Marinai di Terraferma

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 Oggetto del messaggio: Re: Micropomo di Ispra: primi lavori
MessaggioInviato: 12/04/2012, 11:25 
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Daino ha scritto:
Ma davvero pensate che siano state incollate con semplice silicone?


sembrerebbe di si...

Daino ha scritto:
Mannaggia, io speravo di cavarmela reincollando quella staccata, che è la più corta e più comoda, le altre sono molto più rognose da togliere :(


beh, se non vengono via... lasciale li... vuol dire che sono ancora attaccate bene, no?


Daino ha scritto:
Per favore mi dite il nome commerciale di un prodotto per incollare la/le travi che stacco, quì in campagna non è che ci sia molta scelta, non posso entrare in un colorificio del paese e chiedere "colla bicomponente epossidica uso nautico inchianata per antani", mi pigliano a calci in c... :?


se trovi il sikaflex 291 incolla sicuramente legno e vetroresina...
mi raccomando, togli la pittura dalla zona di incollaggio in entrambi i lati...


Daino ha scritto:
Tempo fa il Guru mi consigliò di carteggiare solo le parti lisce, effettivamente le pareti me le vedo molto molto ruvide, con fibre di vetroresina a vista, e molto sottili, speravo che la ruvidità delle pareti fosse sufficiente per far prendere bene primer e vernice.


la mia e' ancora li... senza primer e senza carteggiatura...

se proprio, proprio, proprio vuoi stare tranquillo e ti avanza tempo.. ( :roll: ), una passatina con 120 BAGNATO.. mi raccomando... maschera, occhiali da flex e tuta bianca in tessuto non tessuto.
gia' dentro lo spazio e' limitato, se gratti a secco, fai un tale polverone di fibre... che poi ti gratti per i prossimi 3 giorni..


Daino ha scritto:
Nel fine settimana farò anche visita al colorificio, che primer e vernice scelgo per gli interni? Nome commerciale? Adriana vorrebbe che facessi attenzione all'odore e alla tossicità, ma io credo che se la vendono per interni, non sarà sicuramente tossica, vero?


non tossica? Si, certo, una volta che il solvente e' evaporato.... ma finche evapora... meglio non sapere...
Ha ragione Adriana ( per definizione, solitamente.. :mrgreen: ) se la vernice puzza... te la tieni per mesi prima che se ne vada..
non e' certo ben arieggiato l'interno...

io sono stato molto attento all'odore (quanto alla tossicita' e' piu' difficile..) e ho usato smalto acrilico ad acqua..
la cosa buona e' che era quasi senza odore e il giorno dopo in barca gia' non c'era piu' odore..

Altre parti le ho pitturate con della bicomponente epossidica.... sembrava di entrare nella fossa settica...

Data la vernice che usi, ne consegue il suo primer.... al colorificio dovrebbero sapertelo dare senza indugio...
digli che sotto c'e' della pittura ignota...

Daino ha scritto:
Per lei il top sarebbe uno smalto lavabile, se po fa?


chiedilo al colorificio se hanno un acrilico lavabile...


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 Oggetto del messaggio: Re: Micropomo di Ispra: primi lavori
MessaggioInviato: 13/04/2012, 21:22 
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[quote="Tramp"]@ gianduia: ok, hai visto il baglio scollato.
Gli altri sono in sede, ma gli "incollaggi" sono evidentemente andati. ALLORA è meglio levare il tutto e rifare cordonando ai lati oppure soluzione di ripiego pulire il tutto riportando a nuovo le superfici (senza staccare nulla)e cordonare

La domanda: togliere silicone, carteggiare a vivo e poi? epossidica? Quale, come dove perché etc... assolutamente si il silicone nella nautica è una iattura xchè in poco tempo lascia passare un sacco di umidità ,carteggiare scoprendo le superfici e poi epossidica qui la scelta è vasta la cfs della cecchi è ottima così come quella che vende la spray (preferendo la 130 o la 152 con catalizzatore standard x lavori sull'opera viva e volendo risparmiare un pò si può usare la 148 x gli interni)x le cordonature suggerirei il microfiller powder della cecchi che ha il vantaggio di essere premiscelato basta xtanto continuare ad aggiungerlo fino ad ottenere la densità volutasenza dover preoccuparsi di fare proporzioni ecc unico difetto è caro anzi carissimo visto che di punto in bianco hanno aumentato il costo del bidone da 25lt di 30 euri :evil: :evil: alla faccia del ritocco di listino
Si riesce, su quelli in opera, a lavorare in 5 mm di aria? O è meglio smontare? la risposta ci sarebbe già tuttavia se opti x la soluzione "di ripiego" sipuò con una spatola far passare nella fessura la resina caricata fino a riempirla ( bisogna però cercare di pulire il più possibile )e comunque cordonare sui lati

Qualcuno ha un'idea su come fissare a nuovo - e meglio - la struttura che porta la puleggia di rinvio della deriva? Io avrei pensato di scarificare tutto intorno e resinare/fazzolettare/imbullonare una cravatta in inox da 3 mm o più, che avvolga la "prua" della cassa, fino ai fianchi e sul piano di sommità.

anche secondo me converrà optare x una cravatta che vada dai fianchi fino alla sommità non so se convenga inbullonare x non creare una via all'acqua dalla scassa della deriva se non ci sono problemi di ingombro lateralmente si potrebbe laminare del compensato marino fino ad uno spesore di circa 4cm e poi fissare una cravatta opportunamente sagomata con dei tirafondi nel caso se vi servono ritagli di legno e un fabbro più che onesto fatevi sotto
con opportuna bottiglia :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: Micropomo di Ispra: primi lavori
MessaggioInviato: 15/04/2012, 0:07 
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Uff che giornata, è stata durissima, e domani sarà altrettanto. Le travi sono saltate via tutte, non facilmente. Ho carteggiato quasi metà barca, con il sistema della spazzola rotante di plastica dura montata sul trapano. Al mio occhio il risultato è più che soddisfacente, spero di finire entro domani sera, poi passerò con carta 120 a mano gli angoli più difficili, dove col trapano non è venuto bene. Farò delle foto, anche se credo sia molto difficile giudicare senza vedere dal vivo.
In settimana carteggerò a mano 120 anche le travi, cercherò un falegname che me ne costruisca una aggiuntiva, visto che la coperta flette troppo. Poi mi dedicherò all'incollatura delle travi. Vi prego, ditemi che tra il silicone e l'epossidica c'è la ragionevole via di mezzo che fa al caso mio, cioè il sigillante monocomponente poliuretanico (tipo sikaflex 291), più economico e facile del bicomponente, ma con risultato accettabile.
Il ferramenta mi propone il fisher, un sigillante monocomponente poliuretanico, ma non c'è scritto 'uso nautico'.
Incollate le travi, dopo che avrò compreso il significato di 'cordonare', daremo una lavata con varechina, sciacquata, e poi acquaragia.
Al colorificio chiederemo primer sintetico all'acqua (cementite?) e smalto acrilico all'acqua lavabile semilucido. Il primer si carteggia?
E poi via di rullino, sto andando bene?

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il drugo http://drugo.blog.com/


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 Oggetto del messaggio: Re: Micropomo di Ispra: primi lavori
MessaggioInviato: 15/04/2012, 9:25 
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Daino ha scritto:
Uff che giornata, è stata durissima, e domani sarà altrettanto. Le travi sono saltate via tutte, non facilmente. Ho carteggiato quasi metà barca, con il sistema della spazzola rotante di plastica dura montata sul trapano. Al mio occhio il risultato è più che soddisfacente, spero di finire entro domani sera, poi passerò con carta 120 a mano gli angoli più difficili, la spazzola a pennello non l'hai trovata? se invece il problema è che il trapano è troppo lingo, puoi applicarci un accessorio che gira l'utensile di lavoro di 90° (ce l'ho e funziona, ma ho dimenticato di parlartene; con quello, arrivi dappertutto e fatichi la metà)
dove col trapano non è venuto bene. Farò delle foto, anche se credo sia molto difficile giudicare senza vedere dal vivo.
In settimana carteggerò a mano e perché mai? hai il mouse...120 anche le travi, cercherò un falegname che me ne costruisca una aggiuntiva, Stiamo parlando di listelli, si trovano ovunque...; piuttosto: il legno sembra essere "spruce" (pronuncia inglese) o pino rosso o pino di russia; va bene anche il mogano, se non riporti tutto a legno ma pitturi; in ogni caso deve essere un legno senza nodi visto che la coperta flette troppo. Poi mi dedicherò all'incollatura delle travi. Vi prego, ditemi che tra il silicone e l'epossidica c'è la ragionevole via di mezzo che fa al caso mio, cioè il sigillante monocomponente poliuretanico (tipo sikaflex 291), più economico e facile del bicomponente, ma con risultato accettabile.
Il ferramenta mi propone il fisher, un sigillante monocomponente poliuretanico, ma non c'è scritto 'uso nautico'.
Incollate le travi, dopo che avrò compreso il significato di 'cordonare' qui anche a me piacerebbe capire a fondo (fate come se avessi 10 anni... :mrgreen: :lol: ), daremo una lavata con varechina, sciacquata, e poi acquaragia.
Al colorificio chiederemo primer sintetico all'acqua (cementite?)
La cementite è il sintetico, quello all'acqua magari pure, non so, ma l'alternativa è: "al solvente" (cementite) o "all'acqua"
e smalto acrilico all'acqua lavabile semilucido. Il primer si carteggia? Meglio sì, anche a mano leggermente o col mouse ancora più leggero
E poi via di rullino, sto andando bene?

Per le travi, mi permetto un suggerimento, due alternative, o meglio una sola, se fondi le caratteristiche delle due proposte qui sotto:
http://imageshack.us/photo/my-images/685/propostasezionebagli.png/
La prima proposta: piallare via il mezzotondo dai bagli attuali e sostituirlo con uno uguale di alluminio o ottone: il baglio lavora a flessione, che si traduce, nella sua parte bassa, in trazione delle fibre; sostituendolo con metallo, la tua "trave" diventa rigidissima alla flessione, e sostiene molto meglio la coperta.
La seconda proposta: sostituire le "travi" con altre di identica altezza, ma a sezione trapezoidale; nel disegno, la superficie di incollaggio raddoppia, migliorando certo la tenuta dell'incollaggio stesso.
Sono certo che, se fondi insieme le due proposte, risolvi il problema.

E' inoltre possibile che il "core" della sezione di coperta sia "andato" (ricordi che stando in piedi mi dicevi che sentivi la trave sotto?): se è così, ferma restando l'opportunità di lavorare dall'interno (vedi sopra), rimarrà una morbidezza della coperta nel suo spessore (col capestio, risulterà maggiormente sollecitata la pelle esterna, credo non in modo eccessivo).
Anche per questo ci sarebbe una soluzione, che prevede l'inserimento di un bel "passo d'uomo" ca. 50x50 (boccaporto, luce, aria); nell'inserirlo, si avrebbe l'opportunità di "scavare" abbondantemente e facilmente tra le due pelli del "core" e reiniettare del poluretano in schiuma.
http://imageshack.us/photo/my-images/24/uomoi.jpg/
Ma è un lavoro che rimanderei a quando ti sarai un po' goduta la barca, se no diventa la fabbrica di San Pietro...
P.s.: chi legge è pregato di darmi del matto, ma contestualmente argomentare...: che sono matto lo so già, ma che diamo una mano vera e furba a Fabrizio non mi sembra poi folle, vista la lena con cui affronta il "lavoro"... :mrgreen:
Fatevi avanti, grazie!

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 Oggetto del messaggio: Re: Micropomo di Ispra: primi lavori
MessaggioInviato: 15/04/2012, 11:23 
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Daino ha scritto:
...
In settimana carteggerò a mano 120 anche le travi...


ciao, se ti può servire una rotorbitale bosch, te la posso prestare per qualche mese... spero non mi serva MAI più ;)


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 Oggetto del messaggio: Re: Micropomo di Ispra: primi lavori
MessaggioInviato: 15/04/2012, 12:15 
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secondo me la situazione non è così tragica :
x quanto riguarda le travi che corrono da poppa a prua e i listelli posti x baglio puoi tranquillamente sostituirli con listelli in legno massello anche solo di pino (visto che a occhio quella è l'essenza originale) ovviamente non ci devono essere nodi nel caso puoi giuntare il listello con una palella sempre che quelli originali siano rotti o marciti (parrebbe di no) allora puoi recuperarli.
la stondatura viene fatta per i seguenti motivi :
sugli spigoli vivi (oltre a zuccate dolorose) la eventuale vetroresina non prende bene con una diminuzione enorme della resistenza idem la vernice che sottoposta alle tensioni di cui parlava tramp si crepa praticamente subito
x il discorso coronatura sul trd della coperta morbida di margutte penso di averlo spiegato benino ma se ti servono ulteriori chiedi pure
immaginando di far cosa gradita cerco di spiegare come si fa un giunto a palella:
innanzitutto x farla breve è un sistema usato x giuntare 2 listelli di testa e consiste nel tagliare con una certa inclinazione le estremità dei 2 pezzi in modo che unendoli l'uno all'altro combacino perfettamente il taglio preseterà un'inclinazione adeguata ad assicurare la massima superficie di incollaggio normalmente il rapporto varia tra 10:1 e 12:1
i listelli di sez rettangolare vanno sempre giuntati sul lato più lungo della sezione ad es se il listello avesse una sez. 50x20 con un rapporto 10:1 tagliando sul lato lungo (50) avremo un taglio lungo 20x10=200 ( i listelli si accorciano di 200mm) se facessimo il contrario avremmo 50x10=500 i listelli si accorciano di 500mm a parità di superficie di incollaggio x fare questi tagli particolarmente lunghi ( nel tuo caso sarebbero pochi) puoi farti un semplice attrezzo ovverouna scatola in legno aperta alle estremità sulle cui pareti praticherai le fessure x guidare la lama ponendo dentro il listello e bloccandolo saldamente eseguirai i tagli
Allegato:
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una volta ottenute le palelle provvederai a incollarle assieme con la resina epossidica inpregnando bene i 2 lati con resina liquida e quindi co resina caricata di microfibre e silice colloidale si uniscono i 2 pezzi e li si blocca con morsetti facendo attenzione ad appoggiarli su di un nylon in modo da non rischiare che restino incollati al pavimento alternativa alla resina epossidica è la colla rossa chè è ottima x fare le palelle ma ha lo svantaggio di non colmare eventuali inperfezioni e ha bisogno di forti pressioni (quindi bisogna serrare bene i morsetti) durante l'incollaggio
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Commento file: incollaggio con colla rossa
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 Oggetto del messaggio: Re: Micropomo di Ispra: primi lavori
MessaggioInviato: 15/04/2012, 12:39 
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Località: un romano tornato al mare!
Ammazza che bel disegno!!
Ok per i giunti, ma date le scarse lunghezze non credo serviranno, anche perché quelli esistenti sono sani e recuperabili.

Un discorso dettagliato sulle cordonature sarebbe graditissimo, cominciando da: a che servono? non bastano i listelli, magari nastrati lungo i bordi con nastro lanavetro e epoxy o resina? l'epoxy è tanto meglio?
E poi: come si fanno, e tutto il resto, grazie...

Che ne pensi della sostituzione/modifica dei bagli e correnti come le ho proposte?

A-ri-grazie...

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 Oggetto del messaggio: Re: Micropomo di Ispra: primi lavori
MessaggioInviato: 15/04/2012, 14:22 
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Tramp ha scritto:
Ammazza che bel disegno!!
Ok per i giunti, ma date le scarse lunghezze non credo serviranno, anche perché quelli esistenti sono sani e recuperabili.

Un discorso dettagliato sulle cordonature sarebbe graditissimo, cominciando da: a che servono? non bastano i listelli, magari nastrati lungo i bordi con nastro lanavetro e epoxy o resina? l'epoxy è tanto meglio?
E poi: come si fanno, e tutto il resto, grazie...

Che ne pensi della sostituzione/modifica dei bagli e correnti come le ho proposte?

A-ri-grazie...


la modifica dei listelli che hai in mente è senz'altro fattibile ma secondo me andreste a complicarvi la vita x i seguenti motivi:
da quello che mi sembra di intuire daino non ha molta esperienza e attrezzatura quindi x dare una forma trapezia al listello dovrebbe rivolgersi a un falegname (o passare a trovarmi :lol: ) x quanto riguarda il mezzo tondo applicato mi sembra un'esagerazione poichè x stondare un listello basta una levigatrice e un pò di carta vetro (e pazienza) tieni presente che il fissaggio otramite viti ecc nel legno comporta che se la parte è soggetta a stress tipo flessione e compressione alla lunga le viti prendono gioco questi erano i tipici problemi delle barche costruite con i metodi "tradizionali" oggigiorno grazie alla resina epox questo tipo di situazione non si presenta più

cerco di chiarire il discorso resine xchè secondo me è molto inportante:
come giustamente faceva notare tramp non esiste solo la resina epossidica diciamo che in effetti ci sono 3 gruppi:
resine poliesteri
resine vinilesteri
resine epossidiche
la prima considerazione da fare che le prime 2 vengono utilizzate solo x la laminazione con la r. epox invece si possono(aggiungendo gli opportuni additivi) ottenere:
adesivi strutturali, prodotti protettivi x il legno,stratificare vetroresina e altre fibre ,stucchi ecc
le r poliesteri sono quelle più usate in nautica (xchè sono quelle che costano meno!) a loro volta si suddividone i r .ortoftaliche e isoftaliche (usate nel gelcoat) il problema di queste resine è che non sono completamente inpermeabili....qualcuno ha sentito già parlare di osmosi? questa è la causa.altra considerazione uno dei componenti principali è lo stirene che durante la reazione emette dei gas estremamente infiammabili e soprattutto tossici

le r. vinilesteri hanno caratteristiche decisamente superiori alle precedenti meno delle epox ma comunque ottime x la realizzazione di scafi in vtr in infusione ovviamente cambia il prezzo

le epossidiche seppur ad un costo più elevato rappresentano attualmente di gran lunga la miglior soluzione in campo nautico soprattutto x degli hobbisti come noi inquanto grazie al loro potere riempitivo permettono incollaggi anche tra pezzi non perfettamente collimanti.
x tornare alla domanda " non bastano i listelli, magari nastrati lungo i bordi con nastro lanavetro con altre resine ecc." la risposta è ni ovvero si potrebbe fare (è una laminazione) tuttavia fare una laminazione su di un angolo retto ne riduce le caratteristiche fino al 70% indipendentemente dal tessuto usato (vale anche x il carbonio) ecco xchè si fanno le cordonature angolari

la cordonatura è una possibilità di incollaggi che solo le epox possono offrire sinteticamente si tratta di collegare 2 pezzi lungo uno spigolo riempiendo e sagomando lo spigolo stesso con resina caricata allego uno schema sull'argomento:
Allegato:
hpqscan0004.jpg
hpqscan0004.jpg [ 453.61 KiB | Osservato 3068 volte ]

la differenza tra incollaggi a bassa densità o alta sta nel tipo di carica inerte usata
quello che più conta che un incollaggio fatto così è più forte delle parti stesse incollate quindi in buona sostanza nel caso si spaccherà prima il legno che non l'incollaggio in oltre cordonando ad esempio i correnti e i bagli sul micropomo otterremo una rigidezza della struttura enormemente superiore del solo incollaggio tradizionale
spero di essermi capito


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MessaggioInviato: 15/04/2012, 17:31 
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gianduia70 ha scritto:
...spero di essermi capito

Non so tu, io so' diventato un professore!!
Grazie!
p.s.: ho chiesto chiarimenti sulle cordonature perché nelle tue foto su "coperta morbida" le vedevo come scatolature cave e convesse. Dalle sezioni che hai postato qui è tutto più chiaro, grazie davvero.

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MessaggioInviato: 15/04/2012, 23:16 
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Io invece non ci sto capendo una mazza, il chè mi preoccupa parecchio, comincio a pensare che tutta la buona volontà e l'impegno che ci stiamo mettendo potrebbe non bastare :cry:
Ora la situazione è questa: la barca dentro è nuda, ho tolto anche tutte le travi. L'ho carteggiata interamente con le spazzole rotanti di plastica dura al trapano. In settimana farò foto. Il risultato non è sicuramente perfetto, soprattutto negli angoli e nelle zone più difficili da raggiungere, ma abbiamo deciso che va bene così, la fatica è stata tanta :shock:

@gianduia: Ora, ipotizziamo che io in settimana riesca a carteggiare le vecchie travi e che riesca a costruire la trave aggiuntiva di rinforzo. Impresa ardua, immaginate che ho perso tutta la mattina a cercare le spazzole rotanti di plastica, trovate poi a trenta chilometri. Figuratevi trovare la trave di pino rosso senza nodi... Posso carrellare la barca e portartela che facciamo insieme l'incollaggio delle travi? Mi fai un preventivo?

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