenze) da salire sul tetto dell'auto non è proprio uno scherzo, in particolare se sei da solo (tieni presente che sono alto 1,65m e non sono quello che si dice un forzuto ).

Avevo visto questo : http://www.youtube.com/watch?v=gCzEqVyS5OA
L'intera struttura andrebbe montata solo per l'operazione di carico/scarico e riposta nel bagagliaio per ridurre al minimo il carico del portapacchi.
Certo: un'altra cosa da montare e smontare, ma non mi pare che ci sia molto da scegliere.

Continuando nelle mie navigazioni nel web leggevo cose tipo: http://marinaiditerraferma.blogspot.it/ ... iorni.html
Forse non la si costruisce in tre giorni ..... ma non è il tempo che necessita impiegare quello che mi preoccupa.

Ad ogni modo, l'esigenza di ridurre al minimo il carico da salire e scendere dal portapacchi mi porta ad immaginare un mezzo con un baglio massimo ridottissimo, quasi una canoa.
Infatti molte delle idee mi vengono proprio dall'aver visto cose tipo questa:
http://marinaiditerraferma.blogspot.it/ ... sboot.html
oppure
http://www.youtube.com/watch?v=C8kUq4BouS0
in quest'ultima la sedia tagliata a misura è una cosa eccezionale

Tuttavia, a differenza delle canoe, il trix ha un'opera morta che permette di stare più asciutti e rendere più vivibile una passeggiata con la famiglia.

Si potrebbe prendere il progetto di un 11, 12, o 13 piedi ed aggiungere gli scafi laterali e, dopo aver visto questo:
http://www.marcopoloboats.com/MarcoPoloBoats/Hullz.html
ho pensato che, se si potesse realizzare gli amas in due pezzi cad., li si potrebbe riporre nel bagagliaio nel caso si avesse la necessità di non aumentare il peso sul portapacchi.

Ho trovato qualche cosina in rete e, comunque, progetti molto datati con fondi piatti (la forma a banana del trix mi pare di capire che sfrutti la spinta dell'onda che lo scafo genera per aumentare la velocità).

L'idea poi della vela piccola a poppa per un armo tipo yawl mi sovviene, oltre che per aumentare la superficie velica, per agevolare le virate.

Fra i progetti trovati (che se non sono il massimo dell'esplicito), ci sono:

http://www.polysail.com/dorette.htm
lunghezza 13 piedi e 6 pollici, il baglio massimo dovrebbe essere 1,10 metri, peso non riportato

oppure:
http://www.polysail.com/bingo.htm
lunghezza 11 piedi e 4 pollici, il baglio massimo dovrebbe essere 1,20 metri, peso 85 lbs

Quello che non capisco è che: mentre per il bingo viene riportato un peso di poco meno di 40 kg, per il dinghy 3,8 (di cui al link http://www.dinghy.pl/38m_dinghy.htm) il peso è 80 kg.
Possibile che 40 cm in più di baglio facciano raddoppiare il peso?

Il conga 12 (di cui al link http://www.polysail.com/conga.htm) ha i disegni più esplicativi dei precedenti bingo e dorette ma a non mi piace l'assenza di sedute all'interno del pozzetto; inoltre non è riportato il peso.

Interessante potrebbe lo Sharpie 3,50 (di cui al link https://plus.google.com/photos/11620981 ... 0375200641) ma con tutte quelle paratie (costole, centine o come le si vuol chiamare) mi preoccupa un po il peso; inoltre non sono riportati i grafici del piano velico (che tra l'altro non è l'armo che preferisco) e poi credo sia più semplice il compensato a spigolo

continuo il discorso...
per prima cosa occorre come nella scelta di una qualunque barca capire quali siano le ns aspettative ,in particolare quale sarà l'utilizzo prevalente che ne faremo, questa decisione influenzerà sia la scelta del tipo di scafo (mono o multiscafo) nonchè la lunghezza ; in oltre l'utilizzo prevalente x i monoscafo influisce su altri aspetti non secondari determinado la necessità o meno di una pancialiscia .
questo primo step è fondamentale per iniziare a orientarsi verso una scelta consapevole bisogna quindi scremare le possibili barche prendendo in esame altri fattori, nel tuo caso ad esempio la trasportabilità sul tetto della macchina , è palese che un fattore correlato siano i pesi in gioco ma consideriamo pure i volumi , un multi scafo ad esempio a parità di peso ha più pezzi da trasportare quindi x riuscire a far stare tutto probabilmente bisognerà sacrificare la parte destinata al "pozzetto" ma questa possibilità è in funzione del n° di persone che vogliamo portare a bordo.
nel mio caso ad esempio i criteri di scelta sono stati:
-barca "veloce"
-possibilità campeggio nautico (pancia liscia)con abitabilità interna tipo igloo
-pozzetto ampio e vivibile
-si forma gradevole (carena tonda)
-che ci fosse godimento nella costruzione ( non so spiegarlo in altro modo)
-"sicura" visto che ci andrò con family
definita con buona approssimazione la tipologia si può procedere con altre valutazioni ,alcune comeni all'acquisto di qualsiasi altra barca altre proprie di una autocostruzioneovvero:
soldi disponibili ,spazio disponibile,tempo e pazienza disponibili,sistema costruttivo dello scafo scelto, sono tutte variabili fondamentali poichè:
-l'autocostruzione in sè per sè permette un certo risparmio se non si considerano le ore di lavoro come un costo ma come parte del piacere
-lo spazio disponibile o meglio ingombrabile x un certo tempo senza che la cosa porti problemi seri (ho visto costruire barche in salotto ,in cucina addirittura in un caso è stato necessario abbattere un muro per fare uscire la barca....)
-tempo disponibile non esiste bisogna recuperarlo sottraendolo da qualche altra parte
-pazienza e costanza ,sembra banale ma sono ingredienti fondamentali : la prima serve a fare le cose x bene e la seconda a finirle ci sono purtroppo molti casi di costruzioni lasciate a metà....

Intendo fare brevi passeggiate sotto costa da solo, magari anche per fare un po di traina, oppure con la piccola e/o anche con mia moglie.
Quindi, sarebbe bello potersela portare in vacanza (magari campeggio); tuttavia, dato che ho a portata di mano la costiera sorrentina ed amalfitana e spesso le vacanze le facciamo a casa, si tratterebbe di:
- calarla dal soffitto del box auto sul portapacchi
- arrivare a vico equense oppure sorrento oppure etc.
- scaricare la famiglia ed il natante
- portare la macchina al parcheggio
- montare e varare il natante
…......... e chi mi ama mi segua …..........

Da ex surfista a vela sono consapevole di cosa significhi caricare, scaricare, montare e smontare e, quindi, sicuramente non sara' una cosa per tutti i giorni; mentre, in un eventuale campeggio, la si potrebbe lasciare montata da qualche parte pronta all'abbisogna .




questa, scusa l'ignoranza, ma me la devi spiegare




Il trimarano mi da piu' stabilita' per passeggiate con la famiglia e lo scafo centrale puo' essere realizzato con un baglio minore di un monoscafo per guadagnare sul peso.
Gli amas potrebbero essere realizzati con dei gongiabili (http://marinaiditerraferma.blogspot.it/ ... atori.html) anche se a guardare l'insieme sara' sicuramente un pugno in un occhio .

La velocita', poi, non e' una condizione essenziale. Un piccolo fuoribordo potrebbe essere utile ma non indispensabile quanto una coppia di remi.
Sarei proprio curioso di provare questo:
http://www.vodnyimir.ru/Ruchnoi_lastovy ... lodki.html

Certo la sicurezza di rientrare velocemente quando hai con te la famiglia potrebbe essere interessante. Tuttavia non credo che mi sara' mai necessario allontanarmi troppo da approdi sicuri e comunque saro' sempre sotto costa.
Mi interessa di piu' la stabilita' e la realizzazione di qualche scomparto con schiuma espansa per garantire sempre un buon galleggiamento.




Di pazienza ne ho tanta, di tempo da dedicare all'opera quasi niante; se peo' si considera che non vado di fretta …...