Marinai di Terraferma

Puzza, è sporchissima, e l'antivegetativa è ormai praticamente inesistente. Più o meno come l'opera viva. Mi piacerebbe sapere la procedura corretta per pulire e riportare a splendore il timone.
Però allo stesso tempo di quest'anno, siccome ho già iniziato troppi altri lavori, pensavo di limitarmi soltanto ad una energica lavata. Con cosa? Fulcron? Ovviamente signfica eliminare definitivamente la poca antivegetativa rimasta. C'è il rischio di fare più danni che non lasciarla così com'è? Per esempio in quanto non ci sarà più nulla a proteggere da alghe, acqua salata e raggi solari?

solitamente io faccio pulire con l'idropulitrice l'opera viva...
e gia' con questo trattamento se ne va via praticamente tutto lo "sporco" che altro non e' che limo e alghe
Va fatto appena alata la barca..

se dovessero aver attecchito balani e cozze (ma non mi pare) e sono ancora li dopo l'idropulitrice...
rimuovili immediatamente, prima che si asciughino con una spatola

se c'e' ancora qualcosa che resiste... olio di gomito e carteggiatina A BAGNATO con protezioni per mani occhi e naso dell'antivegetativa rimasta per togliere lo "sporco"
(non e' certo succo d'arancia il contenuto dell'antivegetativa... e sebbene gran parte se ne sia andato, non lo vogliamo ne respirare ne tantomeno assorbire attraverso la pelle)

Dalle tue foto mi sembra che:
- non ci siano alghe o balani vari...
- sia solo sporca di limo e qualche piccolissimo "pelucco" di alga
- sia in parecchi punti senza fondo o addirittura vetroresina esposta

se il fondo e' andato, dai una mano di fondo apposito e sopra due mani di antivegetativa
altrimenti una, due mani di antivegetativa compatibile con la precedente meglio se dopo una carteggiatina A BAGNATO con carta grossolana (60-100) per esser sicuri che aggrappi.

Questo e' quel che faccio io..

Poi se intendi bagnarla solo per pochi giorni consecutivi... allora puoi stare senza antivegetativa.

Mi vergogno perchè mi rileggo e non capisco nemmeno io cosa ho chiesto
In sostanza se io lavo energicamente il timone, e magari mi rirovo pure a doverlo carteggiare leggermente, poi posso utilizzarlo una stagione a vetroresina esposta senza che si danneggi?
E successivamente, il giusto trattamento è fondo più antivegetativa?
Vedo che la international divide la av in erodenti, a matrice dura, a basso spessore. Per un carrellatore in bolletta, qual'è la più indicata?
http://www.internationalpaint.it/antivegetative.html

Ma lo scorso anno l'hai messa in acqua senza fare carena?

Carteggiando la carena o il timone non rimuovi il gelcoat. È durissimo anche solo per graffiarlo ci vuole una smerigliatrice.

Come detto: lava la superficie e se rimane qualcosa toglilo con la carta vetrata.
Poi il trattamento dipende dalle condizioni della carena

una stagione sempre in acqua?
senza nulla, dopo 1 mese in acqua non riesci neppure a sollevarlo da tanta vegetazione che ci e' cresciuta sopra..
forse al lago la crescita e' minore che al mare...


fondo + antivegetativa x 2


le antivegetative non si misurano in soldi...
a seconda delle condizioni d'uso, ( quanto tempo in acqua, quanto fuori, quanto viaggi, a che velocita') e delle condizioni bio-fisiche dell'acqua dove sta la barca... ci sono antiv. che funzionano piu' o meno bene ... o per nulla.

Trovare quella giusta per se non e' facile... e non e' una questione di soldi, RIPETO.

Mi spiace.. ma devi trovartela da te...
posso aggiungere che:
- erodenti (autoleviganti) sono solitamente le piu' diffuse, si "sciolgono" col passare del tempo.. e a fine stagione sono piu' o meno scomparse lasciando l'opera viva pronta per una nuova applicazione senza bisogno di rimuovere nulla.
- a matrice dura: qui si scioglie solo il biocida/pesticida che lascia la matrice dura come una "spugna" alla fine della/e stagione; solitamente e' necessario rimuovere la matrice inattiva rimasta per evitare di avere uno spessore troppo grosso o imperfezioni
- a basso spessore? forse la traduzione di a bassa tensione superficiale (usano il traduttore di google?)? sono quelle a base di siliconi o teflon che rendono la superficie idrofoba e piu' "scivolosa" per rendere piu' difficile alle alghe l'aggrappamento..

Personalmente uso una matrice dura che riapplico ogni 3 ANNI e me ne frego altamente dello spessore...
Fra 15 anni quando avro' dato 5 mani... (250 um ) me ne preoccupero'... (o forse no... visto che comunque quando la applico do comunque una carteggiata che qualcosa porta via...)

Le risposte tecniche sono state date. Io lo scorso anno ho seguito le stesse indicazioni. Quindi dato per assodato che dovrai trovare la tua anti vegetativa, io mi limito a riportare la mia esperienza. Mi sono trovato a dover stendere da solo l'antivegetativa da carrello. Non essendo sicuro del risultato che avrei ottenuto non ho voluto acquistare anti vegetative costose e così ho comprato (su consiglio del venditore) international boatguard. Una passata con l'idro, una carteggiata a umido e due mani senza primer sopra l'antivegetativa preesistente (Nautical). La barca e' rimasta in acqua da maggio ad aprile e sono soddisfatto. Farò ancora una stagione poi ridarò lo stesso prodotto. Quando ho alato la barca al mare lo scafo era pulito, quando ho alato la barca al lago era un po' ricoperto da limo ma ho notato anche con il precedente prodotto che al lago lo scafo mi si sporcava di più.
Ah, il prossimo anno solleverò la barca in qualche modo (sulla deriva non sono potuto arrivare ma mi sembra ancora in buono stato) e quasi quasi provo a dare anche il primer.

Sto facendo confusione con le vernici della international, perchè non riesco ad interpretare le differenze tra questi due siti:
http://www.internationalpaint.it/
http://www.yachtpaint.com/ita/diy/prodo ... cerca.aspx
Per esempio la boatguard, nel primo non c'è. Nel secondo c'è ma viene definita come antivegetativa tradizionale, senza essere classificata come erodente(autolevigante), a matrice dura, oppure a bassa tensione superficiale...

E poi, un dubbio che mi porto dentro da mesi:
sia che ci si occupi dell'opera viva e dell'opera morta contemporaneamente, sia che vengano fatti in momenti diversi, come si tiene memoria della linea di galleggiamento?
La si tiene sempre segnata con del nastro? Immaginavo che con una delle due verniciature si dovesse eccedere di qualche centimetro, ma poi c'è modo di ridisegnarla dal nulla? Si prendono un po' di misure prima di cancellarla?

La linea di galleggiamento va segnata se si da l'antivegeto per non sbavare, se vernici l'opera morta andrai sfumando verso il basso, ma non abbastanza per farla scomparire.

Se proprio devi posso spiegarti come ricavare la linea di galleggiamento, ma così prevaricherei Tramp e non è bello

Figurati, prevarica pure, io non ci ho mai pensato.

Una buona linea preesistente e fasi di lavoro differenziate (prima opera morta, poi av) mi hanno aiutato.

Per cui rcaccontaci, vai..